Continuando
nell’esame del programma elettorale del 2009 di Uniti per Castelnuovo
(coalizione di partiti PD, Sel, PSI, Rifondazione Comunista) che ha candidato
Favini a Sindaco esiste un capitolo introduttivo su “la serietà delle persone”. Non è nostra intenzione voler sollevare
alcun dubbio sulla serietà personale dei singoli, ci permettiamo di evidenziare
però alcune problematiche politiche che sono via via emerse.
In questo
programma si afferma che la coalizione “non
ha mai avuto problemi al suo interno”… ma non è mai stato così. In
proposito ci interessa segnalare al contrario almeno tre momenti di pubbliche e
profonde spaccature tra i consiglieri della maggioranza che si sono verificate specie
in quest’ultimo periodo.
Sulla crisi di ACAM.
La
prima spaccatura riguarda il Piano di riassetto del Gruppo Acam. Ufficialmente
solo il consigliere Cesare Mussini (di Rifondazione Comunista) ha espresso
contrarietà alla delibera n. 4 assunta in data 10/6/2013 dal Consiglio
Comunale. Posizione negativa del resto pesantemente redarguita dal Sindaco sia
nel corso del Consiglio che nel suo proseguo. Certo non è sfuggito a nessuno
che lo stesso Consigliere Mussini abbia poi presentato (o “dovuto?”) successivamente
una mozione di discussione sulla proposta di discussione sulla fusione tra i
due Comuni di Castelnuovo e di Ortonovo. Ma il malessere presente nella
maggioranza era assai più diffuso, tanto che per facilitare il voto favorevole
al piano di risanamento di Acam sia stato presentato un documento che impegnava
Acam ad attivare la raccolta differenziata “porta a porta”. Occorre notare, in
proposito che lo stesso Amministratore Delegato di Acam (ing. Garavini) aveva
precisato proprio al proponente che la proposta di raccolta differenziata
“porta a porta” non fosse auspicabile ma non possibile sia per carenza di
idonei finanziamenti e/o disponibilità finanziarie, sia di personale dato che
un certo numero di dipendenti avrebbero dovuto essere collocati in cassa
integrazione o non sostituiti quelli andati in pensione. Ma soprattutto, da
mesi oramai sia il Sindaco, che gli assessori che i consiglieri si esercitavano
tutti al “tiro al bersaglio” su Acam dichiarando apertamente non solo la sua
crisi, quanto la sua “incapacità” gestionale. Eppure, in tutti questi anni,
Sindaco, assessori e consiglieri hanno sempre votato compatti e senza “dubbi” e
distinguo per esempio i bilanci di Acam e quelli delle sue controllate; sono
stati sempre approvati tutti i piani industriali e/o di risanamento; hanno
sempre condiviso nomine e modalità di gestione; ecc. ecc. Ora di fronte al
“baratro” economico e finanziario di Acam … la colpa è di tutti … e la corsa ai
distinguo è di moda. Ma allora … di quale “serietà” stiamo
parlando???
Sulla fusione.
La seconda
spaccatura ha riguardato la proposta di fusione tra i due Comuni di Castelnuovo
e di Ortonovo. Ufficialmente solo i due consiglieri Daniele Montebello e
Arianna Bonvini si sono astenuti nel Consiglio Comunale del 2/7/2013 per
rimarcare un “distinguo e una differenza
sul percorso” non una contrarietà sulla fusione in sé; infatti, veniva
ribadito che “non è un si o un no” ma
una astensione “su come la facciamo la
fusione”. Dunque, ufficialmente nessun consigliere di maggioranza si era
dichiarato contrario … ma l’astensione è bastata agli altri consiglieri di
maggioranza per accusare Montebello di anteporre agli interessi generali le
proprie aspettative personali (cioè la candidatura a Sindaco di Castelnuovo). Ma
accanto a questa spaccatura tra i consiglieri comunali si è verificata un’altra
più profonda spaccatura quella tra gli amministratori (Sindaco, assessori,
consiglieri di maggioranza) che avevano promosso la fusione e la stessa cittadinanza
che al referendum ha poi decretato la vittoria del no con il 67,03% dei voti.
Lo stesso Montebello nella sua intervista al Secolo del 23/3/14 ammetteva che “un nostro errore grave è stato quello di
chiuderci nel Palazzo comunale e di non avere un rapporto vero con la popolazione”.
Appunto
… ma cosa c’è di più grave per un politico di questa dichiarazione??? … è così che avete “onorato il voto dei castelnovesi” del 2009???
Sulle primarie.
L’effetto
immediato dell’esito referendario negativo sulla proposta di fusione è stata la
conseguente necessità di scegliere un nuovo candidato per la carica di Sindaco,
poiché era diventata sicura la non possibilità di ulteriore incarico di Favini.
I tre candidati, poi ridotti a due dopo il ritiro di Marchese, rappresentava
una reale divaricazione interna al PD, ma anche dentro alla maggioranza Consigliare.
In tal senso, l’intervento dell’assessore Giovannelli nel Consiglio Comunale
del 22/4/2014 contro Montebello definito “debole e incapace di poter svolgere”
tale incarico, ha rappresentato solo la punta di una spaccatura assai profonda
che del resto gli stessi giornali hanno evidenziato.
Ma con l’avvicinarsi delle elezioni avverrà la ricomposizione perché occorre
spartirsi gli assessorati, gli incarichi, ecc. … perché si sa che “il potere logora chi non lo ha”
(Andreotti), ma è altrettanto vero che, il
potere corrode dal di dentro chi lo esercita per troppo tempo senza
resistergli, ma abbandonandosi ad esso, confondendosi in esso. Del resto, il nuovo candidato Montebello (senza
alcuna analisi e autocritica) promette che “Torn(eremo)
a parlare con i castelnovesi, una delle principali azioni mancate negli ultimi
tempi”. Loro continuano a promettere
un cambiamento che non potranno mantenere …
Ma il prossimo 25
maggio c’è una occasione per cambiare davvero: il voto alle elezioni per il nuovo
Sindaco e Consiglio Comunale di Castelnuovo Magra: Noi abbiamo difeso l’esistenza
di questo comune e ora vogliamo cambiarlo … “Il passato non si cambia, ma se si cambia il presente si finisce per cambiare anche il futuro.”
Euro Mazzi
Salve ma tutti gli enormi pannelli fotovoltaici che stanno installando quanto dovrebbero far risparmiare al Comune e di conseguenza a noi cittadini?
RispondiEliminaNon è semplice rispondere ... poiché al momento non esistono veri risparmi ... semmai grandi costi per l'investimento effettuato, e che si concretizzano in rate di mutuo da pagare e di quote di risorse di bilancio da erogare ... compensate da introiti derivante dai contributi regionali e dai pagamenti di Enel per l'energia prodotta. Presto un mio post entrerà nel merito ... Grazie saluti Euro Mazzi
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