castelnuovo magra

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lunedì 31 marzo 2014

La “fregatura” del parco pubblico nella ex Cava Filippi

Nel Programma Elettorale del 2009 del Sindaco Favini sulla Ex cava Filippi” si legge: “Anche in questa area l’amministrazione comunale ha già scritto nel 2001 (anno di approvazione del Piano urbanistico comunale, PUC) cosa può essere realizzato dai proprietari: un parco di circa 100.000 mq con il mantenimento del lago, e circa 26.000mq di commerciale, artigianale leggero, turistico-ricettivo (alberghi o simili) e direzionale, con la limitazione dell’abitativo”. Si afferma poi che non è stato presentato alcun progetto. 
Dal 2009 ad oggi nulla è stato fatto; tutto è in stato di abbandono e il degrado è aumentato.
 


Ma non basta; occorre ribadire e segnalare alcuni fatti importanti:
a)                  dal 1992 fino al 2001 nell’area della ex cava Filippi è stata autorizzata e coltivata una discarica;
b)                  il piano di sistemazione finale dopo la chiusura della discarica (nel 2001) prevedeva la cessione al Comune della proprietà e la sistemazione e la destinazione a  parco pubblico;
c)                  la società Ecobonifiche srl, dopo aver coltivato in questi anni la discarica per i rifiuti lapidei, aver conseguentemente guadagnato per questa attività diversi miliardi, avrebbe dovuto avanzare una proposta irrevocabile di vendita al Comune al prezzo complessivo di lire 500.000.000, come previsto da una convenzione stipulata in data 31/3/1992 con il Comune di Castelnuovo Magra (autorizzato con delibera del Consiglio Comunale  n. 34 del 27/8/1991);
d)                 orbene, la Ecobonifiche Srl, con nota datata 29/12/2001, comunicava di aver cessato l'attività di abbancamento e smaltimento dei rifiuti nella discarica, dando contestualmente inizio all'esecuzione dei lavori di bonifica all'esito dei quali l'Amministrazione Comunale avrebbe potuto esercitare l'opzione di acquisto;
e)                  nel contempo, l’area dei capannoni della fornace Filippi venivano venduti all’asta a dei privati ed il PUC, approvato nel 2001, prevedeva per questa area di circa mq. 133.000, una zona di trasformazione con nuove costruzioni per 26.600 mq;
f)                   con queste previsioni di PUC i privati che avevano comprato una fabbrica dismessa e decadente, si ritrovavano un’area edificabile con notevoli potenzialità e, conseguentemente, tutta l’area veniva obiettivamente valorizzata. Anche l’area della ex cava Filippi (area destinata a discarica)  ha aumentato notevolmente il proprio valore e, quindi, il privato che è mosso unicamente dalla maggiore possibilità di conseguire utili dai propri investimenti ha rifiutato di cedere al Comune un’area il cui valore supera di molto al prezzo concordato per soli € 258.000,00, magari vendendo tale area a chi costruirà quanto il PUC ha previsto.
Apparentemente solo degli sprovveduti potevano comportarsi così, ritenendo che degli operatori economici, abituati a speculare sui maggiori guadagni, potessero rispettare la parola data. Il sottoscritto aveva fin dagli anni ’90 denunciato che sarebbe stato difficile realizzare il parco date le previsioni urbanistiche che già una variante al vecchio PRG aveva previsto, figuriamoci dopo quanto ulteriormente concesso con il PUC.
Ma non bisogna credere che gli attuali esponenti della maggioranza del Comune siano degli ingenui, poiché in tutta la vicenda della decisione sulla destinazione a discarica della ex cava Filippi e poi in quella sulle varianti agli strumenti urbanistici per tutta l’area, compresi i capannoni, hanno coscientemente e volutamente  favorito gli interessi dei privati interessati prima alla discarica ed ora alle costruzioni edilizie in questa area.
Anche se si dovesse arrivare ad un compromesso, il Comune difficilmente riuscirà a realizzare un parco pubblico ed il privato otterrà esattamente quanto forse qualcuno gli aveva da tempo promesso che avrebbe potuto realizzare.
Ecco perché all’epoca (nel 2009) avevamo ritenuto che il programma di “Uniti per Castelnuovo” avrebbe dovuto intitolare questo capitolo con La “fregatura” del parco pubblico nella ex Cava Filippi. Dopo altri cinque anni direi che si può aggiungere che: Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia”.
(Otto von Bismarck), ... ma la fregatura continua!!!  
Euro Mazzi
 

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