Il
servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti
(ciclo integrato) è con delibera n. 12 del 27/5/2005 affidato dal Comune
“in house” ad ACAM Spa. Il costo di
questo servizio è in continua ascesa e le prospettive sono di un suo costante
ulteriore aumento.
In
tutti questi anni tali aumenti sono stati giustificati dal Sindaco Favini semplicisticamente
con i “tagli del Governo”; ma in realtà, tale aumento non è frutto di un
qualsiasi intervento governativo, semmai è il “regalo annuale” che l’incapacità
gestionale di Acam e delle varie Amministrazioni Comunali e della Provincia
spezzina rifilano anche ai castelnovesi, poiché da anni non abbiamo un
efficiente piano provinciale dei rifiuti.
Conseguentemente,
abbiamo già la certezza che i prossimi anni avremmo un analogo incremento per
varie ragioni, tra le quali ne segnalo solo quattro:
a)
i costi del servizio di smaltimento rifiuti in questi ultimi 6 anni (2008-2013)
è cresciuto quasi del 54,62%%, è destinato ad aumentare poiché sia la crisi
finanziaria di ACAM che la mancanza di discariche e/o di un forno inceneritore
(cioè di un vero e proprio piano di smaltimento) ci costringerà ad inviare a
impianti esterni alla Provincia i nostri rifiuti pagando costi crescenti sia di
trasporto che di smaltimento;
b)
il grado di copertura (cioè il rapporto tra gettito della tassa TARSU/Tares con
i costi del servizio) è ancora intorno all’80% e nei prossimi anni deve
raggiungere il 100%;
c) non esiste un efficiente servizio di raccolta
differenziata in grado non solo di ridurre la quantità di rifiuti smaltiti, ma
soprattutto di generare ricavi (dalla produzione di energia elettrica, dalla
vendita di materie prime riciclate, dalla produzione di concimi, ecc.), poiché
solo i ricavi possono permettere di contenere l’aumento di costi anzi di
produrre una sostanziale ma progressiva riduzione della stessa tassa TARSU
(come avviene in altri virtuosi Paesi Europei);
d)
perché, nonostante la raccolta differenziata, si producono troppi rifiuti con
quantità in continua crescita, poiché mancano provvedimenti seri sia sulla “produzione”
dei rifiuti che sulla gestione del servizio di smaltimento stesso.
Per
questi motivi la tassa sui rifiuti è destinata a crescere, ma i cittadini non
devono accettare questa situazione come inevitabile conseguenza, ma anzi devono
protestare e pretendere:
1)
le dimissioni dei responsabili di questa fallimentare gestione dei rifiuti
spezzina;
2)
l’adozione di un serio piano di smaltimento che deve essere incentrato sulla
produzione di energia dai rifiuti e su una efficiente raccolta differenziata
per la produzione di materie prime riciclate;
3)
la fine di sprechi, clientele, “parentopoli” e di una gestione opaca e poco trasparente
della gestione dei rifiuti.
La
crisi finanziaria globale che stiamo vivendo deve produrre almeno un positivo
cambiamento nella gestione della “Cosa Pubblica”, al contrario i soliti (cioè
gli onesti, i lavoratori dipendenti e i pensionati) avranno fatto sacrifici in
favore dei soliti “furbetti”.
Il Consigliere Comunale
Euro Mazzi
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