castelnuovo magra

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domenica 16 marzo 2014

“Stolto è colui che non potendo dare un pollo promette un bue“

 
Nel programma elettorale del 2009 del Sindaco Favini la parte del turismo era uno degli obiettivi centrali e qualificanti; occupava l’intera pagina 16. In precedenza abbiamo già esaminato come l’impegno effettivo sia stato solo di “facciata”, i dati confermano un calo della “attrattività” turistica di Castelnuovo. Ora esaminiamo nel concreto altre promesse elettorali che però sono state quasi del tutto disattese.


- Favini si proponeva di costituire una associazione pubblico/privata con l'obiettivo di migliorare l'accoglienza al turista e di sviluppare insieme politiche di promozione del territorio”. Idea condivisibile, ma NON FATTO NULLA!
- Favini si proponeva di “Incentivare l'avvio di attività imprenditoriali turistiche, caratterizzate dalla qualità e dalla loro com­patibilità con il territorio”. Idea condivisibile, ma NON FATTO NULLA!
- Favini si proponeva di “creare le condizioni per l'insediamento di nuove attività ricettive alberghiere ed extralberghiere, con particolare riferimento a bed&breakfast e agriturismi”. Idea condivisibile, ma NON FATTO NULLA!
- Favini si proponeva di “Consentire (…)  nuove attività che intenderanno insediarsi destinate all'accoglienza ed allo svago, qua­li maneggi, impianti sportivi e campeggi, strutture ricettive diffuse, aree per cam­per, anche con strutture ricettive e di acco­glienza”.  Idea condivisibile, ma NON FATTO NULLA!
- Favini si proponeva di permettere “la realiz­zazione di un impianto da golf nel nostro territorio”. Idea condivisibile, ma NON FATTO NULLA!
- Favini si proponeva di partecipare al progetto europeo “Via Francigena” attraverso la realizzazione di: “la cartellonistica, il recupero delle pavimentazioni in pietra e la realizzazione di "ospitali", attraverso la ristrutturazione di edifici rurali e case coloniche. In questo ambito l'area verde Bettigna assume un ruolo particolare, in quanto nodo centrale della Via Francigena, delle future piste ciclabili sul Bettigna, la Montà che sale al paese, recentemente restaurata, nonché la principale sentieristica delle Colline del Sole e delle altre colline castelnovesi”. Tutte idee condivisibili, ma NON FATTO NULLA!
Insomma, è veramente sconcertante analizzare la differenza tra quanto promesso da Favini e dalla Sua aggregazione politica (PD, Rifondazione, SEL, PSI) e quanto effettivamente realizzato … quasi nulla.
Ma come dice un proverbio: tra il promettere e l’ottenere si smarrisce il mantenere“. Infatti, sta forse qui l’idea  dell’opportunità turistica strettamente collegata alla fusione tra Castelnuovo e Ortonovo. E mi spiego meglio.
Favini non è riuscito a realizzare quello che era possibile nel proprio Comune (come sopra evidenziato nel dettaglio), e soprattutto per sfuggire alla propria decadenza da sindaco a causa del doppio mandato, ha attivato la procedura di fusione tra i due Comuni e per sottrarsi alla critica sul proprio conflitto di interesse ha utilizzato l’arma della propaganda: l’opportunità turistica come occasione nobile per promettere sviluppo, occupazione, ricchezza, minori tasse, ecc..
Nel frontespizio del volumetto “LUNI un sogno che può diventare realtà” appunto un sogno, e i sogni si fanno quando si dorme; ma appunto serviva qualcosa di “grande” per offuscare le menti per non far cogliere la miseria quotidiana di una vita politica e amministrativa fatta di promesse mancate (“promesse da marinaio”) che per loro natura potevano deprimere e innervosire. Infatti, in fondo al frontespizio campeggiava una frase di Mandela: “Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo”. Ecco allora svilupparsi tutta la prosopopea della GRANDE LUNI, della “maggiore dimensione del Comune”, oppure “Luni significa essere più forti”, oppure “Luni una grande opportunità”, ecc..
Si trattava di un evidente ricorso alle favole, ma queste favole erano raccontate con depliant multi pagine a colori, convegni con personaggi illustri, adesioni di tutte le associazioni (sindacali, produttive, ricreative, ambientaliste, ecc.), interventi sulla stampa e in televisioni … insomma una favola raccontata con le tecniche moderne della campagna pubblicitaria (ma quanto è costata???).
Chi promette in debito si mette” insegnavano i saggi nonni ai nipotini, ben sapendo loro per primi che “Quel che si promette ai fanciulli e ai disperati bisogna averlo in mano“; infatti non v’è nulla di buono nell’illudere chi già sta male per i fatti suoi con “false promesse“.
Meditate gente … meditate.
Euro Mazzi

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