Continuiamo
nell’esame del programma elettorale con il quale Favini nel 2009 è stato eletto
Sindaco. Ritengo infatti fondamentale il rispetto in generale non solo delle “regole e
delle leggi”, ma anche della “parola data”, poiché non rispettarla costituisce
(se non motivata adeguatamente) un tradimento verso gli elettori.
Quindi,
il giudizio su questi ultimi cinque anni del Sindaco Favini deve sempre partire
dalla valutazione attenta del mantenimento delle promesse elettorali; tanto più
queste sono state disattese tanto più il giudizio deve essere negativo o
viceversa.
Del resto, bisognerebbe sempre evitare un giudizio preconcetto
ideologicamente negativo o positivo che sorvolando sull’effettiva capacità di
governo non colga le carenze o le capacità realizzative, portando così gli
elettori a giudizi approssimativi e superficiali. Abbiamo già in precedenza
esaminato come le previsioni sulla pianificazione urbanistica sia state totalmente
disattese. Ora esaminiamo altre promesse elettorali.
a)
Case popolari (pag. 13): era
stato promesso la costruzione di case popolari “per risolvere il problema degli alloggi per la popolazione in
condizione di disagio economico e per le giovani copie”. Non è stato fatto nulla!!! Si
trattava di una promessa demagogica e
populista tesa ideologicamente a richiamare il voto di chi è in condizioni
economiche disagiate. In realtà tutta l’azione programmatoria del Comune è andata
in direzione opposta: infatti, il PUC ha previsto solo la tipologia delle
villette a schiera che hanno prezzi 2-3-4 volte quelle di un normale
appartamento, ma 5-6 volte più elevato rispetto alle case popolari. Inoltre,
nel vecchio PRG (anni 80-90) erano previste due aree di edilizia popolare o
convenzionata in Colombiera e Palvotrisia che sono state con il PUC eliminate.
Dunque, non solo la promessa di
costruire case popolari è stata disattesa, ma essa costituisce proprio per il
contesto in cui è stata proposta una evidente promessa demagogica.
b)
Piste ciclabili (pag. 10): era
stato promesso la costruzione di piste ciclabili lungo il Canale Lunense. Non è stato fatto nulla!!!
Inoltre, erano state promesse due stazioni di bikesharing una nell’area verde del Bettigna e una alla stazione
FF.SS di Luni. Non è stato fatto
nulla!!! Si trattava di una promessa
demagogica tesa ideologicamente a richiamare il voto degli ambientalisti e degli
amanti della natura.
c)
Sentieristica (pag. 10): era
stato promesso la costruzione di “spazi e
percorsi naturali in luoghi del nostro territorio come il complesso dei Mulini
lungo il Bettigna … Colline del Sole … Vallecchia. Un progetto articolato che
prevede la realizzazione di segnaletica, aree di sosta, punti panoramici e
materiale informativo …”. Non è
stato fatto nulla!!! Si trattava di una promessa demagogica tesa ideologicamente a richiamare il voto dei “verdi”,
degli ambientalisti e degli amanti della
natura.
d)
Manutenzione del
territorio
(pag. 10): era stato promesso un intervento continuo, coordinato e programmato.
È stato fatto quasi nulla! Quel
poco fatto è derivato dagli interventi di somma
urgenza a seguito degli eventi alluvionali del novembre 2012 e approvati nel
Consiglio Comunale del 21/12/12.
Insomma
anche per quanto riguarda il capitolo della tutela e valorizzazione ambientale
il Sindaco Favini ha realizzato NULLA O QUASI!!!.
Alla
luce di questa analisi, si può comprendere come non fosse credibile la proposta
di fusione tra Ortonovo e Castelnuovo, la cui propaganda si basava su vaghi, fumosi
e mirabolanti progetti di valorizzazione ambientale, archeologico e turistico …
La demagogia è l'arte di trascinare e incantare le masse che indica un agire dall'alto,
ma che non ha nulla da spartire con la democrazia come potere attivato dal
basso.
Euro Mazzi.
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