castelnuovo magra

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sabato 26 aprile 2014

AREA MAN DI FERRO: … Solo case su case catrame e cemento (1 parte)

In precedenza abbiamo esaminato alcuni progetti di nuove aree produttive site lungo la via Aurelia e sotto ferrovia, tutte situate lungo il confine con il Comune di Sarzana. Ora esaminiamo una proposta che riguarda un’area esistente a confine con il Comune di Ortonovo in località “Man di Ferro”.
Anche questo progetto si sviluppa nel 2009 e vene definito come “un intervento di riassetto dell’area urbana sottoutilizzata ove sono presenti zone ex agricole in stato di abbandono e l’area della stazione ferroviaria di Luni, in oggi dismessa”.


Da notare l’uso di aggettivi negativi (sottoutilizzata, abbandono, dismessa) che ben si sposano con una finalità di “riassetto”, anche se poi ci sono altri aspetti che nascondono altre ben precise realtà. In un altro passo della relazione al progetto si insiste sulla “marginalità”, sul “degrado” e sul disagio, ma basta vedere una foto allegata al progetto per rendersi conto che si tratta di una area agricola e che per sua definizione non deve essere dotata di servizi:
“L’area oggetto di intervento, come tutte le aree urbane marginali e di confine, presenta situazioni di disagio legate alla mancanza di servizi di qualsiasi natura, assenza o mancanza di soluzione di continuità di marciapiedi e percorsi pedonali, degrado dovuto all’abbandono di alcune strutture tra le quali quelle della stazione ferroviaria”.
Quindi ci troviamo di fronte a superficiali motivazioni poste a base del progetto che non c’entrano nulla con il progetto stesso. Infatti, poco dopo si scopre che il problema è rappresentato da “un vuoto” cioè da un’area non urbanizzata e allora si comincia a comprendere che è questo il vero motivo dell’intervento … un’area vuota non ha senso se non per riempirla di nuovi volumi di edificazione … naturalmente con qualche giardino, o parco pubblico … ma circondato da strade e da case … quale inizio della completa urbanizzazione:
“Il vuoto urbano rappresentato dalla area di Man di Ferro, può diventare elemento di collegamento dell’edificato dei due Comuni, fulcro di nuove attività pubbliche ad integrazione del tessuto edilizio in fase di consolidamento e cerniera per il miglioramento della viabilità”.
Ecco spiegato già nel 2009 quello che poi diventerà il progetto di Fusione tra Castelnuovo e Ortonovo lanciato dal Sindaco Favini nel 2013 e bocciato dal referendum del 9/2/14. Cioè l’area di “Man di Ferro” è baricentrica rispetto ai due Comuni e rispetto alla discesa verso Luni e il progetto Marinella … e allora si comprende perché  vi è stata un così elevato impegno propagandistico in favore della fusione con un impegno del partito PD, Rifondazione, Sel, PSI che non volevano farsi scappare l’occasione di uno sviluppo di opere pubbliche favorite appunto dalla possibilità di non rispettare per tre anni il patto di stabilità … oltre naturalmente dalla possibilità di cementificare altre aree agricole (… ma abbandonate però!!!):
“L’area Luni - Man di Ferro ha grandi potenzialità: facendo centro sulla stazione in un raggio di tre chilometri si trovano le principali valenze storiche e paesaggistiche del territorio di entrambi i Comuni, i centri storici di Castelnuovo Magra, Ortonovo, Nicola, l’area archeologica di Luni Antica, il paesaggio collinare e il litorale Marinella”.
Per comprendere bene come i nostri “prodi” benemeriti dell’attività di cementificazione ragionano, bisogna fare al momento un asso indietro e verificare cosa prevedeva il PUC entrato in vigore nel 2001.
Nel PUC l’area “Man di Ferro” doveva diventare un parco pubblico, con tale motivazione era stato concesso ad alcuni dei proprietari dell’area di poter provvedere ad una edificazione del tipo Interventi Soggetti A Concessione Edilizia Convenzionata” che prevedeva per i due ambiti n. 63 e 64 la cessione di 15.765 mq. (il 63) e 6.150 mq. (il 64) mq. da destinare a “verde pubblico”. In cambio potevano essere costruite ben 1.450 mq. di edifici di due piani (il 63); ulteriori 500 mq. di  edifici su due piani (il 64). Esistono poi altri interventi di edificazione (il n. 61 e 62; il n. 65 e 66) che completano gli interventi previsti in area con obblighi di cessione per viabilità, parcheggi.
Dunque l’area è interessata a una della tante costruzioni di case sparse (tipologia villino) nel territorio comunale. Ma analoghe previsioni si ritrovano anche un assimilabile “vuoto urbanistico” nell’adiacente Comune di Ortonovo … e non poteva essere diversamente: identico gruppo di partiti al potere, simile incapacità a prevedere un futuro diverso … dal catrame e dal cemento …
Torna e non trova gli amici che aveva
Solo case su case catrame e cemento
Là dove c'era l'erba ora c'è una città
E quella casa in mezzo al verde ormai
Dove sarà?”
(Celentano, Il ragazzo della via Gluck, )

alla prossima ... EURO MAZZI 

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