castelnuovo magra

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martedì 19 maggio 2015

ELEZIONI REGIONALI 2015 (seconda parte): I PRIVILEGI DEI CONSIGLIERI REGIONALI LIGURI (stipendio, benefit, rimborsi, vitalizi).

Il tema della riduzione dei costi della politica, al di là dei modi e delle forme di proposta,  è una delle maggiori emergenze, specie in un periodo di così lunga crisi, perché porta diritto all’antipolitica e alla disaffezione dei cittadini-elettori dai partiti.
Comunque, è un reale problema che deve essere affrontato urgentemente, poiché fino ad oggi essere eletti consiglieri regionali è stato un vero privilegio: in questi anni i 40 consiglieri liguri hanno secondo stime medie pubblicate guadagnato uno stipendio netto (in euro) da un min. di 3.485 a un  max. di  5.760; hanno avuto rimborsi netti (in euro) da un min. di 4.681 ad un max. di 5.851; hanno avuto una indennità netta fine mandato (in euro) da un min. di 30.908 a un max. di 80.361; hanno goduto di un vitalizio mensile di 3.510 che si riscuote a 60 (ora a 65 anni) sulla base di contributi pagati per il 27%.

INDENNITA’: Dal 2013 la situazione è cambiata leggermente: in particolare, come si può evincere dalle tabelle allegate (fonte sito della Regione Liguria), l’indennità ammonta per tutti a 8.880 euro lordi mensili, cifra che rappresenta l’imponibile su cui i componenti dell’assemblea regionale pagano le tasse, mentre c’è poi una parte variabile denominata “rimborso spese di esercizio del mandato” che varia da un massimo di 4.484 euro al mese fino a un minimo di 2.220 euro mensili. Sono cifre forfettarie: la prima riconosciuta al presidente del consiglio e della giunta regionali, la seconda ai consiglieri senza incarico. Per vicepresidenti, assessori e consiglieri con incarico, si va da un massimo di 4.484 euro mese per chi è distante da Genova più di 84 chilometri, a un minimo di 2.275 euro al mese se la distanza è fra zero e 25 chilometri. Il reddito mensile è di circa € 13.200 e quello annuale è di circa € 158.000.
Se è giusto e doveroso prevedere un compenso e un rimborso spese per l’attività politica e amministrativa di un consigliere regionale, si può parlare di privilegio quando questa “retribuzione”  è sproporzionata rispetto sia all’impegno richiesto ed effettivamente profuso, ma soprattutto rispetto alla media delle retribuzioni generali.
 
Impegno profuso. Una attività politica non è facile da valutare poiché l’impegno e la complessità delle problematiche necessitano di approfondimenti, studi, confronti, letture, ecc. assai impegnative, ma è il resoconto pubblicato sul sito della Regione a rivelare che dal 2010 al 2015 le sedute dell'Assemblea legislativa sono state 242, durante le quali sono stati approvati 215 leggi, 179 provvedimenti amministrativi, 737 ordini del giorno, 30 mozioni. Gli assessori hanno risposto a 2.161, fra interpellanze e interrogazioni, presentate in aula dai consiglieri”.
Insomma, in 5 anni c’è stata una seduta ogni 7,5 giorni, sicuramente preceduta da riunioni di commissione (se ne possono ipotizzare almeno 2). Dunque, si possono ipotizzare 3 giorni a settimana (dal martedì al giovedì); 12 giorni al mese. Valutare la produzione è altrettanto difficile, ma 215 leggi sono preoccupanti perché denotano una proliferazione legislativa spesso particolare, farraginosa, che necessita di continui aggiustamenti e revisioni, ma che produce una miriade di norme e disposizioni di difficile lettura, applicazione e verifica.
Retribuzioni medie. In Liguria ci sono 1,587 milioni di abitanti (al luglio 2014), con un  reddito medio dichiarato nel 2011 di € 24.063 (dichiaranti solo il 61% pari a 955.936 abitanti); un PIL pro capite pari a € 27.100,00 (al 2008). Prendendo a riferimento questi dati il confronto con il reddito assicurato ai consiglieri regionali appare immediatamente sproporzionato: nel 2014 la spesa complessiva per retribuirli è stata di circa 6.843.816 con una retribuzione media di 152.084,80 per i 40 consiglieri e i 5 assessori esterni. E’ una retribuzione che appare immediatamente eccessiva e sproporzionata, appunto è un privilegio.  Ma ci sono altri privilegi.
VITALIZI. La Liguria paga circa 5 milioni per 131 vitalizi erogati; per ottenere questo vitalizio basta una sola legislatura di 5 anni che potrà essere incassato a 65 anni; la base di calcolo è di € 8.777 (il 75% dello stipendio del parlamentare), con una legislatura riceverà il 20%, con 2 si sale al 40%, con 3 al 60% (pari a € 5.266), ecc.. Il problema più evidente è il disavanzo tra vitalizi erogati e i contributi effettivamente pagati dai consiglieri che crea un “buco” annuo crescente, una potenziale situazione fallimentare inammissibile.
UTILIZZO DEI FONDI A DISPOSIZIONE DEI GRUPPI. Il contributo è costituito da una quota mensile fissa - 1.550 euro più 775 euro per ogni consigliere eletto - e da una dotazione di 2 dipendenti (a carico della Regione) per ciascun gruppo. Nel 2011 sono stati assegnati complessivamente 2,9 milioni di euro ai gruppi per il loro funzionamento, spesi in gran parte per "spese per convegni, seminari e altre iniziative collegate allo svolgimento dei lavori". Voce elegante dietro la quale stanno la solita blanda autocertificazione di "attività istituzionale" e migliaia di ricevute. Per carità evitiamo esempi !!! La questione è rilevante perché riconduce allo scandalo “spese pazze” che ha visto la legislatura chiudersi con 27 fra consiglieri e assessori indagati, fra i quali alcuni già condannati. Tra le spese contestate ci sono cene, pranzi, viaggi, regali, taxi e bar.
I PORTABORSE. Mancano dati certi e dunque è difficile fare calcoli precisi (alla faccia della trasparenza!!!), ma anche questi sono costi della politica …  
BENEFIT. Non ci sono dati certi ma pare che ci siano …  telepass, telefonini, computer, ecc.  Per esempio. Quasi 50mila euro di pedaggi autostradali nei primi otto mesi del 2012 (un dato in crescita rispetto allo stesso periodo del 2011): tanto hanno speso, a carico dei contribuenti, i consiglieri regionali della Liguria, perché Telepass e Viacard, per loro, sono completamente gratuiti. I pass, infatti, sono intestati direttamente al consiglio regionale e sono una spesa aggiuntiva rispetto al rimborso forfettario delle spese.
Insomma, la spesa per la politica ligure è assai articolata e complessa. Il Sole 24 Ore (18/9/12) ha calcolato che la Regione Liguria spende per gli organi istituzioni (giunta e consiglio)  29.717.866 € (nella classifica italiana dei costi del 2011 si trova al 11° posto). Ma il problema si deve estendere a tutte le Regioni. Nel complesso la spesa totale è stimata con una certa precisione, anche se probabilmente per difetto: i consigli regionali italiani costano circa 1 miliardo di euro all’anno, quasi quanto la Camera dei Deputati. I compensi lordi ai consiglieri valgono circa 230 milioni, mentre si spendono circa 170 milioni per pensioni e vitalizi dei consiglieri cessati dal mandato. I contributi ai gruppi consiliari ammontano a quasi 100 milioni. Le regioni più costose sono non casualmente quelle più frequentemente al centro della cronaca: la Sicilia, con un costo totale di 156 milioni, e il Lazio, con 84 milioni (+20 o 30 milioni ipotizzati per il personale).  La spesa media per consigliere in tutta Italia per i 1117 consiglieri regionali ammontano a poco più di 200.000 euro all’anno. Insomma, la ‘casta’ politica regionale  è pletorica e costosissima.
 
DOMANDA: Che impegni si assumono i candidati rispetto a questi problemi?

Euro Mazzi

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