Nel programma elettorale della coalizione Uniti per Castelnuovo nel 2009 vi è un capitolo dedicato alle “energie rinnovabili” dove si legge: “Sul tema delle energie rinnovabili
presentiamo ai Castelnovesi gli obbiettivi raggiunti: 5 impianti fotovoltaici
realizzati, per oltre 100 kw di energia, 2 già progettati e parzialmente
finanziati dalla Provincia (PIN 2008 e 2007), altri in fase di progettazione.
L’obbiettivo futuro è quello di azzerare la bolletta energetica del comune,
utilizzando per edifici comunali, scuole e pubblica illuminazione solo energia
autoprodotta con impianti fotovoltaici”.
Sia chiaro che siamo favorevoli allo sviluppo
delle energie rinnovabili e, quindi, sostanzialmente contenti di tale
iniziativa, apprezziamo in maniera convinta la scelta di aver rifornito di
energia elettrica «pulita» una struttura comunale. Fatta questa dichiarazione generale occorre però sottolineare
che la Giunta Favini è riuscita a
“sporcare” questa lodevole iniziativa con una buona dose di inefficienza, di
superficialità e di spreco di risorse pubbliche. ESEMPIO DI INCAPACITA' GESTIONALE.
Il primo elemento che occorre
segnalare sono i ritardi. Infatti, la pratica relativa all’installazione
dei pannelli nel Comune di Castelnuovo parte nel 2005 e la richiesta a
Centrogas Energia Spa di installarli su 11 siti di proprietà comunale per una
complessiva produzione di energia elettrica di kwgse 330,38 (effettivi 204,76)
è del gennaio 2006.
Nel 2009 (epoca del programma
elettorale), dopo più di tre anni erano stati installati solo 5 impianti per
una complessiva produzione di energia elettrica di kwgse 60.94 (pari al 18.45%
della potenza iniziale prevista e comunque ben al di sotto di quanto
dichiarato “per oltre 100 kw di
energia”).
Ci sono stati questi ritardi perché inizialmente la
progettazione e la realizzazione di questi 11 impianti di pannelli solari su
altrettanti siti di proprietà comunale era stata affidata a Centrogas Energia
Spa che ha prodotto una proposta che a detta dello stesso Sindaco era scarsamente conveniente sia in
termini economici che sul piano progettuale, tanto che in data 30/7/2007 lo
stesso Sindaco rifiutava 8 degli 11 impianti proposti.
Il secondo elemento da segnalare riguarda lo
spreco di risorse pubbliche. Vi è stata una iniziale progettazione
della Centrogas Energia Spa che è costata € 5.500,00 oltre a € 16.500,00 per le
pratiche autorizzative; ma poi vi è stata una seconda progettazione affidata
successivamente allo studio BASS di Firenze che è già costata per 2 soli
impianti ben € 12.416,39 che erano già stati progettati in precedenza da
Centrogas ed a loro già pagata. Successivamente sono stati spesi altre risorse
per gli altri impianti progettati. Come si vede vi è stato uno spreco di
risorse per progettazioni doppiate o triplicate.
Il terzo elemento riguarda i ritardi e la confusione gestionale. I lavori per i tre impianti
realizzati da Centrogas sono iniziati in data 12/10/06 e finiti nel maggio
2007. Dal maggio 2007 e per alcuni anni l’energia prodotta non è andata a beneficio
del Comune ma di Centrogas, e quindi il Comune ha “regalato” a terzi (la
Centrogas appunto) il beneficio derivante dalla produzione di energia.
Successivamente il passaggio al Comune ha ingenerato notevole confusione
gestionale.
Il quarto elemento riguarda il notevole indebitamento assunto dal Comune. Il capolavoro nella
inefficienza si è raggiunto con la stipula nel dicembre 2006 di un mutuo con la
Cassa Depositi e Prestiti di € 1.800.000,00 al tasso del 4,177% in 20 rate
semestrali di € 68.682,18 ciascuna, pertanto ad oggi sono state pagate 14 rate
per un totale di € 961.550,52 (di cui € 443.479,43 di ammortamento quota
capitale ed € 518.071,09 per quota interesse), ma l’esborso di cassa
effettivamente sostenuto fino ad oggi è notevolmente inferiore proprio per i
ritardi conseguiti in questi anni (dal 2006 al 2014). Dunque, il Comune ha pagato rate di mutuo a fronte di
pagamenti per cassa in misura assai minore, impoverendo le effettive
disponibilità di cassa del bilancio Comunale, anche se poi successivamente
alcune quote sono state rimborsate.
Dunque, la Giunta Favini pur avendo a disposizione enormi risorse fin dal 2006 (il mutuo di €
1.800.000,00 oltre ai vari contributi regionale acquisiti non è riuscita in otto anni a realizzare i vari impianti progettati.
Infatti ancora oggi sono in costruzione alcuni di questi.
In compenso si è perso molto tempo nelle progettazioni
pagandole più volte, ha realizzato con notevole lentezza i vari impianti e alcuni
sono ancora in costruzione.
Se qualcuno pensasse che però ora si risparmia … pensa
assai male e sta sbagliando: nel 2013 abbiamo incassato di energia elettrica di
produzione da questi impianti la somma di € 18.066,62, come si vede il Comune non
ha ancora recuperato somme significative dalla produzione di energia elettrica,
ha da pagare ancora € 1.367.213,58 di mutuo e molti impianti devono essere
ancora finiti e altri devono essere costruiti.
In conclusione, produrremo
energia pulita ma agli elettori rimarrà da pagare per molti anni sia i debiti
che gli sprechi.
Euro Mazzi
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