Oggi
è il 14 luglio … e per ricordare quanto accadde in questo giorno nel 1789 quando
avvenne uno degli eventi più simbolici della Rivoluzione Francese (cioè la
Presa della Bastiglia), credo sia doveroso, relativamente alla situazione
italiana, affermare che in questo momento la vera rivoluzione è “la normalità”.
Spesso
si pensa che per gestire una Amministrazione pubblica occorrano grandi doti e servano atti di eccezionale capacità per incidere sui
ritardi o sulle criticità con cui si manifestano i vari servizi pubblici;
invece sarebbe assai utile che gli Amministratori agiscano nell’assoluta “normalità” dell’azione amministrativa.
In
certi contesti la “normalità”
diventa rivoluzionaria, poiché si scontra con un “andazzo” fatto di
pressapochismo, di approssimazione e di superficialità, oppure con il dare
tutto per scontato, o con la semplice ripetizione di ciò che si è fatto in
precedenza, o con la comodità del “copiare” gli atti o i comportamenti di altri
amministratori …
Spesso
“limitarsi”
alla gestione ordinaria, sulla gestione dei rifiuti principalmente, ma non solo
… costituisce “un buon modo di
governare” foriero di produrre anche cambiamenti
profondi, e quindi a volte l'ordinario o la “normalità” (se ripetuta quotidianamente) potrebbe portare ad una
vera rivoluzione.

Diciamo
subito che il sindaco Favini non ha
fatto alcunché di eccezionale, ha
solo fatto “il suo dovere”, cioè verificare e controllare che il
servizio di raccolta dei rifiuti funzionasse secondo gli accordi stipulati e
fosse rispettoso della normativa vigente.
Tutto qui … ma è molto se paragonato alla circostanza della sua unicità nel panorama spezzino e nel
contesto di un partito (il PD) che gestisce di fatto direttamente (comuni,
Provincia e all’epoca anche la Regione e il Governo) e indirettamente nomina
gli amministratori delle partecipate … tra cui quelle del Gruppo Acam.

A
partire proprio da quei mesi (2012) sui social
network apparivano con continuità crescente le foto (e i “velenosi”
commenti) postate dai vari cittadini che descrivevano
in maniera “feroce” lo scempio ambientale costituito da cassonetti pieni di
immondizia; con le aree circostanti piene di sacchi e ingombranti vari; con
topi e animali che stanziavano in queste aree in cerca di cibo; con cassonetti
sporchi, maleodoranti, spesso rotti e fuori servizio; con una raccolta dei
rifiuti che funzionava così così … cioè
male.

Riconoscere
il valore positivo della “normale” opera
di controllo attivata in quella occasione dal Sindaco Favini sul fondamentale
servizio dei rifiuti, non significa disconoscere oggi i motivi di contrasto
avuti con Lui in precedenza (che dunque permangono), ma è giusto dare “merito”
su una cosa comunque fatta bene … anche se (poi) non è stata portata a compimento e si è inevitabilmente
interrotta … ma il “tentativo” rimane ed è importante renderlo pubblico.
…
nella prossima puntata vi spiego nel dettaglio la questione …
Euro
Mazzi

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