castelnuovo magra

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domenica 6 aprile 2014

“Macchinette mangiasoldi”: poche iniziative reali, molte polemiche strumentali, tanta demagogia elettorale.

In questi giorni si è tenuta una iniziativa promossa dal Comune di Castelnuovo e di Ortonovo con gli operatori del Servizio Tossicodipendenze della ASL 5 sulla dipendenza da gioco.
Il problema sollevato è importante e ha una incidenza crescente, anche in rapporto al progredire della crisi economica che facilita la ricerca di “scorciatoie” per aumentare il reddito disponibile, ma che poi in realtà può comportare dipendenza e ulteriore impoverimento.

In Italia sono state censite 400mila slot machine; un partita della durata di soli quattro secondi costa un euro; il 15% dei minori sotto i 12 anni dichiara di aver giocato con una di queste apparecchiature almeno una volta; attualmente si stimano più di 15 milioni di giocatori abituali, di cui 3 milioni a rischio patologico e circa 800.000 già patologici; queste macchinette incassano più della metà dei soldi riversati dagli italiani nel gioco d’azzardo legalizzato (48,7 miliardi di euro su 87 nel 2012, secondo Aams); le giocate degli italiani sono aumentate di quasi dieci volte dal 2004 a oggi; i mini-casinò sono appena 2.409 delle 113.877 attività che ospitano le slot machine.
Il problema più evidente è quello della compulsività, che spinge diverse persone a non effettuare giocate sporadiche ma a stazionare diverse ore al giorno davanti alle cosiddette “macchinette mangiasoldi”.
L’incrocio tra la concentrazione territoriale degli esercizi e le statistiche sanitarie mostra che la diffusione delle macchinette va a braccetto con il rischio di patologie legate all’azzardo e di dipendenze,in particolare tra i giovani.
Insomma, i numeri parlano chiaro; ma anche i soldi hanno i loro argomenti. La Corte dei Conti rileva che l’erario, nel 2012 ha incassato più di 4,5 miliardi di euro dalle slot machine. Soprattutto in tempo di crisi pare difficile che lo Stato rinunci a ricavi di queste dimensioni anche se l'impatto sociale è preoccupante e crescente, in particolare tra i giovani; lo Stato spende circa 6 milioni di € per curare i dipendenti da gioco patologico.
Oggi le slot machine sono collocate nei luoghi più frequentati dai giovani o comunque in luoghi aperti a tutti. Questo elemento, combinato alla compulsività delle partite e all’illusione che possano rappresentare una occasione facile di guadagno, fa crescere fenomeni di dipendenza dal gioco e causa il dilapidare dei risparmi delle famiglie e il ricorso a prestiti a usura, fenomeno che rischia di trasformarsi in una piaga sociale, all’origine di vere e proprie ludopatie e del progressivo impoverimento delle famiglie più fragili.
Fare un incontro su questo argomento dovrebbe comportare iniziative di carattere amministrativo, come per esempio l’adozione di un regolamento comunale sulle  apparecchiature a pagamento. Ma nulla al momento.
Al contrario, si ha la sensazione che fare un convegno a poche settimane da elezioni europee e amministrative costituisca però iniziativa intrisa di pura demagogia elettorale, anche al fine di contenere le polemiche sollevate in materia da recenti iniziative. Per esempio, la storia dei 98mld del "condono sulle slot machine" che pur essendo una “bufala” costituisce un argomento di polemica tra Movimento 5 Stelle e il PD. Oppure il voto favorevole del PD all’emendamento che prevedeva penalizzazioni ai Comuni che avessero adottato regolamenti per limitare la diffusione di slot machine, videolotterie e simili. Oppure al tradizionale appoggio del PD ai gestori dei giochi, ai casinò e al turismo del gioco; nonché alla gestione del gioco del Bingo; oppure al sostegno del “gratta e vinci”, alle slot machine e al superenalotto. Non a caso la Sisal ha come presidente Augusto Fantozzi, fu ministro del Commercio nel primo governo Prodi. La Sisal, peraltro, come Lottomatica è uno degli sponsor di VeDrò, think tank dell’ex primo ministro Enrico Letta.
Fatta questa premessa per sgombrare il “tavolo” da "troppo sintetiche" infografiche, fuorvianti circa i fatti ma con puntuali toni allusivi e tendenziosi, nell'immediato, attraverso una recuperata onesta intellettuale e volontà di "cultura" civile  (che riporti non solo genericamente la politica ma anche la "comunicazione politica" nel rispetto dei principi di correttezza e impegno) per concretizzare un sano confronto in un ottica di "confluenza" verso il comune onere ed onore dell'adoperarsi per il meglio circa il Bene Comune, il sottoscritto consigliere comunale presenta la seguente MOZIONE:
·                    la c.d. “legge Balduzzi” del 8/12/2012 obbliga i gestori a “esporre, all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio di servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo patologico (GAP)”, a conferma della severità con la quale deve essere affrontata la questione;
·                    sul territorio comunale risulterebbero circa 16 esercizi che ospitano queste macchinette (a Ortonovo pare essercene 13; a Sarzana 61, a Santo Stefano 19) e quindi il problema è reale e presente nel nostro territorio;
·                    le difficoltà economiche attuali che stanno colpendo il nostro territorio possono spingere un numero sempre più crescente di persone a cercare una via d’uscita tentando la fortuna con il gioco d’azzardo elettronico, peggiorando ulteriormente la loro situazione economica;
·                    esiste un "manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo" con il quale si richiedono maggiori poteri in merito, impegnandosi a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo, compresi i controlli della Polizia locale sulle sale gioco e su coloro che le frequentano; fermo restando le procedure per le autorizzazioni, le evoluzioni sulla relativa legislazione, i controlli e le sanzioni attualmente in vigore;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA LA GIUNTA
nel prendere atto di quello che è diventato un reale problema di salute e ordine pubblico, a mettere allo studio idonee azioni per contrastare questo fenomeno, compresa l’adozione di incentivi economici attraverso adeguato sconto su IMU e TARES per i locali “virtuosi”, oltre ad incrementare i controlli degli organi competenti per garantire il rispetto delle leggi.
Il Consigliere Comunale Euro Mazzi

 

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