Nel programma elettorale del 2009 del Sindaco Favini la parte del
turismo era uno degli obiettivi centrali e qualificanti; occupava l’intera
pagina 16. In precedenza abbiamo già esaminato come l’impegno effettivo sia
stato solo di “facciata”, i dati confermano un calo della “attrattività”
turistica di Castelnuovo. Ora esaminiamo nel
concreto altre promesse elettorali che però sono state quasi del tutto
disattese.
- Favini si proponeva di costituire una “associazione pubblico/privata con
l'obiettivo di migliorare l'accoglienza al turista e di sviluppare insieme
politiche di promozione del territorio”. Idea condivisibile, ma NON FATTO
NULLA!
- Favini si proponeva di “Incentivare
l'avvio di attività imprenditoriali turistiche, caratterizzate dalla qualità e
dalla loro compatibilità con il territorio”. Idea condivisibile, ma NON FATTO NULLA!
- Favini si proponeva di “creare le condizioni per l'insediamento di nuove attività ricettive
alberghiere ed extralberghiere, con particolare riferimento a
bed&breakfast e agriturismi”. Idea condivisibile,
ma NON FATTO NULLA!
- Favini si proponeva di “Consentire (…) nuove attività che intenderanno insediarsi destinate
all'accoglienza ed allo svago, quali maneggi, impianti sportivi e campeggi,
strutture ricettive diffuse, aree per camper, anche con strutture
ricettive e di accoglienza”. Idea condivisibile,
ma NON FATTO NULLA!
- Favini si proponeva di permettere “la realizzazione di un impianto
da golf nel nostro territorio”. Idea
condivisibile, ma NON FATTO NULLA!
- Favini si proponeva di partecipare al progetto europeo “Via
Francigena” attraverso la realizzazione di: “la cartellonistica, il recupero delle
pavimentazioni in pietra e la realizzazione di "ospitali", attraverso la
ristrutturazione di edifici rurali e case coloniche. In questo ambito l'area
verde Bettigna assume un ruolo particolare, in quanto nodo centrale della Via Francigena,
delle future piste
ciclabili sul Bettigna, la Montà che sale al paese, recentemente restaurata, nonché la
principale sentieristica delle Colline del Sole e delle altre colline castelnovesi”. Tutte idee condivisibili, ma NON FATTO NULLA!
Insomma, è veramente
sconcertante analizzare la differenza tra quanto promesso da Favini e dalla Sua
aggregazione politica (PD, Rifondazione, SEL, PSI) e quanto effettivamente
realizzato … quasi nulla.
Ma come dice un
proverbio: “tra il promettere e l’ottenere si smarrisce
il mantenere“. Infatti, sta forse qui l’idea dell’opportunità turistica strettamente
collegata alla fusione tra Castelnuovo e Ortonovo. E mi spiego meglio.
Favini non è riuscito
a realizzare quello che era possibile nel proprio Comune (come sopra
evidenziato nel dettaglio), e soprattutto per sfuggire alla propria decadenza
da sindaco a causa del doppio mandato, ha attivato la procedura di fusione tra
i due Comuni e per sottrarsi alla critica sul proprio conflitto di interesse ha
utilizzato l’arma della propaganda: l’opportunità turistica come occasione
nobile per promettere sviluppo, occupazione, ricchezza, minori tasse, ecc..
Nel frontespizio
del volumetto “LUNI un sogno che può diventare
realtà” appunto un sogno, e i sogni si fanno quando si dorme; ma appunto
serviva qualcosa di “grande” per
offuscare le menti per non far cogliere la miseria quotidiana di una vita
politica e amministrativa fatta di promesse mancate (“promesse da
marinaio”) che per loro natura potevano deprimere e innervosire. Infatti,
in fondo al frontespizio campeggiava una frase di Mandela: “Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo”. Ecco allora svilupparsi
tutta la prosopopea della GRANDE LUNI, della “maggiore dimensione del Comune”, oppure “Luni significa essere più forti”, oppure “Luni una grande opportunità”, ecc..
Si trattava di
un evidente ricorso alle favole, ma queste favole erano raccontate con depliant
multi pagine a colori, convegni con personaggi illustri, adesioni di tutte le
associazioni (sindacali, produttive, ricreative, ambientaliste, ecc.),
interventi sulla stampa e in televisioni … insomma una favola raccontata con le
tecniche moderne della campagna pubblicitaria (ma quanto è costata???).
“Chi
promette in debito si mette” insegnavano i saggi nonni ai nipotini,
ben sapendo loro per primi che “Quel che si promette ai fanciulli e ai
disperati bisogna averlo in mano“; infatti non v’è nulla di buono nell’illudere chi già sta male per i fatti suoi con “false promesse“.
Meditate gente …
meditate.
Euro Mazzi
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