Nel programma del 2009 di “Uniti per Castelnuovo” (la coalizione di partiti che sosteneva il sindaco Favini) si vantava di aver “stabilizzato tutti i nostri precari” e poi promettevano “interventi di riorganizzazione del personale attuale” e inoltre “l’affidamento all’esterno di servizi non prioritari”.
Già nel corso della campagna
elettorale del 2009 avevo sottolineato come si dovesse essere contenti per i
lavoratori interessati che erano stati assunti, mettendo così fine a un
ingiusto trattamento a loro riservato (per la proroga continua di un rapporto
di lavoro a tempo limitato e non retribuito adeguatamente con stipendi più bassi rispetto a quelli
“stabili”), ma la vicenda non rappresentava un esempio di serietà per lo
sfruttamento (prima) e per la violazione della Costituzione e delle leggi
in materia (poi).
Infatti, l’art. 97. della
Costituzione stabilisce che “Agli
impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”
mentre in questo caso non sono stati fatti concorsi, ma si è assunto per
“cooptazione”.
La legge, poi, imponeva
condizioni precise per l’assunzione di lavoratori “a termine”, ma di fatto lo
scopo principale del loro reclutamento è stato sia quello di aggirare i blocchi delle assunzioni,
imposti dalle ultime leggi finanziarie, che quello dell’elusione
della regola del concorso pubblico.
In questi ultimi anni, senza concorso sono stati
assunti ben 8 precari su 41 dipendenti (pari ad 1/5 dei dipendenti comunali
attuali), dunque non si tratta di un caso isolato.
Inoltre, in questi cinque anni la situazione dei
dipendenti comunali si è notevolmente
deteriorata; come già illustrato in altro precedente intervento. La
gestione del personale in questi ultimi anni si è caratterizzata: per assenza
di adeguata formazione, per la scarsa introduzione di nuove procedure di
lavoro; il computer è ancora utilizzato come elaboratore di testi e di foglio elettronico,
ma scarsamente come data base ed elaborazione di dati (eccetto i programmi
dell’ufficio anagrafe, della contabilità e della grafica tecnica). Insomma, poco
o nulla è stato fatto.
Così come poco è stato fatto:
- in
merito alla manifestata intenzione di affidare all’esterno i servizi “non
prioritari”;
- sui
ritardi nell’attuare opportuni interventi di riorganizzazione del personale
attualmente impiegato, al fine di rispettare l’obbligo di legge di ridurne le
spese;
- sui
tanti incarichi e sulle consulenze affidate in questi anni e/o ancora in
essere, pagate nonostante a volte le prestazioni siano state non corrisposte
nei tempi stabiliti;
- sul
mantenimento della inutile Commissione Edilizia, composta da numerosi
professionisti e pagata a gettoni dal Comune;
- sui
ritardi nei pagamenti ai dipendenti comunali delle progettazioni da loro
effettuate.
La tabella qui allegata dimostra
che il costo del personale non è significativamente diminuito, nonostante la
riduzione del numero di dipendenti.
L’unico elemento di novità in
questi anni è stata l’associazione di servizi attivata alla fine del 2013,
associazione che pare caratterizzata per essere impostata come “tappa buchi”
per il personale assente in alcuni servizi, piuttosto che come effettiva nuova
possibilità di gestione del personale.
La gestione del personale
dipendente del Comune di Castelnuovo appare in conclusione un vero e proprio
fallimento. I miei COMPLIMENTI a chi ha amministrato!!!
Il Consigliere Comunale Euro Mazzi
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