Sia
per l’area della ex Cava Filippi, sia per le aree di trasformazione lungo la
via Aurelia che per quelle sottoferrovia non sono stati fatti passi in avanti …
tutto è rimasto come cinque anni fa, anzi no … lo stato di abbandono e di
degrado è aumentato!
Certo
la situazione di crisi economica e finanziaria ha sicuramente pesato in questo
stato di stasi e molto è dipeso dalla volontà dei proprietari delle varie aree,
ma esiste anche una diretta responsabilità del Comune per aver previsto nel PUC
destinazioni d’uso di tipo produttivo (commerciale e/o artigianale) proprio
quelle che più hanno risentito una generale decadenza a causa del protrarsi
della recessione. Del resto, queste previsioni sbagliate derivano da una
carente e inadeguata analisi relative alla situazione e alle prospettive
economiche e finanziarie del settore produttivo (commerciale e artigianale) contenute
nella Relazione Fondativa del PUC.
Una conferma delle carenze progettuali proviene dalle vicende dell’adiacente insediamento commerciale e artigianale di oltre 50 imprese nella parte sarzanese in località Tavolara, aree andate fino al momento invendute con la conseguenza di mettere finanziariamente in crisi lo stesso Comune di Sarzana costretto proprio in questi giorni al
rilascio di una fidejussione da un milione e 400 mila euro per garantire lo scoperto della sua società immobiliare Sarzana Patrimonio Srl con Banca Carispe.
Quindi l’incapacità progettuale è una delle caratteristiche della Giunta Favini (in buona compagnia con quella sarzanese …). In proposito occorre ricordare che la stessa proposta di fusione tra i due Comuni di Ortonovo e di Castelnuovo era caratterizzata proprio dall’assenza di uno studio di fattibilità … Dunque è vero che “ Errare è umano, ma perseverare è diabolico”.
Il consigliere comunale
Euro Mazzi
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