castelnuovo magra

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giovedì 18 settembre 2014

LA STANGATA TARI: le polemiche tra cattiva gestione, incapacità gestionale e ignoranza (Prima parte)

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In questi giorni sono pervenute le cartelle relative al pagamento della TARI e molti hanno posto domande e, soprattutto, lamentele. Abbiamo quindi posto alcune domande sulla TARI al Consigliere Comunale Euro Mazzi con  l'avvertenza che in questa prima parte si affrontano problematiche di carattere generale, mentre in altra parte si affronteranno le problematiche locali, con particolare riferimento ai Comuni di Castelnuovo Magra, Ortonovo e Sarzana.
 
1 - Cosa è la TARI?
La tassa sui rifiuti TARI (è l'acronimo di TAssa RIfiuti) dal 1/1/2014 ha sostituito la TARES (il Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi); è stata istituita dalla Legge n. 147/2013, commi 639 e ss.. Rappresenta la componente, relativa al servizio rifiuti dell’Imposta Unica Comunale (IUC Imposta Unica Comunale, articolata anche in TASI e IMU) ed è destinata a finanziare integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a carico dell’utilizzatore.
2 - Quale è il presupposto della TARI? 
Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali di cui all'articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva. Per l'applicazione della TARI si considerano le superfici dichiarate o accertate ai fini dei precedenti prelievi sui rifiuti.
3 - Quali sono i principi generali della TARI?
Il comma 650 della Legge n. 147/2013 prevede: “La TARI è corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare coincidente con un'autonoma obbligazione tributaria”. Il comma 654 invece stabilisce la copertura integrale del servizio:  “In ogni caso deve essere assicurata la copertura integrale dei costi e di investimento e di esercizio relativi al servizio”.
4 - Cos’è la tariffa della TARI?
Il Regolamento per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani (D.P.R. n. 158/99) stabilisce alcuni criteri base:
“I  costi  per  i  servizi  relativi alla gestione dei rifiuti  urbani  e  dei  rifiuti  di  qualunque  natura o provenienza  giacenti  sulle  strade  ed  aree  pubbliche e soggette ad uso pubblico, sono coperti dai comuni  mediante l'istituzione di una tariffa”;
“La  tariffa  è  composta da una quota determinata in relazione  alle  componenti  essenziali   del   costo   del servizio,  riferite in particolare agli investimenti per le opere  e  dai  relativi  ammortamenti,  e  da   una   quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito,  e  all'entità dei costi di gestione, in modo che sia  assicurata  la  copertura  integrale  dei   costi   di investimento e di esercizio”.
5 - Come è articolata la tariffa TARI?
La tariffa di riferimento è articolata per  fasce  di utenza e territorio. La  tariffa di riferimento costituisce la base per la determinazione  della  tariffa,  nonché  per  orientare   e graduare  nel  tempo  gli  adeguamenti  tariffari derivanti  dall'applicazione della tassa.
La tariffa è determinata dal Comune, anche  in  relazione al piano finanziario degli interventi relativi al  servizio.  La  tariffa  è  applicata  dai  soggetti gestori nel rispetto della convenzione e del relativo disciplinare.
6 - Come è composta la tariffa TARI?
La tariffa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere e dai relativi ammortamenti e allo spazzamento, e da una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti raccolti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione. Le tariffe della TARI sono determinate dal Comune, con apposita deliberazione, in relazione al piano finanziario degli interventi e dei costi relativi al servizio. La tariffa è articolata in fasce di utenza domestica e non domestica oltre che articolata a livello territoriale sulla base delle caratteristiche delle diverse zone del territorio comunale, ed in particolare alla loro destinazione a livello di pianificazione urbanistica e territoriale, alla densità abitativa, alla frequenza e alla qualità dei servizi da fornire.
7 - A livello Comunale come si applica la TARI?
Con regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 52 del Decreto Legislativo n. 446 del 1997, il Comune determina la disciplina per l'applicazione della IUC, concernente tra l'altro, per quanto riguarda la TARI: 1)  i criteri di determinazione delle tariffe; 2) la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti; 3) la disciplina delle riduzioni tariffarie;
4) la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni, che tengano conto altresì della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l'applicazione dell'ISEE; 5) l'individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti speciali alle quali applicare, nell'obiettiva difficoltà di delimitare le superfici ove tali rifiuti si formano, percentuali di riduzione rispetto all'intera superficie su cui l'attività viene svolta.
8 - Chi accerta, calcola e riscuote la TARI?
L’accertamento e la riscossione del Tributo sui rifiuti (TARI) sarà effettuato direttamente dal Comune o dal gestore del servizio scelto dal Comune sulla base delle disposizioni del regolamento comunale in materia. Le tariffe TARI sono stabilite per: A) Utenze domestiche; B) Utenze non domestiche. Le tariffe delle singole utenze, determinate in €/mq. anno risultano dalla combinazione di una parte fissa e di una variabile.
9 - Chi paga la TARI?
La Tari è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all'adempimento dell'unica obbligazione tributaria.
10 - Cos’è il Piano Finanziario?
Il Comune individua il costo complessivo del servizio e determina le tariffe della TARI, anche in relazione al piano finanziario degli interventi relativi al servizio e tenuto conto degli obiettivi di miglioramento della produttività e della qualità del servizio fornito e del tasso di inflazione programmato. Le tariffe TARI sono approvate dal Comune e dovrebbero rispondere a tre principi fondamentali: sostenibilità ambientale (perché si dovrebbe auspicare comportamenti virtuosi rispetto all'ambiente); sostenibilità economica, con un equilibrio fra entrate ed uscite; equità contributiva, poiché si paga solo per il servizio effettivamente fornito. Per raggiungere questi obiettivi, è stato stabilito un metodo unico a livello nazionale e sono state elaborate e definite tabelle da applicarsi per la determinazione dei rifiuti prodotti nelle abitazioni e nelle imprese.
11 - Chi redige il Piano finanziario TARI?
Ogni Gestore dei servizio rifiuti dovrà redigere un apposito Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, tenendo conto delle seguenti voci: programma degli interventi per la realizzazione di impianti o l'acquisto di beni e servizi; beni, strutture e servizi disponibili, anche se di terzi; piano finanziario degli investimenti; risorse finanziarie necessarie alla gestione; livelli di qualità del servizio richiesti; eventuali differenze e scostamenti con gli esercizi precedenti.
Il Piano Finanziario deve essere redatto dal Gestore del servizio ed essere approvato dal Consiglio Comunale, con determinazione delle tariffe ed inviato entro giugno all'Osservatorio Nazionale dei Rifiuti.
12 - Quali costi comprende il Piano Finanziario?
Tutti i costi, sino all'integrale copertura di questi, entrano nel Piano Finanziario che ogni Gestore dovrà redigere, suddividendoli in: costi operativi di gestione; costi comuni; costi del capitale.
I costi operativi di gestione sono relativi alle seguenti voci: costi di gestione raccolta rifiuti solidi urbani non differenziati (spazzamento e lavaggio strade, raccolta, trasporto, trattamento, smaltimento ed ogni altro costo); costi di gestione raccolta rifiuti solidi urbani differenziati (raccolta differenziata per materiale, trattamento e riciclo).
I costi comuni sono relativi invece alle seguenti voci: costi amministrativi; costi generali di gestione; altri costi comuni.
I costi d'uso del capitale sono invece: ammortamenti; accantonamenti; remunerazione del capitale investito.
I costi devono essere suddivisi in Costi Fissi e Costi Variabili, secondo la seguente modalità: a) costi fissi: spazzamento e lavaggio strade ed aree pubbliche; accertamento, riscossione,e gestione del contenzioso; costi generali di gestione; costi diversi; costi d'uso del capitale. b) costi variabili: raccolta e trasporto rifiuti indifferenziati; trattamento e smaltimento rifiuti indifferenziati; raccolta differenziata; trattamento e riciclo.

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