castelnuovo magra

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sabato 23 agosto 2014

DISCARICHE ABUSIVE, SPORCIZIA E DEGRADO LUNGO IL FIUME MAGRA … QUALE TURISMO PER LA VAL DI MAGRA?

Negli ultimi anni nelle aree adiacenti il fiume Magra sono stati registrati numerosi rinvenimenti di discariche abusive, spesso sepolte, che contenevano inerti per l'edilizia, amianto, fanghi industriali e rifiuti di ogni genere.
Per esempio, nel 2009 veniva ritrovata una discarica abusiva grande 15.000 metri quadrati nei pressi dell’aeroporto militare di Sarzana, in un ramo morto del fiume Magra. Il materiale in questione venne ritenuto molto inquinante visto che si parlò di eternit, copertoni, resti di camion, fusti d’olio, tutti materiali situati a pochi metri dalle sponde del fiume, in un’area esondabile compresa tra letto del fiume ed argini.

giovedì 21 agosto 2014

ALLUVIONI, DEGRADO PAESAGGISTICO E … “FUGA” DEI TURISTI …

In un recente articolo de “La Nazione”, cronaca di Sarzana del 8/7/2014, veniva denunciato:  «Marinella? Impossibile fare il bagno» per la presenza di acqua nera, di cattivi odori e di legna sulla spiaggia, con la conseguente protesta dei bagnanti. Nello stesso articolo si riportavano le frasi di alcuni turisti: «Siamo arrivati da Parma e non possiamo neppure fare il bagno. È una situazione irreale, l’acqua è maleodorante, un buon tratto di spiaggia è di colore nero, cosa veniamo a fare a Marinella?». Protestano i bagnanti che da anni frequentano il nostro litorale e che ora si trovano davanti un mare di colore marrone mentre in altri tratti assume addirittura una colorazione ancora più scura, quasi nerastra. Poi ci sono quei cumuli di legname che non sono certo un bel biglietto da visita. Completamente abbandonati a se stessi sono poi quei pochi tratti di spiaggia pubblica rimasti».

martedì 19 agosto 2014

Il fenomeno delle schiume bianche: fenomeno naturale o inquinamento?

Il fenomeno delle schiume bianche. Recentemente la spiaggia di Marinella è stata invasa dalla schiuma bianca. Molti ne hanno discusso .. ma nessuno ha ancora dato una spiegazione reale e credibile. Il fenomeno della schiuma bianca si presenta generalmente come onde di un bianco cangiante, come quello dello scarico di una lavatrice dopo la centrifuga. E quando, spinte dal vento, spiaggiano sull’arenile, assumono il meno rassicurante aspetto di un blob invasivo e minaccioso. Lungo le coste del Tirreno e dell’Adriatico è ormai allarme per le mareggiate di schiuma, enormi chiazze spumose che galleggiano sotto costa raggiungendo quasi sempre la riva.
Dalle Cinque Terre alla penisola sorrentina passando per Fiumicino e Ostia, dall’inizio della stagione dei bagni è tutto un affiorare di onde biancastre, solitamente inodori e persistenti solo per poche ore. Appaiono all’improvviso e inaspettate, solitamente quando il mare è mosso, e raggiungono le zone frequentate dai turisti che le ritraggono facendo rimbalzare l’allarme sui social network.