In
questi giorni si è tenuta una iniziativa promossa dal Comune di Castelnuovo e
di Ortonovo con gli operatori del Servizio Tossicodipendenze della ASL 5 sulla
dipendenza da gioco.
Il
problema sollevato è importante e ha una
incidenza crescente, anche in rapporto al progredire della crisi economica
che facilita la ricerca di “scorciatoie”
per aumentare il reddito disponibile, ma che poi in realtà può comportare dipendenza
e ulteriore impoverimento.
In
Italia sono state censite 400mila slot
machine; un partita della durata di soli quattro secondi costa un euro; il
15% dei minori sotto i 12 anni dichiara di aver giocato con una di queste
apparecchiature almeno una volta; attualmente si stimano più di 15 milioni di
giocatori abituali, di cui 3 milioni a rischio patologico e circa 800.000 già
patologici; queste macchinette incassano più della metà dei soldi riversati
dagli italiani nel gioco d’azzardo legalizzato (48,7 miliardi di euro su 87 nel
2012, secondo Aams); le giocate degli italiani sono aumentate di quasi dieci
volte dal 2004 a oggi; i mini-casinò sono appena 2.409 delle 113.877 attività
che ospitano le slot machine.
Il
problema più evidente è quello della compulsività,
che spinge diverse persone a non effettuare giocate sporadiche ma a stazionare diverse ore al giorno
davanti alle cosiddette “macchinette mangiasoldi”.
L’incrocio
tra la concentrazione territoriale degli esercizi e le statistiche sanitarie
mostra che la diffusione delle macchinette va a braccetto con il rischio di patologie
legate all’azzardo e di dipendenze,in particolare tra i giovani.
Insomma, i numeri
parlano chiaro; ma anche i soldi hanno i loro argomenti. La Corte dei Conti
rileva che l’erario, nel 2012 ha incassato più di 4,5 miliardi di euro dalle slot machine. Soprattutto in tempo di crisi
pare difficile che lo Stato rinunci a ricavi di queste dimensioni anche se
l'impatto sociale è preoccupante e crescente, in particolare tra i giovani; lo Stato
spende circa 6 milioni di € per curare i dipendenti da gioco patologico.
Oggi
le slot machine sono collocate nei
luoghi più frequentati dai giovani o comunque in luoghi aperti a tutti. Questo
elemento, combinato alla compulsività delle partite e all’illusione che possano
rappresentare una occasione facile di guadagno, fa crescere fenomeni di
dipendenza dal gioco e causa il dilapidare dei risparmi delle famiglie e il
ricorso a prestiti a usura, fenomeno che rischia di trasformarsi in una piaga sociale, all’origine di vere e
proprie ludopatie e del progressivo impoverimento
delle famiglie più fragili.
Fare
un incontro su questo argomento dovrebbe comportare iniziative di carattere
amministrativo, come per esempio l’adozione di un regolamento comunale sulle apparecchiature a pagamento. Ma nulla al momento.
Al
contrario, si ha la sensazione che fare un convegno a poche settimane da
elezioni europee e amministrative costituisca però iniziativa intrisa di pura demagogia elettorale, anche al fine di
contenere le polemiche sollevate in materia da recenti iniziative. Per esempio,
la storia dei 98mld del "condono sulle slot machine" che pur essendo
una “bufala” costituisce un argomento di polemica tra Movimento 5 Stelle e il
PD. Oppure il voto favorevole del PD all’emendamento che prevedeva
penalizzazioni ai Comuni che avessero adottato regolamenti per limitare la
diffusione di slot machine,
videolotterie e simili. Oppure al tradizionale appoggio del PD ai gestori dei
giochi, ai casinò e al turismo del gioco; nonché alla gestione del gioco del
Bingo; oppure al sostegno del “gratta e vinci”, alle slot machine e al superenalotto. Non a caso la Sisal ha come presidente
Augusto Fantozzi, fu ministro del Commercio nel primo governo Prodi. La Sisal,
peraltro, come Lottomatica è uno degli sponsor di VeDrò, think tank dell’ex primo ministro Enrico Letta.
Fatta
questa premessa per sgombrare il “tavolo” da "troppo sintetiche"
infografiche, fuorvianti circa i fatti ma con puntuali toni allusivi e
tendenziosi, nell'immediato, attraverso una recuperata onesta intellettuale e
volontà di "cultura" civile (che riporti non solo genericamente
la politica ma anche la "comunicazione politica" nel rispetto dei
principi di correttezza e impegno) per concretizzare un sano confronto in un
ottica di "confluenza" verso il comune onere ed onore dell'adoperarsi
per il meglio circa il Bene Comune, il sottoscritto consigliere comunale
presenta la seguente MOZIONE:
·
la
c.d. “legge Balduzzi”
del 8/12/2012 obbliga i gestori a “esporre, all’ingresso e
all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle aziende
sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a
segnalare la presenza sul territorio di servizi di assistenza pubblici e del
privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con
patologie correlate al gioco d’azzardo patologico (GAP)”, a conferma della
severità con la quale deve essere affrontata la questione;
·
sul territorio
comunale risulterebbero circa 16 esercizi che ospitano queste macchinette (a Ortonovo
pare essercene 13; a Sarzana 61, a Santo Stefano 19) e quindi il problema è reale e presente nel nostro territorio;
·
le
difficoltà economiche attuali che stanno colpendo il nostro territorio possono spingere
un numero sempre più crescente di persone a cercare una via d’uscita tentando
la fortuna con il gioco d’azzardo elettronico, peggiorando ulteriormente la
loro situazione economica;
·
esiste
un "manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo" con il quale si richiedono maggiori
poteri in merito, impegnandosi a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per
esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo,
compresi i controlli della Polizia locale sulle sale gioco e su coloro che le
frequentano; fermo restando le procedure per le autorizzazioni, le evoluzioni
sulla relativa legislazione, i controlli e le sanzioni attualmente in vigore;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA LA GIUNTA
nel
prendere atto di quello che è diventato un reale problema di salute e ordine
pubblico, a mettere allo studio idonee azioni per contrastare questo fenomeno,
compresa l’adozione di incentivi economici attraverso adeguato sconto su IMU e
TARES per i locali “virtuosi”, oltre ad incrementare i controlli degli organi
competenti per garantire il rispetto delle leggi.
Il Consigliere
Comunale Euro Mazzi
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