castelnuovo magra

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martedì 1 aprile 2014

L’AREA DELLA EX FILIPPI: UNA OCCASIONE SPRECATA E UN ESEMPIO DI INCAPACITA’

La vicenda dell’area ex Filippi è rappresentativa di un modo di governare fatto di pressapochismo e incapacità gestionale, da parte di chi ha gestito il Comune, ma di gestione degli affari da parte dei privati interessati.
Dopo anni di abbandono, nel 1991 l'enorme buco lasciato dall'estrazione dell'argilla per l’adiacente fabbrica di mattoni è diventata (tra mille polemiche e contrasti) una discarica autorizzata di marmettola.
Gli accordi sottoscritti allora nel 1991 prevedevano che al termine della coltivazione della discarica una serie di lavori secondo un piano di sistemazione finale e successivamente la cessione al Comune della proprietà al costo di lire 500 milioni e la sistemazione e la destinazione a  parco pubblico.


Dopo la chiusura della discarica (nel 2001) la cessione non c’è stata e dopo anni di misterioso immobilismo il Comune ha rivendicato la cessione che il proprietario, la società Ecobonifiche srl, aveva rifiutato.
Da qui un contenzioso legale che si sta trascinando da anni. Avrebbe potuto essere un grande parco urbano con una strada di collegamento tra la via Aurelia e il Centro Commerciale, ma oggi è solo un enorme sito abbandonato in preda al degrado e ai vandali.
Il momento cruciale di questa vicenda è stato nel 2001: in questo anno la coltivazione della discarica è giungeva al suo termine; mentre il Comune approvava il PUC. Da qui nascono sia i dissidi tra Ecobonifiche e il Comune, che l’immobilismo nel concludere la sistemazione dell’area. E spiego i termini in modo preciso riportando in fondo l’articolo 11 comma B del PUC affinché ciascuno possa vedere con precisione le previsioni urbanistiche ancora in vigore oggi. Si riporta anche un estratto del PUC per immediata verifica di quanto previsto.
In sintesi, il Piano Urbanistico Comunale (PUC) del 2001, da anni ormai scaduto nella sua validità decennale (ulteriore esempio di incapacità amministrativa), prevede per la ex Cava Filippi un intervento di ristrutturazione urbanistica dove sono inseriti: a) la realizzazione di un parco pubblico urbano di una superficie non inferiore a 61mila mq. (parte verde della cartina) con al centro un laghetto (parte celeste della cartina), mentre per la restante area (quella dei capannoni colorati di rosso mattone) sono ammesse diverse funzioni che vanno dai servizi, al tempo libero, dalla residenza all’artigianato, per arrivare infine al commercio. Nella riconversione è prevista anche la realizzazione di una nuova viabilità pubblica (la striscia colorata di giallo nella cartina) di raccordo tra la via Aurelia, dove dovrebbe essere realizzata anche una rotatoria, e via della Pace (dove sono state rilasciate concessioni per la costruzione di due case … altro esempio di incapacità!!!).
La conseguenza di queste previsioni sono state quelle di far aumentare il valore dell’area destinata a Parco pubblico, poiché le previsioni urbanistiche stesse comportavano che tale area fosse invece destinata a servire (per parcheggi, area verde, aree di servizio) quanto sarebbe poi stato realizzato al posto dei capannoni.
Dunque, è stato un vero e proprio autogol comunale!!! Da qui la causa che ha poi bloccato ulteriormente le intenzioni di qualunque acquirente.
Infatti, negli anni passati intorno alla ex Cava qualche interesse era attivo, da chi voleva fare attività commerciale (ma ormai anche la grande distribuzione ha saturato il territorio) a chi voleva fare residenze in primis (erano stati presentati progetti che prevedevano due alte torri …), a chi voleva fare residenza turistica per anziani e, infine, a chi voleva fare struttura per attività sportiva e punto di eccellenza per le energie rinnovabili.
Insomma, un vero esempio di intricata mescolanza tra pressapochismo, incapacità e sottomissione agli interessi dei privati.  Da qui nasce l’esigenza inderogabile di un rinnovamento e un ricambio alla guida del Comune.
Euro Mazzi
 
Art. 11 - Distretti di trasformazione B) ex cava Filippi [Rif. PTCP: ID-TR-AI] [Rif. S.G: Cat. B,classe B1a]
- comprende la zona della ex Cava Filippi di circa mq. 133.000 di St per la quale è previsto un intervento di ristrutturazione urbanistica da attuarsi con i seguenti limiti e prescrizioni:
- Ut = 0,20 mq/mq;
- la realizzazione di un parco pubblico urbano di superficie non inferiore a mq. 61.000, per il quale si applicano gli interventi di cui al successivo Art. 12 per la sottozona F1;
- le destinazioni d’uso ammesse prevedono i seguenti Mix funzionali: Ub/1,Ub/2,Ub/3,Ub/6,Ub/8 almeno 20%; Ub/5,Ub/9,Ub/10,Ug/2 almeno il 10%; Uf/1 almeno il 20%; Ub/4 max il 10%; Uc/1,Uc/2 e Uc/3 almeno il 4%;residenza per costruzione alloggi di servizio e di custodia max il 2%. L’attribuzione del residuo 34% è lasciata alla flessibilità del progetto che potrà modellarsi secondo esigenze di mercato, incrementando una o più funzioni tra quelle previste;
- la realizzazione di viabilità pubblica di raccordo tra la Via Aurelia e Via della Pace, compreso l’attraversamento del canale Lunense;
- costituisce inoltre elemento di flessibilità, ai sensi dell’art. 27 della LR 36/97, una diversa perimetrazione dell’area di insediamento conseguente all’approfondimento progettuale in sede di PUO, nel rispetto delle superfici minime indicate come standard pubblico.
 

 

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