castelnuovo magra

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venerdì 20 giugno 2014

DALLA CRISI DI ACAM UN GENERALE “IMPOVERIMENTO” DEI CITTADINI: LA SVALUTAZIONE DEI VALORI DELLE QUOTE DI PROPRIETA’ NEI BILANCI DEI COMUNI.

Acam spa è una società partecipata in modo pressoché totalitario dai Comuni della Provincia della Spezia.
Nello statuto sociale, Acam Spa è definita quale “strumento organizzativo dei Comuni soci mediante la quale essi partecipano nelle società operative, al fine di garantire l’attuazione coordinata ed unitaria dell’azione  amministrativa,  nonché il relativo svolgimento, secondo criteri di Efficienza, Efficacia ed Economicità nel perseguimento degli obiettivi di interesse pubblico di cui i Comuni sono portatori”.
Acam spa è un soggetto soltanto formalmente privato, essendo in realtà una società pubblica, come è stato anche decretato dal Tribunale della Spezia in data 20 marzo 2013, in riferimento al ricorso di pre-concordato (proposto ex art. 161 comma 6° della legge Fallimentare) dalle società Acam Spa, Acam Ambiente Spa, Acam Acque Spa, IN.Te.Gra Srl, Centrogas Energia Spa.
Proprio la crisi economico e finanziaria del gruppo Acam fa sorgere un problema ai Comuni che ne detengono le quote, cioè il problema della perdita di valore delle partecipazioni iscritte nelle poste attive del patrimonio dei vari Comuni della Provincia spezzina.
In tal senso, nella relazione dei Revisori dei Conti al Rendiconto della gestione per l’esercizio 2012 del Comune della Spezia, in merito alle insussistenze dell’attivo dichiarano: “la pesante riduzione del patrimonio netto di Acam spa avvenuta nel 2011 e soprattutto le incerte prospettive future, hanno avuto una ricaduta diretta sul valore delle partecipazioni iscritte nelle poste attive del patrimonio dell’Ente che ha provveduto altresì alla svalutazione delle stesse come rappresentato dalla seguente tabella”:

partecipata
valore di bilancio iscritto nel patrimonio del comune al 31.12.2011
    %        capitale sociale
patrimonio       netto bilancio al 31.12.2011
    %
   p.n.
differenza
ACAM SPA
        31.937.558
37,08
30.549.695
11.327.828
-20.609.730
 Questo problema del valore effettivo delle quote di Acam detenute dai Comuni è vero e reale e riguarda tutti. Il Comune di Castelnuovo Magra riportava nel Conto del Patrimonio anno 2012, alle Immobilizzazioni finanziarie, sottovoce “Partecipazioni”, il valore di 4.728.972,80 sia al 2011 che al 2012 riguardante sia Acam che ATC. In pratica tale valore è immutato e non è mai stato svalutato.
Nel corso di una recente assemblea sulla fusione, il Sindaco Favini, rispondendo ad una contestazione in tal senso, aveva dichiarato che tale valore non sarebbe stato modificato fino a che “qualcuno” non avesse comunicato ufficialmente che tale valore era variato.
Come spesso succede, ci ha pensato il Consigliere Euro Mazzi a richiamare il Sindaco in proposito contestando che mantenere invariato il valore delle quote Acam fosse un modo errato di compilare il bilancio del Comune i cui valori devono corrispondere a criteri di verità e attualità.
In proposito sono stati richiamati i principi contabili (“Principi Contabili Degli Enti Locali, versione 12/3/2008 in merito alle norme del  D.P.R. n. 194 del 1996), le quali stabiliscono che si considerano immobilizzazioni finanziarie: “a) le partecipazioni in imprese controllate e collegate e quelle che costituiscono investimento durevole. Tali partecipazioni devono, a fine anno, essere valutate secondo uno dei due criteri previsti dall’art. 2426 del codice civile: il metodo del costo di acquisto, eventualmente svalutato, tra le insussistenze dell’attivo, se il valore è durevolmente inferiore al costo; il metodo del patrimonio netto, cioè valutarle in ragione del valore del patrimonio netto che essi rappresentano. Nella relazione illustrativa occorre dimostrare la differenza tra valore rilevato nel conto del patrimonio e quello risultante nel bilancio della partecipata valutato con il criterio del patrimonio netto”.
Ora si riportano sinteticamente i vari risultati di bilancio della società Acam spa Capogruppo, la quale “ha continuato a produrre perdite negli anni a seguire, i risultati di esercizio sono stati i seguenti:
Anno 2008
Perdita di esercizio
Anno 2009
Perdita di esercizio
Anno 2010
Perdita di esercizio
Anno 2011
Perdita di esercizio
Anno 2012
Perdita di esercizio
28.668.161
9.785.835
39.126.239
55.581.798
2.729.746
 
Al 31/12/2012 il Patrimonio netto  della società Acam Spa  “Capogruppo”, a seguito delle perdite   si attesta a euro  27.819.949. La  situazione debitoria del gruppo Acam “Bilancio Consolidato”  si attesta a euro 490.000.000, il Patrimonio netto è negativo per euro (12.483.757)”.
Se così stanno le evidenze di bilancio di Acam Spa, non si comprende perché il Comune di Castelnuovo non abbia in questi anni provveduto a tale svalutazione.
Del resto, il comune di La Spezia aveva già operato una prima svalutazione nel 2010. Infatti, nella Relazione dei Revisori al Rendiconto della Gestione per l'esercizio 2011 del Comune della Spezia (a pag. 62-63) si legge: “In merito alle insussistenze dell’attivo si rileva quanto segue: La pesante riduzione del patrimonio netto di Acam spa avvenuta nel 2010 (come già segnalato nella relazione al bilancio preventivo 2012) e soprattutto le incerte prospettive future, hanno avuto una ricaduta diretta sul valore delle partecipazioni iscritte nelle poste attive del patrimonio dell’Ente che ha provveduto altresì alla svalutazione delle stesse come  rappresentato dalla seguente tabella”:
 
partecipata
valore di bilancio iscritto nel patrimonio del comune al 31.12.2010
%
cap.soc.
patrimonio netto  bilancio al 31.12.2010
%  p.n.
differenza
 
ACAM SPA
44.718.470,00
37,08
86.131.493,00
31.937.558,00
- 12.780.912,00
 
Sorprendentemente proprio nel 2010 l’allora Assessore alle politiche di bilancio del Comune della Spezia, dott.sa Paola Michelini, in replica al consigliere Gatti, dichiarava che si trattava: di un atto dovuto ed anche conosciuto ai soci ed alla città in conseguenza della grave situazione economica e finanziaria della società. Tale svalutazione costituisce senz’altro una perdita di valore patrimoniale del Comune, ma non richiederà né esborsi finanziari da parte dell’Ente per ripianare perdite né conseguenze sulle tariffe e sull’attività della società. Le ragioni di tali perdite sono note; i soci hanno approvato le dovute azioni di responsabilità verso i precedenti amministratori e avviato processi di risanamento della società che saranno ulteriormente definiti dalla prossima assemblea che si terrà entro il corrente mese. L’Amministrazione, da sempre, lavora tenacemente alla salvezza di ACAM ed è fiduciosa rispetto alla possibilità di salvare l’azienda,  e darle una prospettiva industriale”.
 
Di fronte a queste considerazioni il Sindaco Favini è stato costretto a fare le dovute verifiche e così nel rendiconto del 2013 approvato in data 28/4/2014 ritroviamo una variazione del valore della partecipazione di Acam nel Conto del Patrimonio a seguito di una svalutazione del suo reale ed effettivo ed attuale valore. Infatti, il valore delle quote del gruppo Acam possedute dal Comune di Castelnuovo sono state svalutate di ben € 3.608.328,56 passando da € 4.805.777,89 a € 1.197.449,33. In conseguenza di ciò il patrimonio del Comune di Castelnuovo ha perso ben 3,6 milioni di euro, cioè la crisi di Acam ci ha impoverito un po’ tutti … e il merito è di chi ha governato male sia il nostro Comune, che la Provincia spezzina ma soprattutto il gruppo Acam, cioè il PD (in compagnia con altri certamente!!!) … e non è finita, poiché la crisi di Acam produrrà aumenti di tariffe per gli utenti di gas, acqua, fognature e raccolta rifiuti … ma non solo … anche aumenti di imposte e tasse (per es. con la tares e non solo) … anche per questa via saremo tutti un po’ più poveri.
 Euro Mazzi
 
 

 

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