castelnuovo magra

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venerdì 21 marzo 2014

LA PRESSIONE FISCALE SUI CASTELNOVESI (sul bilancio 2)

La crisi finanziaria che sta ora investendo da anni il nostro Paese ha comportato delle grosse conseguenze anche sui bilanci dei Comuni, poiché le scelte di politica economica generale hanno fatto cambiare in questi anni il modo di finanziare le attività comunali: sono diminuiti i trasferimenti dalla fiscalità generale dello Stato e sono aumentate le possibilità per gli amministratori comunali di imporre tasse, imposte e tariffe a livello comunale.
In questi anni, la Giunta Favini ha sempre fatto la scelta di aumentare l’imposizione fiscale locale piuttosto che intervenire sul livello della spesa comunale.
 
 

 
I dati oggettivi dicono che la pressione delle entrate proprie su ogni abitante del Comune di Castelnuovo Magra è sempre cresciuta in questi anni passando: da € 352,95 (€ 2.905818,20 entrate proprie/8.233 abitanti) del 2008; a € 367,04 (€ 3.030.997,63/8.258) del 2009; a € 368,35 (€ 3.041.113,27/8.256) del 2010; a € 561,71 (€ 4.639.156,55/8.259) del 2011; a € 606,16 (€ 5.073.526,73/8.370) del 2012; per il 2013 è previsto un ulteriore aumento rispetto agli anni precedenti a quota € 637,30 (€ 5.334.200,00/8.370).
A Castelnuovo ogni anno l’aumento della pressione delle entrate proprie su ogni abitante dal 2008 al 2013 è pari a € 270,26 (+57,59% nettamente superiore al tasso di inflazione), e quindi rappresenta una effettiva aggressione ai redditi delle famiglie.
Infatti, se la pressione delle entrate proprie viene rapportata alle circa 3.555 famiglie presenti sul territorio comunale l’incremento dal 2008 è di ben € 647,88, con un prelievo annuo per il 2013 su ogni famiglia pari a circa € 1.500,48.
Ritengo che non si possa più porre il problema dell’aumento delle entrate con nuove tasse perché i redditi delle famiglie sono già in difficoltà e una ulteriore nu
ova tassazione avrebbe l’effetto di ridurre i consumi aggravando ulteriormente la crisi.
Ora la situazione di crisi impone l’adozione di precise scelte: per esempio le ultime finanziarie hanno imposto il contenimento delle spese, ma il nostro Comune non ha gran che rispettato tale obbligo. Qualche anno fa la Corte dei Conti (con pronuncia n. 104/08) ha richiamato il nostro Sindaco al contenimento della spesa, invitandolo ad adottare provvedimenti programmatori e di gestione finalizzati alla razionalizzazione della spesa.
Invece la spesa corrente è sempre, pur con oscillazioni, sostanzialmente cresciuta: nel 2005 ammontava a 4.658.039,37, nel 2010 ammontava a 4.822.484,29 e nel 2013 ammontava a 6.000.790,00.
Dunque, bisogna introdurre il fondamentale controllo di gestione al fine di ridurre la spesa necessaria per il funzionamento della macchina comunale. Occorre, poi, attivare una buona ed ottimale gestione delle risorse disponibili.
Questi due interventi gestionali sono la condizione indispensabile e necessaria per la riduzione del prelievo fiscale. Sono convinto che sia possibile erogare più e migliori servizi con minori risorse di quelli oggi disponibili e, quindi nel tempo procedere alla riduzione delle tasse comunali.
Per farlo bisogna essere capaci di riorganizzare la macchina comunale per renderla più efficace ed efficiente rispetto alla situazione attuale, ma anche i cittadini devono “imparare” a mandare a casa (con il loro voto) gli amministratori che continuano imperterriti ad aumentare la spesa pubblica, sicuri dell’assenza di proteste e certi di poter così continuare ad aumentare le tasse.

Euro Mazzi

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