La crisi finanziaria che sta ora investendo
da anni il nostro Paese ha comportato delle grosse conseguenze anche sui
bilanci dei Comuni, poiché le scelte di politica economica generale hanno fatto
cambiare in questi anni il modo di finanziare le attività comunali: sono diminuiti
i trasferimenti dalla fiscalità generale dello Stato e sono aumentate le possibilità
per gli amministratori comunali di imporre tasse, imposte e tariffe a livello
comunale.
In questi anni, la Giunta Favini
ha sempre fatto la scelta di aumentare l’imposizione fiscale locale piuttosto
che intervenire sul livello della spesa comunale.
I dati oggettivi dicono che la pressione delle entrate proprie
su ogni abitante del Comune di Castelnuovo Magra è sempre cresciuta in questi
anni passando: da € 352,95 (€ 2.905818,20 entrate proprie/8.233 abitanti) del
2008; a € 367,04 (€ 3.030.997,63/8.258) del 2009; a € 368,35 (€
3.041.113,27/8.256) del 2010; a € 561,71 (€ 4.639.156,55/8.259) del 2011; a €
606,16 (€ 5.073.526,73/8.370) del 2012; per il 2013 è previsto un ulteriore
aumento rispetto agli anni precedenti a quota € 637,30 (€ 5.334.200,00/8.370).
A Castelnuovo ogni anno l’aumento
della pressione delle entrate proprie su ogni abitante dal 2008 al 2013 è pari
a € 270,26 (+57,59% nettamente superiore al tasso di inflazione), e quindi
rappresenta una effettiva aggressione ai redditi delle famiglie.
Infatti, se la pressione delle
entrate proprie viene rapportata alle circa 3.555 famiglie presenti sul
territorio comunale l’incremento dal 2008 è di ben € 647,88, con un prelievo annuo per il 2013 su ogni
famiglia pari a circa € 1.500,48.
Ritengo che non si possa più
porre il problema dell’aumento delle entrate con nuove tasse perché i redditi
delle famiglie sono già in difficoltà e una ulteriore nu
ova tassazione avrebbe
l’effetto di ridurre i consumi aggravando ulteriormente la crisi.
Ora la situazione di crisi impone
l’adozione di precise scelte: per esempio le ultime finanziarie hanno imposto
il contenimento delle spese, ma il nostro Comune non ha gran che rispettato
tale obbligo. Qualche anno fa la Corte dei Conti (con pronuncia n. 104/08) ha
richiamato il nostro Sindaco al contenimento della spesa, invitandolo ad
adottare provvedimenti programmatori e di gestione finalizzati alla
razionalizzazione della spesa.
Invece la spesa corrente è sempre, pur con oscillazioni, sostanzialmente cresciuta:
nel 2005 ammontava a 4.658.039,37, nel 2010 ammontava a 4.822.484,29 e nel 2013
ammontava a 6.000.790,00.
Dunque, bisogna introdurre il fondamentale controllo di gestione
al fine di ridurre la spesa necessaria per il funzionamento della macchina
comunale. Occorre, poi, attivare una buona
ed ottimale gestione delle risorse disponibili.
Questi due interventi gestionali
sono la condizione indispensabile e necessaria per la riduzione del prelievo fiscale. Sono convinto che sia
possibile erogare più e migliori servizi con minori risorse di quelli oggi
disponibili e, quindi nel tempo procedere alla riduzione delle tasse comunali.
Per farlo bisogna essere capaci
di riorganizzare la macchina comunale
per renderla più efficace ed efficiente rispetto alla situazione attuale, ma
anche i cittadini devono “imparare” a mandare a casa (con il loro voto) gli
amministratori che continuano imperterriti ad aumentare la spesa pubblica, sicuri
dell’assenza di proteste e certi di poter così continuare ad aumentare le
tasse.
Euro Mazzi
Nessun commento:
Posta un commento