castelnuovo magra

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domenica 13 aprile 2014

PUC SCADUTO: INCAPACITA’ DI PROGRAMMARE LO SVILUPPO E L’USO DEL TERRITORIO

Nel programma di Uniti per Castelnuovo (coalizione di partiti che ha candidato nel 2009 Favini a Sindaco), che ha governato il Nostro Comune fino ad oggi, veniva dato rilievo alla necessità di rinnovare il PUC in scadenza nel 2011, ma soprattutto era stato promesso che sarebbero stati “ascoltati” i cittadini e “raccolte” le loro osservazioni in merito. Ebbene non è stato fatto nulla di tutto ciò!!! Promesse perse nel vento … come per altre promesse contenute in questo programma.

Il PUC è entrato in vigore in data 20/9/2001 e avrebbe dovuto essere verificato in ordine alla sua adeguatezza decorsi dieci anni dalla sua approvazione (comma 1 art. 46 Legge Urbanistica Regionale n. 36/1997); anzi il comma 3 stabilisce che “Il Comune provvede alla verifica di adeguatezza con deliberazione consiliare, da adottare entro il semestre precedente la scadenza del termine decennale”. Dunque, il Sindaco Favini e la sua maggioranza è inadempiente fin dal marzo 2011.
Prima riflessione: scarsa trasparenza e assoluta mancanza di partecipazione. In questi cinque anni non si ricordano assemblee o iniziative di coinvolgimento della popolazione in merito alla discussione sul futuro di Castelnuovo, sull’uso del territorio, sulla tutela ambientale, sulle prospettive di sviluppo, ecc.. Del resto, a parte interventi per iniziativa di singoli consiglieri sul bilancio del comune, o in qualche altra occasione, non vi è mai stato un dibattito e una riflessione su queste importanti tematiche neanche in Consiglio Comunale. Dunque, questa maggioranza guidata da Favini, e di cui Montebello fa parte integrante e ne è il capogruppo consigliare, è ALLERGICA ALLA PARTECIPAZIONE POPOLARE, poiché evita sistematicamente di coinvolgerla nella discussione e nelle scelte di politica urbanistica che tanto incide nel determinare il futuro del nostro territorio.
Seconda riflessione: la mancanza di dibattito e di rinnovo del PUC è uno dei tanti esempi che dimostra come a questa maggioranza “faviniana” sia incapace di “pensare”, di analizzare, di programmare e poi  di valutarne i risultati, come del resto impone la stessa legge urbanistica. Ma questa carenza sul piano urbanistico è solo un esempio rispetto anche ad altre occasioni: la proposta di fusione tra i due comuni di Castelnuovo era caratterizzata da “fretta” e dalla mancanza di uno studio di fattibilità. Un altro esempio riguarda l’installazione dei pannelli solari iniziati nel 2005 ed ancora in corso di installazione dopo ben 9 anni, ma soprattutto tale installazione è partita con la carenza di uno studio sulla convenienza ad impostare un programma di interventi e sulla progettazione generale di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Si possono fare altri esempi che testimonierebbero tutti appunto questa carenza a impostare una azione amministrativa programmata e pensata. Del resto, la programmazione costituisce una dimensione importante per permettere una effettiva capacità di gestione e di amministrazione:  
• per selezionare gli obiettivi e impiegare le risorse di cui si dispone, in funzione degli obiettivi che si intende raggiungere;
• per monitorare il grado di raggiungimento degli obiettivi ed il grado di utilizzo delle risorse in corso d’opera, nonché per valutare i risultati conseguiti sulla base di adeguate misurazioni;
• per utilizzare i risultati del monitoraggio e della valutazione per ri-orientare le attività e selezionare nuovi obiettivi nel successivo periodo di programmazione;
• per favorire un’adeguata rendicontazione su attività, tempi, risorse e risultati non solo alle autorità preposte al controllo ma soprattutto alla popolazione.
Terza riflessione: queste carenze programmatorie sono una caratteristica che viene da lontano, anzi oramai si può dire che ne rappresenta una costante. Il vecchio PRG era stato adottato, dopo vari anni di ritardo, con delibera Consiliare n. 88 del 30/7/78 (approvato dalla Regione Liguria con decreto n. 1468 del 30/10/81). Ma, pochi anni dopo, nel 1985 il PRG/1978 veniva già posto in revisione, revisione che è durata fino al 1994, quando tale affidamento di revisione era stato revocato e buttato via tutto il lavoro fatto e pagato assai caro. Nel 1994 veniva affidata la revisione del PRG a un nuovo gruppo di progettisti dell’arch. Pontuale, lavoro che doveva essere terminato nel 1995; poi scadenza prorogata al 1996, poi entro il 1997,  poi a marzo 1998, poi a giugno, poi ad agosto. In effetti il PUC veniva approvato all’alba del 12/8/98, dopo un’estenuante Consiglio Comunale durato una ventina di ore …. Ora il PUC è scaduto dal 2011 e sono già passati quasi 3 anni. Ma la cosa assurda è che tutta questa gestione dal 1978 ad oggi (caratterizzata da costanti ritardi) è costata quasi 1,5 milioni di euro per produrre un solo PUC!!!
E poi si lamentano spesso della mancanza di fondi per le opere pubbliche.
In conclusione, mi pare che la gestione urbanistica di questa maggioranza “faviniana” dimostri evidenti carenze sul piano della programmazione, incapacità ad assumere decisioni “razionali” e coerenti rispetto ad un progetto, spreco di denaro pubblico e confusione nei valori e negli ideali specie per quanto riguarda la trasparenza e la partecipazione popolare alle decisioni più importanti del nostro Comune.

Euro Mazzi

1 commento:

  1. Non è incapacità, ma dolosa attesa degli ordini dall'alto caro Euro. Chiama le cose col loro nome. Anche l'incontro di stasera spiega il perchè di un progetto non ancora decollato ma che presto prenderà piede per compiacere Sarzana e Forceri e tutti coloro che dal progetto marinella hanno il loro bel tornaconto.

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