Questa
tavola è riportata nel programma elettorale del 2009 del sindaco Favini a pag.
13; ben rappresenta il consumo di territorio e la mancanza di un PROGETTO
RAZIONALE. Le aree 3 e 4 sono aree agricole in territorio sarzanese (la 3 è
occupata anche da discariche di RSU). L’area 1 è un’area agricola parzialmente
occupata da segherie del marmo (Tavolara), mentre l’area 2 è una zona già
occupata da segherie dismesse. L’area 5 è l’area della ex cava Filippi, in
parte discarica e in parte capannoni dismessi.
Il tracciato in rosso
rappresenterebbe una nuova strada che in pratica metterebbe in comunicazione il
viale XXV Aprile (Sarzana Marinella), la via Aurelia e poi il centro
commerciale di Molicciara. Il cerchio in
blu rappresenterebbe una rotonda da realizzare all’altezza dell’incrocio tra
Via Aurelia e Via Aglione.
Tutte
queste aree sono destinate ad attività produttive commerciali e artigianali, ma
attualmente non c’è richiesta di nuove attività, dunque tutto è fermo e il
degrado in queste aree aumenta. La realizzazione di queste nuove strade e di queste 5 nuove aree produttive creerebbe il presupposto per l’urbanizzazione di gran parte dell’area compresa tra via Alta e la zona di Tavolara.
Occorre scongiurare che i piani urbanistici siano realizzati lontano dai bisogni effettivi delle comunità locali e prevedano nuovo consumo di suolo nonostante l’ampia disponibilità edilizia già esistente.
Il suolo fertile e l’integrità del paesaggio sono la principale garanzia per il futuro del nostro Paese, del turismo, della nostra agricoltura e dei nostri prodotti tradizionali, della salubrità dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversità naturale ivi presente. La storia ci insegna che essi sono la base concreta di ogni cultura locale, ciò che unisce gli italiani nella diversità e ci rende un popolo unico. Paesaggio e territorio fertile sono la risorsa economica di cui siamo più ricchi, è assurdo sprecarla così.
Euro Mazzi.
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