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martedì 29 maggio 2018

PIANO ARENILI DI MARINELLA: “... facciamo qualcosa, qualsiasi cosa per migliorarla …” (parte quinta)

Durante l’assemblea presso il Comune di Sarzana del 1/10/2015 per la presentazione delle osservazioni in procedura di VAS del Piano Spiagge è emersa con chiarezza “la disperazione” degli abitanti di Marinella; una commerciante ha letteralmente dichiarato “facciamo qualcosa, qualsiasi cosa per migliorarla … son 35 anni che siamo aspettando … ora stiamo morendo” e dalla platea applausi e consensi da parte della delegazione di Marinella. Analogo, più o meno, il discorso dei gestori dei bagni: “alcune cose non vanno, ma questa è una occasione da non perdere”.
Bene ha fatto la rappresentante della Regione (Paola Solari) e il responsabile del procedimento (Patrizio Scarpellini) a richiamare ripetutamente al senso della VAS, cioè alla necessità di valutare l’impatto ambientale del “Piano Spiagge”, con indicazioni di alternative nel tentativo di trovare “miglioramenti” al Piano stesso. Ma in quasi tutti gli interventi gli aspetti “esterni” alla VAS hanno preso il sopravvento: vuoi per denunciare le carenze partecipative, oppure per reclamare maggiore attenzione sui disagi degli abitanti di Marinella … ma sono tutte questioni politiche da discutere eventualmente in Consiglio Comunale, ma poco centravano con l’inchiesta pubblica di VAS.
Non sono mancate le osservazioni pertinenti: per esempio sull’impatto ambientale dei parcheggi previsti, ma sono mancate le proposte alternative … mentre qualcuno ha dichiarato che i parcheggi sono necessari e ce ne vogliono di più e non di meno.
Insomma, la partecipazione è una cosa sempre auspicata da tutti, ma poi quando si ha l’occasione diventa difficile trovarne “il filo rosso” comune … anzi alla fine è emersa una evidente “banale” contrapposizione tra chi vuole che si “faccia qualcosa” e chi critica il Piano e per questo è stato accusato di “non volere fare nulla”
E’ evidente che il “Piano Spiagge” poco c’entra con i disagi degli abitanti di Marinella, ma gli abitanti sperano per esempio che la fognatura venga finalmente resa operante e poco importa quanto costa l’allaccio ai depuratori dei Portonetti e di Camisano; oppure se questi due depuratori saranno in grado di ben funzionare … poiché semmai si lamenteranno dell’aumento dei tributi … o delle “puzze” o dei riversamenti di liquami … ma dopo!!! Ora valutano solo che non avevano una fognatura e in effetti il danno ambientale c’è già stato fino ad oggi … e quello futuro non lo “vedono” ancora.
Lo stesso vale per i gestori dei bagni … che sperano di poter “aggirare” con una deroga l’impatto della direttiva Bolkestein … e in effetti questo Piano mette in fila tutta una serie di strumenti per arrivare a creare le condizioni per tale deroga …  dunque, sono favorevoli al Piano … ma è una visione miope: sia perché dipende dalle decisioni europee sulla proroga al 31/12/2020 del sistema italiano che è già in deroga rispetto a quello europeo; sia perché la speranza del Piano è di andare in deroga anche dopo il 2020 per permettere un ammortamento degli investimenti necessari per abbattere e ricostruire gli stabilimenti balneari. Sperare in un regime di doppia deroga è assai rischioso … ma è tipico dell’italiano che poi si lamenterà dopo contro l’Europa … non ora (e contro chi attualmente governa).
Nel frattempo, i gestori devono abbattere i vecchi fabbricati in area demaniale (che rappresentano il loro patrimonio che con l’abbattimento andrà perduto!!!) e comprare le aree di proprietà della soc. Marinella Spa (la quale incassa e ci guadagna) dove poter ricostruire i nuovi fabbricati e poi sperare nella doppia deroga (2015-2020 e dal 2020 in poi) … e si sa che chi vive sperando …
Insomma, gli abitanti di Marinella e i gestori dei bagni sono assetati” di parole di speranza … da anni sono ignorati da chi li governa … ma sperano che gli stessi governanti che li hanno ignorati in passato … possano per il futuro dargli quella speranza di miglioramento che oggi li rende “contenti” della proposta del “Piano Spiagge” e insofferenti verso coloro che lo criticano per la paura che “non si faccia nulla”.
E gli altri??? Coloro che hanno usato per turismo, svago e ricreazione Marinella si devono preparare: devono cioè comprare dei salvadanai dove iniziare a mettere le monetine risparmiate … perché andare a Marinella non sarà più gratuito … ma a pagamento
Qualunque sarà il destino del “Piano Spiagge”, occorre tener presente che la proprietà di Marinella non è più della Banca Monte dei Paschi di Siena che ha sempre utilizzato le proprie tenute agricole quale “fiore all’occhiello” da mostrare in pubblico, essendo una banca nata sul territorio. Oggi la Soc. Marinella Spa è in mano a cooperative (“rosse”) e società che hanno il loro “core business” nelle costruzioni e soprattutto nel “guadagnare” dalla compravendita o dall’utilizzo delle loro proprietà
Del resto, tutte le previsioni del Piano hanno un solo e unico reale beneficiario: la Soc. Marinella Spa che di fatto è l’unico soggetto che può attuare il Piano e che, quindi, in fondo, è l’unico in grado di “sostenere” le gare per le concessione demaniali, cioè è l’unico soggetto che può “infilarsi il vestito” costruito dal Piano.
E poco alla volta … cadranno le speranze e aumenterà la disperazione che volgerà alla rassegnazione … Amen.

Euro Mazzi
(scritto in data 4/10/2015 revisionato 29/5/2018)

Questo post è l’ultimo di una serie di 5 interventi di analisi del c.d. “Piano Spiagge” di Sarzana:
1 - PIANO ARENILI DI MARINELLA: LA VAS E IL RUOLO STRATEGICO DELLA SOC. MARINELLA SPA: QUI
2 - PIANO ARENILI DI MARINELLA: DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DEGLI STABILIMENTI BALNEARI: QUI
3 - PIANO ARENILI DI MARINELLA: L’IMPATTO AMBIENTALE DEI PARCHEGGI: QUI
4 - PIANO ARENILI DI MARINELLA: L’IMPATTO DELLA DIRETTIVA BOLKESTEIN: QUI

 

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