castelnuovo magra

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martedì 10 giugno 2014

CONSIDERAZIONI SUL COMUNICATO DI RIFONDAZIONE: “LA VECCHIA POLITICA DEI "GIOVANI-VECCHI" E I PATTI NON RISPETTATI”.

Il comunicato di Rifondazione Comunista emesso a seguito della costituzione della Giunta da parte del sindaco Montebello rende pubblica la rottura avvenuta all’interno della stessa coalizione di partiti costituenti la maggioranza che ha vinto le elezioni solo pochi giorni fa (il 25/5/2014).
Rifondazione ha deciso di non essere “più legata a questa maggioranza” e ritiene il dialogo con il PD “fallito in partenza”; molto duro è poi il giudizio su Montebello: “non ha saputo osare un cambiamento vero della politica ed ha dimostrato in maniera lampante la mancanza di una vera autonomia nelle decisioni: alla primissima prova da sindaco è ricascato appieno nelle peggiori logiche di partito, quelle dei veti incrociati, dei dicktat delle segreterie, delle guerre fra bande che in molti pensavano di mettersi alle spalle proprio con il nuovo e giovane primo cittadino, che alla prima occasione si è rimangiato la parola”.


Rifondazione riprende ora un concetto che era stata da noi già usato in campagna elettorale, in quanto era stato definito pura apparenza il tentativo di far apparire come nuovo ed espressione di rinnovamento il solo puntare sull’età giovane del candidato a sindaco e non sulla effettiva novità organizzativa e programmatica della sua proposta.
Infatti, Rifondazione così giudica l’operato di Montebello: “Di sicuro non ci rimane che prendere atto che, anche in questo caso, non è sufficiente essere "giovani" anagraficamente per essere veramente "giovani", ossia saper portare quella ventata di innovazione e rinnovamento nel modo di fare e concepire la politica. Da oggi in poi ci guarderemo bene le spalle da questi "giovani-vecchi".
Appunto ora è evidente l’equivoco dei così definiti "giovani-vecchi", cioè di quei giovani pre-destinati ad una carriera pianificata all’interno del Partito, di cui si dice un gran bene prima ancora che possano dimostrare di saperlo fare veramente … poi si favoleggia sulle loro capacità indipendentemente dal loro concreto operare.
Il problema è che questa crisi interna alla coalizione che sostiene Montebello ha sorpreso tutti per l’immediatezza con cui sono emerse delle divisioni e dei contrasti interni alla coalizione proprio alla prima occasione, quando comunque sono prevalenti gli aspetti cerimoniali dell’insediamento del Consiglio e non vi erano ancora elementi concreti sia politici che amministrativi alla base della divisione.  In proposito Rifondazione precisa che: “Nessuno dica che si tratta di una questione di poltrone, perché non è questo lo stile che ci caratterizza. E se così fosse stato, avremmo agguantato il poco o tanto che ci veniva offerto”. Il sospetto rimane, ma possiamo comunque apprezzare che effettivamente potevano anche accettare proposte alternative e così non è stato; dunque accettiamo per buono il motivo da loro sollevato: “Qui si tratta di nobilitare quella politica che troppo spesso viene svilita in una pratica di scambio e di continua disattesa di quanto viene promesso in campagna elettorale”. Dunque, può essere accettata la sintesi politica che ha fatto Rifondazione nel titolo del comunicato stesso: La vecchia politica dei "giovani-vecchi" e i patti non rispettati”; ma appunto, questi sono aspetti che già l’ex assessore Dini Giovanelli aveva denunciato in alcuni interventi in Consiglio Comunale e che sono stati postati sia nel nostro blog che sulle nostre pagine facebook.
Ma a questo punto occorre porre una questione: come mai Rifondazione e gli stessi elettori castelnovesi non hanno creduto a quanto avevamo denunciato in proposito sia prima che durante la campagna elettorale? Perché se ne accorgono solo ora, cioè dopo il rifiuto a concedere una nomina da assessore? In tutto ciò manca ancora la evidenza di un altro aspetto: il vuoto programmatico.
Infatti, avevamo sottolineato che la lista Uniti per Castelnuovo non esprimesse un programma ma solo “accenni di un programma”, in quanto venivano riportati solo i titoli dei capitoli ma non lo svolgimento del tema di ogni titolo, per cui ci si trovava di fronte a “sacchi vuoti” di idee. Avevamo altresì denunciato che le divisioni interne sia al PD che tra i vari partiti della coalizione costituivano un elemento di disarticolazione e di debolezza che avrebbero rischiato di portare la maggioranza ad una crisi interna e alla sua dissoluzione.
Si spera, dunque, che Rifondazione mantenga la promessa di continuare “a vigilare con attenzione il suo operato (di Montebello) e al contempo saremo molto propositivi, mettendo in campo le tante idee che avevamo per nostro comune”.
Aspettiamo, quindi, Rifondazione al “varco” delle concrete proposte, al dibattito per esempio sul consumo del territorio, alle decisioni sulla raccolta differenziata, sulla politica fiscale del comune, ecc. ecc..
Nel frattempo manifestiamo apprezzamento per i propositi dichiarati da Rifondazione: “Se non altro è stata ribadita la nostra convinzione che la parte migliore della politica rimane quella che non si lascia incantare da una poltrona ma fa prevalere sempre gli ideali sugli egoismi e le piccole arrampicate personali e che concepisce l'impegno politico non come una realizzazione individuale ma come un dono del proprio tempo e delle proprie capacità alla comunità, al bene comune”.
Concordiamo e speriamo che Rifondazione abbia la forza di resistere alle “offerte” che il PD sicuramente metterà in campo per farli recedere da questo loro decisione. Aspettiamo e vedremo!!!
I quattro consiglieri di minoranza non possono che prendere le distanze dalla ridicola e goffa situazione che si è creata all’interno della maggioranza, ribadendo l’impegno sulle questioni concrete presenti a Castelnuovo e, anzi, proprio per rimarcare la nostra estraneità a queste logiche partitocratiche da “poltronificio” decadente,  partiremo subito con la richiesta di un dibattito in Consiglio Comunale sul PUC … per ritornare a parlare di problemi e di prospettive per la comunità castelnovese.
 Euro Mazzi
 

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