
Quindi,
il giudizio su questi ultimi cinque anni del Sindaco Favini deve sempre partire
dalla valutazione attenta del mantenimento delle promesse elettorali; tanto più
queste sono state disattese tanto più il giudizio deve essere negativo o
viceversa.
Del resto, bisognerebbe sempre evitare un giudizio preconcetto
ideologicamente negativo o positivo che sorvolando sull’effettiva capacità di
governo non colga le carenze o le capacità realizzative, portando così gli
elettori a giudizi approssimativi e superficiali. Abbiamo già in precedenza
esaminato come le previsioni sulla pianificazione urbanistica sia state totalmente
disattese. Ora esaminiamo altre promesse elettorali.
a)
Case popolari (pag. 13): era
stato promesso la costruzione di case popolari “per risolvere il problema degli alloggi per la popolazione in
condizione di disagio economico e per le giovani copie”. Non è stato fatto nulla!!! Si
trattava di una promessa demagogica e
populista tesa ideologicamente a richiamare il voto di chi è in condizioni
economiche disagiate. In realtà tutta l’azione programmatoria del Comune è andata
in direzione opposta: infatti, il PUC ha previsto solo la tipologia delle
villette a schiera che hanno prezzi 2-3-4 volte quelle di un normale
appartamento, ma 5-6 volte più elevato rispetto alle case popolari. Inoltre,
nel vecchio PRG (anni 80-90) erano previste due aree di edilizia popolare o
convenzionata in Colombiera e Palvotrisia che sono state con il PUC eliminate.
Dunque, non solo la promessa di
costruire case popolari è stata disattesa, ma essa costituisce proprio per il
contesto in cui è stata proposta una evidente promessa demagogica.
b)
Piste ciclabili (pag. 10): era
stato promesso la costruzione di piste ciclabili lungo il Canale Lunense. Non è stato fatto nulla!!!
Inoltre, erano state promesse due stazioni di bikesharing una nell’area verde del Bettigna e una alla stazione
FF.SS di Luni. Non è stato fatto
nulla!!! Si trattava di una promessa
demagogica tesa ideologicamente a richiamare il voto degli ambientalisti e degli
amanti della natura.
c)
Sentieristica (pag. 10): era
stato promesso la costruzione di “spazi e
percorsi naturali in luoghi del nostro territorio come il complesso dei Mulini
lungo il Bettigna … Colline del Sole … Vallecchia. Un progetto articolato che
prevede la realizzazione di segnaletica, aree di sosta, punti panoramici e
materiale informativo …”. Non è
stato fatto nulla!!! Si trattava di una promessa demagogica tesa ideologicamente a richiamare il voto dei “verdi”,
degli ambientalisti e degli amanti della
natura.
d)
Manutenzione del
territorio
(pag. 10): era stato promesso un intervento continuo, coordinato e programmato.
È stato fatto quasi nulla! Quel
poco fatto è derivato dagli interventi di somma
urgenza a seguito degli eventi alluvionali del novembre 2012 e approvati nel
Consiglio Comunale del 21/12/12.
Insomma
anche per quanto riguarda il capitolo della tutela e valorizzazione ambientale
il Sindaco Favini ha realizzato NULLA O QUASI!!!.
Alla
luce di questa analisi, si può comprendere come non fosse credibile la proposta
di fusione tra Ortonovo e Castelnuovo, la cui propaganda si basava su vaghi, fumosi
e mirabolanti progetti di valorizzazione ambientale, archeologico e turistico …
La demagogia è l'arte di trascinare e incantare le masse che indica un agire dall'alto,
ma che non ha nulla da spartire con la democrazia come potere attivato dal
basso.
Euro Mazzi.
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