castelnuovo magra

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sabato 15 marzo 2014

RACCOLTA DIFFERENZIATA: UNA OPPORTUNITA' SPRECATA ...


La proposta elettorale sulla raccolta differenziata rappresentava una delle promesse più significative del programma elettorale nel 2009 del Sindaco Favini e della sua aggregazione di partiti (PD, Rifondazione, SEL, PSI), rafforzata dall’obbiettivo considerato “ambizioso” della raccolta “porta a porta”. Ebbene DOPO 5 ANNI NON È STATO FATTO NULLA!


Non solo la raccolta “porta a porta” non è mai partita, ma è lo stesso andamento della raccolta differenziata che desta notevoli preoccupazioni, poiché è calata la percentuale come chiaramente dimostrato dal grafico elaborato sui dati ufficiali della Regione Liguria relativi al Comune di Castelnuovo:

Con una percentuale di raccolta differenziata al 22,04% del 2012 siamo, dunque, ben lontani dagli obiettivi stabiliti per legge (dlgs. n.152 del 3/4/06): 35% al 31/12/2006; 45% al 31/12/2008; 65% al 31/12/12, anche se la Legge di stabilità 2013 ha posticipato questi obiettivi rispettivamente al 2014, al 2015 e al 2016.
Questa situazione è tanto più preoccupante perché la stessa legge ha stabilito che i Comuni che non conseguono gli obiettivi minimi di raccolta differenziata nei tempi stabiliti, subiranno una penalizzazione con un'addizionale al tributo speciale per il conferimento in discarica, il cui gettito sarà integralmente utilizzato dalle Regioni per sostenere finanziariamente "gli incentivi tesi ad incentivare il mercato del riciclo e dei prodotti riciclati".
L'addizionale va dal 10 al 50%, a seconda degli obiettivi mancati. Il tributo, così come l'addizionale, è sempre stata una componente di costo della tassa sui rifiuti, la Tares; ora lo sarà della Tari, quindi sarà inclusa nel calcolo della nuova tassa e pagata dagli utenti.
Ma non tutti i Comuni liguri hanno fatto come Castelnuovo, poiché la gran parte di questi hanno migliorato la loro percentuale di raccolta differenziata: nella classifica stilata sui 235 comuni liguri da Legambiante Castelnuovo è passato da un 56° posto del 2010, al 71° del 2011 e al 138° del 2012.
Questi dati (uniti a quelli già in precedenza commentati) confermano la dimensione del fallimento della politica ambientale della Giunta Favini, anzi ne attestano lo spirito sostanzialmente demagogico che si ritrova non solo nel programma elettorale del 2009, ma anche in successive varie mozioni approvate in Consiglio Comunale o in interventi giornalistici dell’assessore all’ambiente Giovannelli.
Euro Mazzi

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