castelnuovo magra

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giovedì 5 febbraio 2015

UNA APPARENTE DIFESA DI DIRITTI, NELLA RICERCA DI VISIBILITÀ E DI PROPAGANDA STRUMENTALE … dimenticando i propri reali compiti!!!

La stampa locale ha dato risalto alla pubblicazione avvenuta il 29/1/15 nel Registro degli Atti di Matrimonio del Comune di Castelnuovo Magra dell'unione tra Matteo e lo spagnolo Cesar avvenuta lo scorso 19 luglio in Spagna (Paese dove è riconosciuto il matrimonio egualitario tra persone dello stesso sesso fin dal 2005).  Il Sindaco Montebello si è vantato di essere il primo in Liguria ad operare tale trascrizione (“a quanto mi risulta credo di essere il primo a farlo in Liguria”), e così i giornali hanno riportato con risalto tale primazia; ma in realtà è stato dimenticato che  Spezia nel giugno 2006 è stata addirittura il primo comune italiano, che ha deciso di aprire agli omosessuali il registro delle unioni civili.
Insomma, la ricerca della “primazia” gioca a volte brutti scherzi!

In Consiglio Comunale sono stato l’unico consigliere a votare contro la delibera che permetteva la trascrizione nei Registri comunali delle unioni civili, esprimendo spiegazioni di carattere amministrativo ed escludendo tassativamente qualsiasi motivazione di carattere religiose, omofobe e ideologiche.
Il primo motivo è la sua inutilità: il registro delle unioni civili non ha alcuna efficacia giuridica, perché non rientra nell’autonomia regolamentare degli enti locali la potestà di disciplinare situazioni di diritto familiare. L’istituzione di tale registro, pertanto, ha un’esclusiva natura ideologica e simbolica.
Il secondo motivo è la non priorità: non vi è alcuna esigenza e urgenza sociale, nel nostro comune, all’istituzione di tale registro. Le esigenze e i bisogni dei nostri cittadini – che sono in ginocchio per una crisi generalizzata, acuita da un’apatica amministrazione della cosa pubblica – sono altri e ben più importanti di un registro, che non darebbe sollievo ad alcuno, proprio perché inutile.
Il terzo motivo è la sua incostituzionalità: questa materia è competenza dello Stato come stabilito dall’art. 117 Costituzione “Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: i) cittadinanza, stato civile e anagrafi”. Dunque, il Comune non può deliberare in merito, ma deve soltanto attenersi alle leggi statali in materia. Quindi si perde tempo e denaro per una cosa inutile, non prioritaria e illegittima.
Infine, bisognerebbe non nascondere quello che è stato definito il “flop dei registri": nella città di Bologna esiste dal 1999 e non pare non vi sia neanche una coppia iscritta; a Varese l’hanno bloccato «perché non serve a nulla»; in quello di Napoli si sono iscritte sei coppie, a Firenze sono solo 7 le coppie omosessuali iscritte; a Gubbio l’hanno cancellato per «inutilità». Il bilancio nelle 137 città che le riconoscono è appunto che  quei registri non servono se non danno “veri diritti" e, infatti sono poche le trascrizioni in tutta l’Italia: circa duemila.
Perché dunque ci si vanta di una apparente difesa di diritti, ricercando altresì una inesistente “primazia”? Temo che la risposta sia da ricercare nella ricerca di visibilità fine a se stessa e in una politica prettamente improntata alla propaganda strumentale. Il PD attualmente governa Comuni, Province, Regioni, il Governo nazionale e ha la maggioranza nei due rami del Parlamento, dunque potrebbe fare subito una legge statale che regolamenti le unioni civili (come ha fatto la Spagna). Però non ha né la volontà e né la forza di farlo perché non vuole perdere il voto cattolico, ma per non perdere quello laico incentiva appunto la diffusione degli inutili registri delle unioni civili nei Comuni. Dunque, Montebello e gli altri sindaci del PD invece di fare delibere amministrativamente inutili e illegittime chieda al proprio partito di fare ciò che da anni dice di voler fare, ma poi non fa: cioè una legge statale.
Del resto, da anni la Corte Costituzionale con due sentenze ha tracciato la strada: con la prima (la n. 138/2010) ha affermato che: “nell’ambito applicativo dell’art. 2 Cost., spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua piena discrezionalità, individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni suddette”; con la seconda (la n. 4184/2012) la stessa Corte ha dichiarato che: “che i componenti della coppia, a prescindere dall'intervento del legislatore in materia, sono titolari del diritto alla vita familiare, del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia e del diritto alla tutela giurisdizionale di specifiche situazioni”.
Dunque, non ci sono più alibi per fare una legge statale. Soprattutto smettiamola (in periferia … comprendendovi anche Castelnuovo Magra) di fare propaganda strumentale e inutili e illegittime deliberazioni amministrative.
Nel frattempo sono i cittadini che pagano gli sprechi di questo utilizzo indebito delle istituzioni locali. I Comuni curino il territorio, rendano efficienti i servizi pubblici, riducano le spese e le tasse. Chi governa un ente locale deve fare questo, non dedicarsi ad una propaganda inutile su una materia non di competenza.

Il Consigliere Comunale Euro Mazzi

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