La
Germania è la nazione europea che ricicla più di tutte, con circa il 70% dei
rifiuti recuperati e riutilizzati ogni anno. Il riciclaggio è molto importante
in Germania ed è basato sul processo di “creazione
dei rifiuti-produzione del prodotto”.
Ci
sono tre componenti semplici che i produttori devono prendere in
considerazione: la riduzione dei rifiuti, il recupero e lo smaltimento
ecologicamente compatibile. Incorporando la riduzione dei rifiuti
nell’industria, gran parte della loro gestione diventa “invisibile”.
Imballaggio, processi di smaltimento degli oggetti e degli scarti sono tutti
gestiti all’interno delle aziende stesse. Nel 1996 i legislatori tedeschi si
preoccuparono per il numero crescente di discariche nel Paese, ed emanarono la
legge sulla gestione dei rifiuti che richiedeva alle aziende di eliminare la
loro produzione attraverso l’attuazione di una o più delle tre strategie sopra
elencate.
La riduzione dei
rifiuti è la prima priorità perché incoraggia le imprese a progettare i loro
processi di produzione e confezionamento con l’eliminazione degli sprechi. In
secondo luogo, i rifiuti che
non possono
essere evitati, devono essere riciclati o convertiti in energia. Infine, i rifiuti che non possono essere recuperati
devono essere smaltiti in un modo ecologicamente sicuro. Per fare in modo
che questi principi siano seguiti, è stato istituito il sistema del “chi inquina paga”. In altre parole,
coloro che creano i rifiuti sono responsabili del loro smaltimento. In questo
modo i contribuenti non sono costretti a pagare per i rifiuti prodotti da
altri. La strategia dei tre punti non si applica solo ai rifiuti solidi ed al
confezionamento, ma anche ai liquidi, residui gassosi, pericolosi, radioattivi
e medici. Gli sforzi si sono rivelati un successo: secondo l’Ufficio federale
di statistica, nel periodo tra il 1996 e il 2007, il Paese ha ridotto di oltre 37,7
milioni di tonnellate i suoi rifiuti. Facciamo ora un esempio pratico.
Euro Mazzi
Si chiama Pfand (o Dpg, ossia
Deutsche Pfandsystem GmbH, in italiano “vuoto a rendere” o “deposito”), ed è uno straordinario
metodo di riciclaggio adottato in Germania già da qualche anno.
Che cosa è lo Pfand?
E’ la possibilità lasciata all’acquirente
di riportare al rivenditore, invece di buttare, un contenitore vuoto di una
bevanda (bottiglie, lattine) ricevendo in cambio un piccolo compenso. In
sostanza è una specie di cauzione sul rifiuto, ma si può interpretare
ugualmente come una tassa che si paga automaticamente quando non si ricicla
correttamente un contenitore, il cui ammontare è in Germania di solito 25
centesimi di euro.
Quali sono i
presupposti dello
Pfand? Lo Stato ha disposto che per l’acquisto
di bottiglie in plastica, allumino e vetro sia applicato un prezzo
aggiuntivo su ciascuno di questi prodotti (Pfand), con il quale il compratore
al momento dell’acquisto si impegna a restituire il vuoto appena avrà consumato
il prodotto e con il quale riceverà per contro il prezzo aggiuntivo versato (che
generalmente è sui 0,25/0,30 cent). Le bottiglie vuote possono essere
restituite, o direttamente al commerciante che provvederà al rimborso del
vuoto, o alternativamente depositando le stesse in appositi contenitori
automatici, posti al di fuori di qualsiasi supermercato o luogo pubblico, i
quali una volta inserite le bottiglie vuote, e dopo aver letto il logo “Pfand”
posto su ognuna di esse, vengono raccolte all’interno di questi “cassonetti
elettronici” e rilasciano uno scontrino recante il numero delle bottiglie
gettate e il prezzo del rimborso dovuto, con il quale recandosi in qualsiasi supermercato
si può ottenere il corrispettivo dovuto.
Come funziona lo Pfand? Le macchine predisposte alla
raccolta dei contenitori leggono il logo “Pfand” stampato sulle bottiglie,
poiché lo Stato tedesco ha imposto a tutte le industrie produttrici di acqua
minerale e di qualsiasi altro prodotto commercializzato in bottiglie di
plastica o vetro di adeguarsi obbligatoriamente alla normativa Dpg. In sostanza
tutti i produttori d’acqua (o di qualsiasi altra bevanda) sono obbligati
ad attuare lo Pfand: ossia le bottiglie prodotte dall’industria dovranno essere
raccolte, sterilizzate da apposite ditte di smaltimento tedesche e riconsegnate
alle relative industrie, le quali quindi provvederanno a riciclarle
rimettendole sul mercato. Le marche produttrici devono quindi attuare lo Pfand,
e pertanto devono ottenere dallo Stato l’autorizzazione per eseguirlo, in
quanto tutte le marche che attuano tale sistema di riciclaggio devono recare
vicino al codice a barre un simbolo che viene letto dalla macchina di raccolta
e senza il quale la bottiglia non viene accettata. Il sistema del riciclaggio
quindi è stato reso non solo obbligatorio per tutte le industrie produttrici,
ma anche incentivato a tutti i consumatori, i quali vedono tale sistema non
solo come qualcosa di estremamente importante e di chiara sensibilità civile ma
anche come un modo per contribuire personalmente al miglioramento dei sistemi
di raccolta dei rifiuti.
Quali sono i
vantaggi dello
Pfand? I vantaggi del sistema dello
“Pfand” sono evidenti. In primo luogo per l’ambiente, perché con la stessa
quantità di materiale si possono produrre più contenitori, evitando di
affollare inutilmente le discariche con rifiuti facilmente riutilizzabili. E
vantaggi per l’ambiente facilmente si traducono in entrate economiche, dal
momento che in questo modo vengono risparmiati materiale ed energia, che altrimenti
andrebbero inesorabilmente sprecati. Ma, a differenza di tanti altri guadagni
derivati dal riciclo, che si possono percepire solo in un ampio lasso di tempo,
il “vuoto a rendere” paga subito in conseguenza di un comportamento corretto.
Quali Paesi
europei hanno adottato tale Pfand? In
Europa sistemi di smaltimento per il “vuoto a rendere” non sono attivi solo in
Germania, ma, con regole diversificate, anche in tutta la penisola scandinava,
in Olanda, Danimarca, Croazia, Estonia. Ma non in Italia.
Ci chiediamo
perché in Italia è quasi inesistente questa pratica? Oltre che a
ripulire le strade sarebbe un’ottima opportunità di business, creerebbe diversi
posti di lavoro impegnando del personale nel riciclaggio delle bottiglie. Il
problema dello smaltimento dei rifiuti e uno dei tanti problemi che affligge il
nostro Paese, per non parlare della raccolta differenziata che in Italia ha
preso piede solo da pochi anni, ma è ancora arretrata e costa molto ai
cittadini.
Euro Mazzi
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