castelnuovo magra

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domenica 16 marzo 2014

“Il rispetto della parola data” ha oggi un suono rivoluzionario ...

Continuiamo nell’esame del programma elettorale con il quale Favini nel 2009 è stato eletto Sindaco. Ritengo infatti fondamentale il rispetto in generale non solo delle “regole e delle leggi”, ma anche della “parola data”, poiché non rispettarla costituisce (se non motivata adeguatamente) un tradimento verso gli elettori.
Quindi, il giudizio su questi ultimi cinque anni del Sindaco Favini deve sempre partire dalla valutazione attenta del mantenimento delle promesse elettorali; tanto più queste sono state disattese tanto più il giudizio deve essere negativo o viceversa.
 


Del resto, bisognerebbe sempre evitare un giudizio preconcetto ideologicamente negativo o positivo che sorvolando sull’effettiva capacità di governo non colga le carenze o le capacità realizzative, portando così gli elettori a giudizi approssimativi e superficiali. Abbiamo già in precedenza esaminato come le previsioni sulla pianificazione urbanistica sia state totalmente disattese. Ora esaminiamo altre promesse elettorali.
a)      Case popolari (pag. 13): era stato promesso la costruzione di case popolari “per risolvere il problema degli alloggi per la popolazione in condizione di disagio economico e per le giovani copie”. Non è stato fatto nulla!!! Si trattava di una promessa demagogica e populista tesa ideologicamente a richiamare il voto di chi è in condizioni economiche disagiate. In realtà tutta l’azione programmatoria del Comune è andata in direzione opposta: infatti, il PUC ha previsto solo la tipologia delle villette a schiera che hanno prezzi 2-3-4 volte quelle di un normale appartamento, ma 5-6 volte più elevato rispetto alle case popolari. Inoltre, nel vecchio PRG (anni 80-90) erano previste due aree di edilizia popolare o convenzionata in Colombiera e Palvotrisia che sono state con il PUC eliminate. Dunque, non solo la promessa di costruire case popolari è stata disattesa, ma essa costituisce proprio per il contesto in cui è stata proposta una evidente promessa demagogica.
b)      Piste ciclabili (pag. 10): era stato promesso la costruzione di piste ciclabili lungo il Canale Lunense. Non è stato fatto nulla!!! Inoltre, erano state promesse due stazioni di bikesharing una nell’area verde del Bettigna e una alla stazione FF.SS di Luni. Non è stato fatto nulla!!! Si trattava di una promessa demagogica tesa ideologicamente a richiamare il voto degli ambientalisti e degli amanti della natura.
c)      Sentieristica (pag. 10): era stato promesso la costruzione di “spazi e percorsi naturali in luoghi del nostro territorio come il complesso dei Mulini lungo il Bettigna … Colline del Sole … Vallecchia. Un progetto articolato che prevede la realizzazione di segnaletica, aree di sosta, punti panoramici e materiale informativo …”. Non è stato fatto nulla!!! Si trattava di una promessa demagogica tesa ideologicamente a richiamare il voto dei “verdi”,  degli ambientalisti e degli amanti della natura.
d)     Manutenzione del territorio (pag. 10): era stato promesso un intervento continuo, coordinato e programmato. È stato fatto quasi nulla! Quel poco fatto è derivato dagli interventi di somma urgenza a seguito degli eventi alluvionali del novembre 2012 e approvati nel Consiglio Comunale del 21/12/12.
Insomma anche per quanto riguarda il capitolo della tutela e valorizzazione ambientale il Sindaco Favini ha realizzato NULLA O QUASI!!!.
 
Alla luce di questa analisi, si può comprendere come non fosse credibile la proposta di fusione tra Ortonovo e Castelnuovo, la cui propaganda si basava su vaghi, fumosi e mirabolanti progetti di valorizzazione ambientale, archeologico e turistico … La demagogia è l'arte di trascinare e incantare le masse che indica un agire dall'alto, ma che non ha nulla da spartire con la democrazia come potere attivato dal basso.
Euro Mazzi.

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