Questa
è una vicenda prettamente amministrativa accaduta nel Comune di Castelnuovo
Magra tra metà del 2011 e i primi mesi del 2013, assai poco conosciuta poiché riguardava uno “scontro” tra il
Sindaco Favini e Acam Ambiente; il sindaco Favini
non ha fatto alcunché di eccezionale, ha
solo fatto “il suo dovere” (e non è cosa da poco in un’epoca di
pressapochismo assoluto!!!), cioè ha cercato di verificare e di controllare che
il servizio di raccolta dei rifiuti funzionasse secondo gli accordi stipulati e
fosse rispettoso della normativa vigente.
Lavaggio dei
cassonetti.
Nel contratto di servizio tra le condizioni economiche applicate da Acam al
Comune di Castelnuovo figuravano i costi per “manutenzione e lavaggio
contenitori” per un costo annuo di € 15,400,74 + iva. Nel corso del 2011
iniziano le richieste da parte del Comune di poter conoscere anticipatamente le
date e gli orari degli interventi sui cassonetti “così da poter effettuare i
controlli”, ma tale richiesta non veniva rispettata da Acam. Il Sindaco
si decideva allora a inoltrare una “formale contestazione ai sensi art. 15 del contratto in essere
per manifesta negligenza”.
Infatti,
in data 5/11/2011 il Sindaco Favini con lettera indirizzata all’Acam Ambiente
Spa contestava il mancato lavaggio dei cassonetti: “Il risultato finale e che negli ultimi 5 mesi Acam Ambiente ha effettuato solo 3 lavaggi (di cui
uno presunto).
Tutto ciò premesso, riteniamo che questo comportamento dell'Azienda, rientri nelle casistiche previste all'art. 15 comma 1 del contratto, ravvisando certamente una condizione di servizio non svolto con "regolarità e puntualmente" e come tale il Comune ritiene di applicare ad Acam le previste penalità, pari al 50% del costo del prezzo pattuito, come risultante dall'offerta economica allegata al contratto stesso (pari a 15.400 € annuo + rivalutazione Istat dal 2003 ad oggi). In tal senso la presente, giusto riferimento al comma 3° del citato art 15 del contratto in essere, vale quale contestazione dell'infrazione commessa, alla quale attendiamo, entro gg. 15 dal ricevimento della presente, le eventuali giustificazioni dell'Azienda. Inoltre, visti i ripetuti richiami già espressi in merito e il comportamento di Codesta Azienda, d'ora in poi si dispone tassativamente che le date/orari di lavaggio cassonetti siamo comunicate con preavviso di almeno 6 gg. lavorativi al comando di Polizia Municipale (…) Si comunica fin d'ora all'Azienda ACAM Ambiente che, in mancanza del rapporto della PM attestante l'avvenuto lavaggio cassonetti non si procederà al pagamento della fattura del servizio mensile. La stessa fattura verrà contestata e respinta dall'amministrazione comunale”.
Tutto ciò premesso, riteniamo che questo comportamento dell'Azienda, rientri nelle casistiche previste all'art. 15 comma 1 del contratto, ravvisando certamente una condizione di servizio non svolto con "regolarità e puntualmente" e come tale il Comune ritiene di applicare ad Acam le previste penalità, pari al 50% del costo del prezzo pattuito, come risultante dall'offerta economica allegata al contratto stesso (pari a 15.400 € annuo + rivalutazione Istat dal 2003 ad oggi). In tal senso la presente, giusto riferimento al comma 3° del citato art 15 del contratto in essere, vale quale contestazione dell'infrazione commessa, alla quale attendiamo, entro gg. 15 dal ricevimento della presente, le eventuali giustificazioni dell'Azienda. Inoltre, visti i ripetuti richiami già espressi in merito e il comportamento di Codesta Azienda, d'ora in poi si dispone tassativamente che le date/orari di lavaggio cassonetti siamo comunicate con preavviso di almeno 6 gg. lavorativi al comando di Polizia Municipale (…) Si comunica fin d'ora all'Azienda ACAM Ambiente che, in mancanza del rapporto della PM attestante l'avvenuto lavaggio cassonetti non si procederà al pagamento della fattura del servizio mensile. La stessa fattura verrà contestata e respinta dall'amministrazione comunale”.
La
contestazione proseguiva nei successivi mesi e per tutto l’anno 2012. Per
esempio in data 2/8/2012 la polizia municipale informava il settore Ambiente
che in data 31/7/2012 non erano stati puliti i cassonetti (come anticipatamente
comunicato da Acam), dato che “tali cassonetti non erano stati nemmeno
svuotati risultando completamente pieni di rifiuti”.
Pesatura dei
rifiuti.
Un altro elemento di contrasto risiedeva nel controllo relativo alla pesatura dei rifiuti; nel corso
del 2011 iniziano le richieste da parte del Comune di poter conoscere le
precise modalità di pesa del rifiuto “tal quale” (punto 6 del contratto, calcolo
del peso dei rifiuti raccolti).
Acam
rispondeva in data 10/8/2012 per ribadire che “il meccanismo di pesatura del rifiuto "tal quale" raccolto e
conferito all'impianto di Saliceti, e ben noto, in quanto siete in possesso di tutte le pesature in entrata nonché,
proprio come previsto all'art. 6 del contratto di servizio rep. n. 1874 del
11.04.2003, Acam Ambiente compila annualmente il MUD (modello unico di
dichiarazione) che viene peraltro sottoscritto da codesto spettabile Ente”.
Il
Comune rispondeva ad Acam ribadendo la necessità di conoscere le modalità di
pesatura per “individuare le migliori modalità di controllo”. Acam replicava in data 26/9/2012: “Siamo consapevoli che è Vostro dovere
effettuare tutti i controlli che ritenete opportuni sul servizio reso dalla
scrivente società, la quale ha invitato tutti gli enti che ne hanno fatto
richiesta ad accedere a tutti gli atti necessari per effettuare le opportune
verifiche. In merito alle modalità in base alle quali vengono attributi e contabilizzati
i rifiuti differenziati ed indifferenziati a codesto spettabile Ente,
comunichiamo che i rifiuti
indifferenziati vengono scaricati presso l'impianto di CDR sito in località
Saliceti, mentre i rifiuti differenziati vengono depositati presso le isole
ecologiche, in tutti i casi le pesate vengono registrate in entrata
mediante un apposito supporto elettronico che trasferisce i dati direttamente
sul nostro sistema Ecos dal quale risultano, data, pesate, tipo di rifiuto e
comune di provenienza. Tutto ciò è registrato sul MUD che viene compilato
annualmente. Pertanto rimaniamo disponibili a fornirVi file pdf di tutti i
Vostri scarichi presenti sul nostro sistema Ecos, mediante sopralluogo in
azienda, in quanto migliaia sono le
pagine riferite al Vostro comune anche solo dell'ultimo anno”.
Raccolta rifiuti
nel territorio comunale. Nel frattempo emergeva un altro elemento di
contrasto relativamente al rifiuto raccolto nell’ambito del territorio del
Comune; Acam replicava in data 26/9/2012: “In
merito alla certezza della provenienza del rifiuto, è Vostro onere e diritto,
che deriva proprio dal significato etimologico di "affidamento in
house", controllare giornalmente e
pedissequamente tutti i giri che effettuano i mezzi di raccolta sul Vostro
territorio, sino all'arrivo presso l'impianto sito in località Saliceti, comune
di Santo Stefano Magra”.
A
successiva contestazione del Comune, in data 20/11/2012 Acam precisava che la
raccolta avveniva con “autocompattatore. Giova premettere che il
servizio di raccolta RSU ed RD viene svolta quotidianamente con mezzi che effettuano il servizio solo ed
esclusivamente nel territorio del comune di Castelnuovo. Pertanto, il mezzo
svolge il servizio di svuotamento dei cassonetti situati nel territorio comunale
e, alla fine del giro, lo stesso si dirige presso l'impianto sito in località
Saliceti - comune di Vezzano Ligure - ove viene effettuata la pesatura del
rifiuto”.
Veniva,
quindi, precisato il giro tipo del mezzo destinato alla raccolta dei rifiuti
indifferenziati nel territorio comunale.
Costo della
raccolta differenziata. Un altro elemento di contrasto riguardava il costo
della raccolta differenziata. Il Comune si rifiutava di pagare alcune fatture “relative alla valorizzazione dei rifiuti
raccolti in modo differenziato nel periodo gennaio - maggio 2012, (…), in quanto gli importi esposti non sono
dovuti poiché detti costi, sino alla concorrenza di 1.500.000 kg. di materiale
cosi raccolto, sono a carico di Codesta Azienda ai sensi del punto 3) All.
D) del Contratto di Servizio scaduto il 31.12.2011 e attualmente in proroga con
mantenimento dei medesimi prezzi, patti e condizioni”. Acam replicava che
tale condizione era valevole “solo ed
esclusivamente per l’anno 2003”, ma tale risposta non veniva ritenuta
corretta da parte del Comune e il pagamento delle fatture conseguentemente
veniva sospeso.
Disservizi nella
raccolta dei rifiuti. Un altro elemento di contrasto riguardava alcuni
disservizi nella raccolta dei rifiuti. Il Comune in data 6/9/2012 trasmetteva
ad Acam una documentazione fotografica fatta pervenire da un cittadino
relativamente alla situazione di degrado riscontrata in via Salicello: “Al fine di scongiurare il ripetersi di
situazioni analoghe dovute all'impossibilita
di conferire correttamente il rifiuto all'interno del cassonetto, si invita
a voler verificare la funzionalità degli
stessi con particolare riferimento al sistema di apertura a pedale che,
laddove piegato o malfunzionante, spesso non permette la completa apertura del
contenitore e induce l'utilizzatore all'abbandono al suolo dei sacchetti
contenenti i rifiuti con un evidente disagio per la cittadinanza e nocumento
alle condizioni di igiene ambientale e grave pregiudizio per l'Amministrazione
Comunale. Lo stato manutentivo dei
contenitori di che trattasi, stanti
le condizioni fisiche degli stessi, non appare infatti del tutto conforme agli
obblighi contrattuali e quindi, ai sensi degli artt. 15 e 16 del Contratto
di Servizio scaduto ed attualmente in proroga, si richiede a codesta Azienda di
voler provvedere entro 48 ore dalla data di ricevimento della presente a
ricondurre i luoghi di cui sopra in condizioni di idoneità igienico sanitaria. In
difetto di pronto intervento il Comune si riserva di eseguire direttamente o
tramite altre Imprese gli interventi necessari per la regolarizzazione del
servizio, procedendo poi conseguentemente al recupero del costo sostenuto
ponendolo a carico di Codesta Società”.
Acam
non replicava nel merito, ma successivamente faceva sapere che gran parte dei disservizi erano imputabili
all’incidente occorso all’impianto CDR di Saliceti; infatti in data 13/9/12
così comunicava ai vari sindaci: “Con la
presente si comunica che le nostre squadre operative sono al lavoro per recuperare il rallentamento della raccolta
di rifiuti verificatosi nei giorni scorsi per ragioni indipendenti dalla nostra
volontà. I tempi necessari alla normalizzazione della raccolta hanno risentito
anche dell'improvvisa rottura di un nastro trasportatore dell'impianto per la
produzione. di CDR di Saliceti, avvenuta nella giornata di ieri, circostanza
alla quale i nostri tecnici sono comunque riusciti a far fronte
tempestivamente, evitando cosi ulteriori riduzioni della potenzialità ricettiva che avrebbero potuto riverberarsi sulle
operazioni di recupero dei rifiuti sul territorio”.
Insomma, le tematiche affrontate all’interno
di questo scontro tra il Comune di Castelnuovo (guidato allora dal Sindaco
Favini) e Acam Ambiente sono di particolare importanza: lavaggio dei
cassonetti, pesatura dei rifiuti, raccolta rifiuti nel territorio comunale,
costo della raccolta differenziata, disservizi nella raccolta dei rifiuti. Sono tematiche che attengono tutte alla
verifica e al controllo sulla gestione del servizio, ma che hanno una ricaduta
sul costo stesso del servizio e, infatti, questo contenzioso terminerà con un accordo sia economico che
contrattuale contenuto in due delibere di Giunta la n. 66 del 7/12/12 e
la n. 29 del 10/4/2013.
Queste due delibere hanno particolare
importanza per il loro significato in sé, e per le conseguenze prodotte … ma le
analizzeremo nel prossimo post.
Euro Mazzi
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