castelnuovo magra

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domenica 15 febbraio 2015

PERCHÉ NON COPIARE CIÒ CHE FUNZIONA BENE IN ALTRI PAESI EUROPEI? PRENDIAMO PER ESEMPIO LO PFAND TEDESCO … ABBIAMO TANTO DA GUADAGNARCI!!!

La Germania è la nazione europea che ricicla più di tutte, con circa il 70% dei rifiuti recuperati e riutilizzati ogni anno. Il riciclaggio è molto importante in Germania ed è basato sul processo di “creazione dei rifiuti-produzione del prodotto”.
Ci sono tre componenti semplici che i produttori devono prendere in considerazione: la riduzione dei rifiuti, il recupero e lo smaltimento ecologicamente compatibile. Incorporando la riduzione dei rifiuti nell’industria, gran parte della loro gestione diventa “invisibile”. Imballaggio, processi di smaltimento degli oggetti e degli scarti sono tutti gestiti all’interno delle aziende stesse. Nel 1996 i legislatori tedeschi si preoccuparono per il numero crescente di discariche nel Paese, ed emanarono la legge sulla gestione dei rifiuti che richiedeva alle aziende di eliminare la loro produzione attraverso l’attuazione di una o più delle tre strategie sopra elencate.

La riduzione dei rifiuti è la prima priorità perché incoraggia le imprese a progettare i loro processi di produzione e confezionamento con l’eliminazione degli sprechi. In secondo luogo, i rifiuti che
non possono essere evitati, devono essere riciclati o convertiti in energia. Infine, i rifiuti che non possono essere recuperati devono essere smaltiti in un modo ecologicamente sicuro. Per fare in modo che questi principi siano seguiti, è stato istituito il sistema del “chi inquina paga”. In altre parole, coloro che creano i rifiuti sono responsabili del loro smaltimento. In questo modo i contribuenti non sono costretti a pagare per i rifiuti prodotti da altri. La strategia dei tre punti non si applica solo ai rifiuti solidi ed al confezionamento, ma anche ai liquidi, residui gassosi, pericolosi, radioattivi e medici. Gli sforzi si sono rivelati un successo: secondo l’Ufficio federale di statistica, nel periodo tra il 1996 e il 2007, il Paese ha ridotto di oltre 37,7 milioni di tonnellate i suoi rifiuti. Facciamo ora un esempio pratico.
Si chiama Pfand (o Dpg, ossia Deutsche Pfandsystem GmbH, in italiano “vuoto a rendere” o  “deposito”),  ed è uno straordinario metodo di riciclaggio adottato in Germania già da qualche anno.
Che cosa è lo Pfand? E’ la possibilità lasciata all’acquirente di riportare al rivenditore, invece di buttare, un contenitore vuoto di una bevanda (bottiglie, lattine) ricevendo in cambio un piccolo compenso. In sostanza è una specie di cauzione sul rifiuto, ma si può interpretare ugualmente come una tassa che si paga automaticamente quando non si ricicla correttamente un contenitore, il cui ammontare è in Germania di solito 25 centesimi di euro.
Quali sono i presupposti dello Pfand? Lo Stato ha disposto che per l’acquisto di bottiglie in plastica, allumino e  vetro sia applicato un prezzo aggiuntivo su ciascuno di questi prodotti (Pfand), con il quale il compratore al momento dell’acquisto si impegna a restituire il vuoto appena avrà consumato il prodotto e con il quale riceverà per contro il prezzo aggiuntivo versato (che generalmente è sui 0,25/0,30 cent). Le bottiglie vuote possono essere restituite, o direttamente al commerciante che provvederà al rimborso del vuoto, o alternativamente depositando le stesse in appositi contenitori automatici, posti al di fuori di qualsiasi supermercato o luogo pubblico, i quali una volta inserite le bottiglie vuote, e dopo aver letto il logo “Pfand” posto su ognuna di esse, vengono raccolte all’interno di questi “cassonetti elettronici” e rilasciano uno scontrino recante il numero delle bottiglie gettate e il prezzo del rimborso dovuto, con il quale recandosi in qualsiasi supermercato si può ottenere il corrispettivo dovuto.
Come funziona lo Pfand? Le macchine predisposte alla raccolta dei contenitori leggono il logo “Pfand” stampato sulle bottiglie, poiché lo Stato tedesco ha imposto a tutte le industrie produttrici di acqua minerale e di qualsiasi altro prodotto commercializzato in bottiglie di plastica o vetro di adeguarsi obbligatoriamente alla normativa Dpg. In sostanza tutti i produttori d’acqua  (o di qualsiasi altra bevanda) sono obbligati ad attuare lo Pfand: ossia le bottiglie prodotte dall’industria dovranno essere raccolte, sterilizzate da apposite ditte di smaltimento tedesche e riconsegnate alle relative industrie, le quali quindi provvederanno a riciclarle rimettendole sul mercato. Le marche produttrici devono quindi attuare lo Pfand, e pertanto devono ottenere dallo Stato l’autorizzazione per eseguirlo, in quanto tutte le marche che attuano tale sistema di riciclaggio devono recare vicino al codice a barre un simbolo che viene letto dalla macchina di raccolta e senza il quale la bottiglia non viene accettata. Il sistema del riciclaggio quindi è stato reso non solo obbligatorio per tutte le industrie produttrici, ma anche incentivato a tutti i consumatori, i quali vedono tale sistema non solo come qualcosa di estremamente importante e di chiara sensibilità civile ma anche come un modo per contribuire personalmente al miglioramento dei sistemi di raccolta dei rifiuti.
Quali sono i vantaggi dello Pfand? I vantaggi del sistema dello “Pfand” sono evidenti. In primo luogo per l’ambiente, perché con la stessa quantità di materiale si possono produrre più contenitori, evitando di affollare inutilmente le discariche con rifiuti facilmente riutilizzabili. E vantaggi per l’ambiente facilmente si traducono in entrate economiche, dal momento che in questo modo vengono risparmiati materiale ed energia, che altrimenti andrebbero inesorabilmente sprecati. Ma, a differenza di tanti altri guadagni derivati dal riciclo, che si possono percepire solo in un ampio lasso di tempo, il “vuoto a rendere” paga subito in conseguenza di un comportamento corretto.
Quali Paesi europei hanno adottato tale Pfand? In Europa sistemi di smaltimento per il “vuoto a rendere” non sono attivi solo in Germania, ma, con regole diversificate, anche in tutta la penisola scandinava, in Olanda, Danimarca, Croazia, Estonia. Ma non in Italia.
Ci chiediamo perché in Italia è quasi inesistente questa pratica? Oltre che a ripulire le strade sarebbe un’ottima opportunità di business, creerebbe diversi posti di lavoro impegnando del personale nel riciclaggio delle bottiglie. Il problema dello smaltimento dei rifiuti e uno dei tanti problemi che affligge il nostro Paese, per non parlare della raccolta differenziata che in Italia ha preso piede solo da pochi anni, ma è ancora arretrata e costa molto ai cittadini.

Euro Mazzi

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