castelnuovo magra

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venerdì 4 aprile 2014

Dietro un unanimismo di facciata … “la notte dei lunghi coltelli”

Continuando nell’esame del programma elettorale del 2009 di Uniti per Castelnuovo (coalizione di partiti PD, Sel, PSI, Rifondazione Comunista) che ha candidato Favini a Sindaco esiste un capitolo introduttivo su “la serietà delle persone”. Non è nostra intenzione voler sollevare alcun dubbio sulla serietà personale dei singoli, ci permettiamo di evidenziare però alcune problematiche politiche che sono via via emerse.

In questo programma si afferma che la coalizione “non ha mai avuto problemi al suo interno”… ma non è mai stato così. In proposito ci interessa segnalare al contrario almeno tre momenti di pubbliche e profonde spaccature tra i consiglieri della maggioranza che si sono verificate specie in quest’ultimo periodo.
Sulla crisi di ACAM.
La prima spaccatura riguarda il Piano di riassetto del Gruppo Acam. Ufficialmente solo il consigliere Cesare Mussini (di Rifondazione Comunista) ha espresso contrarietà alla delibera n. 4 assunta in data 10/6/2013 dal Consiglio Comunale. Posizione negativa del resto pesantemente redarguita dal Sindaco sia nel corso del Consiglio che nel suo proseguo. Certo non è sfuggito a nessuno che lo stesso Consigliere Mussini abbia poi presentato (o “dovuto?”) successivamente una mozione di discussione sulla proposta di discussione sulla fusione tra i due Comuni di Castelnuovo e di Ortonovo. Ma il malessere presente nella maggioranza era assai più diffuso, tanto che per facilitare il voto favorevole al piano di risanamento di Acam sia stato presentato un documento che impegnava Acam ad attivare la raccolta differenziata “porta a porta”. Occorre notare, in proposito che lo stesso Amministratore Delegato di Acam (ing. Garavini) aveva precisato proprio al proponente che la proposta di raccolta differenziata “porta a porta” non fosse auspicabile ma non possibile sia per carenza di idonei finanziamenti e/o disponibilità finanziarie, sia di personale dato che un certo numero di dipendenti avrebbero dovuto essere collocati in cassa integrazione o non sostituiti quelli andati in pensione. Ma soprattutto, da mesi oramai sia il Sindaco, che gli assessori che i consiglieri si esercitavano tutti al “tiro al bersaglio” su Acam dichiarando apertamente non solo la sua crisi, quanto la sua “incapacità” gestionale. Eppure, in tutti questi anni, Sindaco, assessori e consiglieri hanno sempre votato compatti e senza “dubbi” e distinguo per esempio i bilanci di Acam e quelli delle sue controllate; sono stati sempre approvati tutti i piani industriali e/o di risanamento; hanno sempre condiviso nomine e modalità di gestione; ecc. ecc. Ora di fronte al “baratro” economico e finanziario di Acam … la colpa è di tutti … e la corsa ai distinguo è di moda.  Ma allora … di quale “serietà” stiamo parlando???
Sulla fusione.
La seconda spaccatura ha riguardato la proposta di fusione tra i due Comuni di Castelnuovo e di Ortonovo. Ufficialmente solo i due consiglieri Daniele Montebello e Arianna Bonvini si sono astenuti nel Consiglio Comunale del 2/7/2013 per rimarcare un “distinguo e una differenza sul percorso” non una contrarietà sulla fusione in sé; infatti, veniva ribadito che “non è un si o un no” ma una astensione “su come la facciamo la fusione”. Dunque, ufficialmente nessun consigliere di maggioranza si era dichiarato contrario … ma l’astensione è bastata agli altri consiglieri di maggioranza per accusare Montebello di anteporre agli interessi generali le proprie aspettative personali (cioè la candidatura a Sindaco di Castelnuovo). Ma accanto a questa spaccatura tra i consiglieri comunali si è verificata un’altra più profonda spaccatura quella tra gli amministratori (Sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza) che avevano promosso la fusione e la stessa cittadinanza che al referendum ha poi decretato la vittoria del no con il 67,03% dei voti. Lo stesso Montebello nella sua intervista al Secolo del 23/3/14 ammetteva che “un nostro errore grave è stato quello di chiuderci nel Palazzo comunale e di non avere un rapporto vero con la popolazione”.
Appunto … ma cosa c’è di più grave per un politico di questa dichiarazione???  … è così che avete “onorato il voto dei castelnovesi” del 2009???
Sulle primarie.
L’effetto immediato dell’esito referendario negativo sulla proposta di fusione è stata la conseguente necessità di scegliere un nuovo candidato per la carica di Sindaco, poiché era diventata sicura la non possibilità di ulteriore incarico di Favini. I tre candidati, poi ridotti a due dopo il ritiro di Marchese, rappresentava una reale divaricazione interna al PD, ma anche dentro alla maggioranza Consigliare. In tal senso, l’intervento dell’assessore Giovannelli nel Consiglio Comunale del 22/4/2014 contro Montebello definito “debole e incapace di poter svolgere” tale incarico, ha rappresentato solo la punta di una spaccatura assai profonda che del  resto gli stessi giornali hanno evidenziato. Ma con l’avvicinarsi delle elezioni avverrà la ricomposizione perché occorre spartirsi gli assessorati, gli incarichi, ecc. … perché si sa che “il potere logora chi non lo ha” (Andreotti), ma è altrettanto vero che, il potere corrode dal di dentro chi lo esercita per troppo tempo senza resistergli, ma abbandonandosi ad esso, confondendosi in esso. Del resto, il nuovo candidato Montebello (senza alcuna analisi e autocritica) promette che “Torn(eremo) a parlare con i castelnovesi, una delle principali azioni mancate negli ultimi tempi”.  Loro continuano a promettere un cambiamento che non potranno mantenere …
Ma il prossimo 25 maggio c’è una occasione per cambiare davvero: il voto alle elezioni per il nuovo Sindaco e Consiglio Comunale di Castelnuovo Magra: Noi abbiamo difeso l’esistenza di questo comune e ora vogliamo cambiarlo … “Il passato non si cambia, ma se si cambia il presente si finisce per cambiare anche il futuro.”
Euro Mazzi
 

2 commenti:

  1. Salve ma tutti gli enormi pannelli fotovoltaici che stanno installando quanto dovrebbero far risparmiare al Comune e di conseguenza a noi cittadini?

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    1. Non è semplice rispondere ... poiché al momento non esistono veri risparmi ... semmai grandi costi per l'investimento effettuato, e che si concretizzano in rate di mutuo da pagare e di quote di risorse di bilancio da erogare ... compensate da introiti derivante dai contributi regionali e dai pagamenti di Enel per l'energia prodotta. Presto un mio post entrerà nel merito ... Grazie saluti Euro Mazzi

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