castelnuovo magra

castelnuovo magra

giovedì 24 dicembre 2015

“UN BAMBINO È NATO PER NOI, CI È STATO DATO UN FIGLIO” (Isaia)

"Un bambino è nato per noi" il profeta Isaia con queste parole fa un annuncio enigmatico, ma carico di speranza per chi vive nelle “tenebre”, cioè per chi soffre guerre, conflitti, contrasti, miseria, sofferenza … (“Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse”).
Questa “luce” è la nascita di un bambino; “ecco la gioiosa notizia” … e questa notizia non ha nulla di strabiliante, nulla di prodigioso o di straordinario … solamente un bambino appena nato adagiato nel fieno. Si tratta di un capovolgimento radicale di ciò che si pensa normalmente; è la nascita nuda e crudamente umana senza botti e fuochi di artificio!!!

L’immagine di un bambino, peraltro appena nato, è carica di tenerezza e di inermità; il bimbo deve essere difeso, assistito, nutrito, aiutato nello sviluppo, educato e istruito … rappresenta un netto e chiaro contrasto con le immagini forti del nostro mondo attuale (successo, arrivismo, supremazia, ecc.).
Questo bambino appena nato e “inerme” ha però la forza del “progetto” che è in se stesso, ha una forza assai potente (“Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle sue spalle e il bastone del suo aguzzino”).
Questa forza è un invito a liberarsi dalla paura … il popolo è segnato dallo scoraggiamento, paralizzato dalla paura … ci vuole coraggio, poiché la debolezza è mortale. Occorre liberarsi dalla paura, guardando con occhio attento il motivo della paura per rendersi conto che è, per molti versi, una paura ingiustificata. Si tratta di fare scelte avendo il coraggio di accantonare i calcoli che ci rendono sicuri. Non occorrono segnali o miracoli, semmai occorre uscire dalla paura che porta alla paralisi cioè all’incapacità di fare il bene.
Liberarsi dalla paura permette non solo di dissipare l'angoscia o la tristezza, ma soprattutto apre alla speranza, alla fiducia come strada di uscita dalla paura e ci invita a verificare vivendo la verità contenuta nella nascita di ogni bambino venuto alla luce in questo mondo.
Hannah Arendt sosteneva che la “nascita” costituisce “il miracolo che salva il mondo” perché sancisce sempre un nuovo inizio in grado di conferire alle cose umane fede e speranza,
La capacità stessa di cominciamento ha le sue radici nella natalità che produce uomini nuovi e unici: "Il miracolo della libertà è racchiuso in questo saper cominciare, che a sua volta è racchiuso nel dato di fatto che ogni uomo, in quanto per nascita è venuto al mondo che esisteva prima di lui, e che continuerà dopo di lui, è a sua volta un nuovo inizio".
 
Occorre “sentirsi nati” o meglio occorre mantenere lo “stupore di essere vivi” e tendere al futuro in una rinascita continua.
 
“Vi annuncio una grande gioia” l'Emanuele è “Colui che viene” per trasformare il cuore degli uomini e cambiare il corso della storia; è una PAROLA di speranza: per il credente è la buona Notizia (Vangelo); per chi non crede, fa pensare ai valori della solidarietà, della giustizia, della condivisione, della comunicazione e comunione, della pace …
AUGURI da Euro Mazzi

Nessun commento:

Posta un commento