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In questi giorni sono pervenute le cartelle relative al pagamento della TARI e molti hanno posto domande e, soprattutto, lamentele. Abbiamo quindi posto alcune domande sulla TARI al Consigliere Comunale Euro Mazzi con l'avvertenza che in questa prima parte si affrontano problematiche di carattere generale, mentre in altra parte si affronteranno le problematiche locali, con particolare riferimento ai Comuni di Castelnuovo Magra, Ortonovo e Sarzana.
1 - Cosa è la
TARI?
La
tassa sui rifiuti TARI (è l'acronimo di TAssa RIfiuti) dal 1/1/2014 ha
sostituito la TARES (il Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi); è stata
istituita dalla Legge n. 147/2013, commi 639 e ss.. Rappresenta la componente,
relativa al servizio rifiuti dell’Imposta Unica Comunale (IUC Imposta Unica
Comunale, articolata anche in TASI e IMU) ed è destinata a finanziare integralmente i costi del servizio di
raccolta e smaltimento rifiuti a carico dell’utilizzatore.
2 - Quale è il
presupposto della TARI?
Il
presupposto della TARI è il possesso o
la detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o di aree scoperte, a qualsiasi
uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla
TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non
operative, e le aree comuni condominiali di cui all'articolo 1117 del codice
civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva. Per l'applicazione
della TARI si considerano le superfici dichiarate o accertate ai fini dei
precedenti prelievi sui rifiuti.
3 - Quali sono i
principi generali della TARI?
Il
comma 650 della Legge n. 147/2013 prevede: “La
TARI è corrisposta in base a tariffa
commisurata ad anno solare coincidente con un'autonoma obbligazione tributaria”.
Il comma 654 invece stabilisce la copertura integrale del servizio: “In ogni
caso deve essere assicurata la copertura
integrale dei costi e di investimento e di esercizio relativi al servizio”.
4 - Cos’è la
tariffa della TARI?
Il
Regolamento per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa
del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani (D.P.R. n. 158/99)
stabilisce alcuni criteri base:
“I costi
per i servizi
relativi alla gestione dei rifiuti
urbani e dei
rifiuti di qualunque
natura o provenienza
giacenti sulle strade
ed aree pubbliche e soggette ad uso pubblico, sono
coperti dai comuni mediante l'istituzione
di una tariffa”;
“La tariffa
è composta da una quota
determinata in relazione alle componenti
essenziali del costo
del servizio, riferite in
particolare agli investimenti per le opere
e dai relativi
ammortamenti, e da
una quota rapportata alle
quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito, e
all'entità dei costi di gestione, in modo che sia assicurata
la copertura integrale
dei costi di investimento e di esercizio”.
La
tariffa di riferimento è articolata per
fasce di utenza e territorio. La tariffa di riferimento costituisce la base
per la determinazione della tariffa,
nonché per orientare
e graduare nel tempo
gli adeguamenti tariffari derivanti dall'applicazione della tassa.
La
tariffa è determinata dal Comune, anche
in relazione al piano finanziario
degli interventi relativi al servizio. La
tariffa è applicata
dai soggetti gestori nel rispetto
della convenzione e del relativo disciplinare.
6 - Come è
composta la tariffa TARI?
La
tariffa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti
essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti
per le opere e dai relativi ammortamenti e allo spazzamento, e da una parte
variabile, rapportata alle quantità di rifiuti raccolti, al servizio fornito e
all'entità dei costi di gestione. Le tariffe della TARI sono determinate dal
Comune, con apposita deliberazione, in relazione al piano finanziario degli
interventi e dei costi relativi al servizio. La tariffa è articolata in fasce
di utenza domestica e non domestica oltre che articolata a livello territoriale
sulla base delle caratteristiche delle diverse zone del territorio comunale, ed
in particolare alla loro destinazione a livello di pianificazione urbanistica e
territoriale, alla densità abitativa, alla frequenza e alla qualità dei servizi
da fornire.
7 - A livello
Comunale come si applica la TARI?
Con
regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 52 del Decreto Legislativo n.
446 del 1997, il Comune determina la disciplina per l'applicazione della IUC,
concernente tra l'altro, per quanto riguarda la TARI: 1) i criteri di
determinazione delle tariffe; 2) la classificazione delle categorie di attività
con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti; 3) la disciplina delle
riduzioni tariffarie;
4)
la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni, che tengano conto altresì
della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l'applicazione
dell'ISEE; 5) l'individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti
speciali alle quali applicare, nell'obiettiva difficoltà di delimitare le
superfici ove tali rifiuti si formano, percentuali di riduzione rispetto
all'intera superficie su cui l'attività viene svolta.
8 - Chi accerta,
calcola e riscuote la TARI?
L’accertamento
e la riscossione del Tributo sui rifiuti (TARI) sarà effettuato direttamente
dal Comune o dal gestore del servizio scelto dal Comune sulla base delle
disposizioni del regolamento comunale in materia. Le tariffe TARI sono
stabilite per: A) Utenze domestiche; B) Utenze non domestiche. Le tariffe delle
singole utenze, determinate in €/mq. anno risultano dalla combinazione di una
parte fissa e di una variabile.
9 - Chi paga la
TARI?
La
Tari è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree
scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In
caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido
all'adempimento dell'unica obbligazione tributaria.
10 - Cos’è il
Piano Finanziario?
Il
Comune individua il costo complessivo del servizio e determina le tariffe della
TARI, anche in relazione al piano finanziario degli interventi relativi al
servizio e tenuto conto degli obiettivi di miglioramento della produttività e
della qualità del servizio fornito e del tasso di inflazione programmato. Le
tariffe TARI sono approvate dal Comune e dovrebbero rispondere a tre principi
fondamentali: sostenibilità ambientale
(perché si dovrebbe auspicare comportamenti virtuosi rispetto all'ambiente); sostenibilità economica, con un
equilibrio fra entrate ed uscite; equità
contributiva, poiché si paga solo per il servizio effettivamente fornito. Per
raggiungere questi obiettivi, è stato stabilito un metodo unico a livello
nazionale e sono state elaborate e definite tabelle da applicarsi per la
determinazione dei rifiuti prodotti nelle abitazioni e nelle imprese.
11 - Chi redige
il Piano finanziario TARI?
Ogni Gestore dei servizio rifiuti dovrà redigere
un apposito Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani,
tenendo conto delle seguenti voci: programma degli interventi per la
realizzazione di impianti o l'acquisto di beni e servizi; beni, strutture e
servizi disponibili, anche se di terzi; piano finanziario degli investimenti; risorse
finanziarie necessarie alla gestione; livelli di qualità del servizio
richiesti; eventuali differenze e scostamenti con gli esercizi precedenti.
Il
Piano Finanziario deve essere redatto dal Gestore del servizio ed essere
approvato dal Consiglio Comunale, con determinazione delle tariffe ed inviato
entro giugno all'Osservatorio Nazionale dei Rifiuti.
12 - Quali costi
comprende il Piano Finanziario?
Tutti
i costi, sino all'integrale copertura di questi, entrano nel Piano Finanziario
che ogni Gestore dovrà redigere, suddividendoli in: costi operativi di
gestione; costi comuni; costi del capitale.
I costi
operativi di gestione
sono relativi alle seguenti voci: costi di gestione raccolta rifiuti solidi
urbani non differenziati (spazzamento e lavaggio strade, raccolta, trasporto,
trattamento, smaltimento ed ogni altro costo); costi di gestione raccolta
rifiuti solidi urbani differenziati (raccolta differenziata per materiale,
trattamento e riciclo).
I costi comuni sono relativi
invece alle seguenti voci: costi amministrativi; costi generali di gestione; altri
costi comuni.
I costi d'uso
del capitale
sono invece: ammortamenti; accantonamenti; remunerazione del capitale
investito.
I
costi devono essere suddivisi in Costi
Fissi e Costi Variabili, secondo la seguente modalità: a) costi fissi: spazzamento e lavaggio
strade ed aree pubbliche; accertamento, riscossione,e gestione del contenzioso;
costi generali di gestione; costi diversi; costi d'uso del capitale. b) costi variabili: raccolta e trasporto
rifiuti indifferenziati; trattamento e smaltimento rifiuti indifferenziati; raccolta
differenziata; trattamento e riciclo.
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