Oggi
si è tenuto il primo Consiglio Comunale e non sono mancate le sorprese: la
prima, dopo ben 13 giorni dalle elezioni dovute al disaccordo tra le forze
politiche presenti (PD, PSI, Rifondazione, Sel, Comunisti italiani) il Sindaco
ha finalmente comunicato la formazione della Giunta, composta da tre
consiglieri (Ambrosini per il PSI, Cecchinelli indipendente nel PD, Marchese
per il PD) e un esterno non consigliere (Bonvini
Arianna per il PD); la seconda, i due consiglieri indicati da Rifondazione
risultati eletti (Luca Marchi e Francesca Gianfranchi) hanno lamentato il non
rispetto degli accordi da parte del PD e hanno dichiarato di “ritenersi liberi di agire e votare di volta
in volta a seconda dell’argomento”, pur mantenendo la condivisione per il
programma comune.
Di
fronte a questo desolante scenario il Sindaco ha comunque ribadito più volte di
disporre di un ottimo programma e di avere una “bella squadra” con la quale poter “arrivare a grandi risultati”.
Non
si può che rimanere costernati di fronte a simili vicende anche se in campagna
elettorale avevamo previsto la possibilità di un voto anticipato. Infatti, avevamo
sottolineato che la lista Uniti per Castelnuovo non esprimeva un programma ma
solo “accenni di un programma”, in
quanto venivano riportati solo i titoli dei capitoli ma non lo svolgimento del
tema di ogni titolo, per cui ci si trovava di fronte a “sacchi vuoti” di idee.
Avevamo altresì denunciato che le divisioni interne sia al PD che tra i vari partiti
costituivano un elemento di disarticolazione e di debolezza che avrebbero
rischiato di portare la maggioranza ad una crisi interna e alla sua
dissoluzione.
Dunque,
erano cose preventivabili, ma la sorpresa consiste proprio nell’emergere di
tale vuoto programmatico e delle divisioni e contrasti proprio alla prima
occasione, quando comunque sono prevalenti gli aspetti cerimoniali dell’insediamento
del Consiglio e non vi erano elementi concreti sia politici che amministrativi
alla base della divisione.
Questa
sorprendente accelerazione rischia, però, di travolgere tutti: alla gente
comune una crisi immediata apparirebbe come il “solito gioco” dei partiti a
danno degli interessi collettivi, anzi c’è il rischio che il neo sindaco possa
apparire come un martire di “complotti” esterni e non come reale vittima del
suo vuoto programmatico, delle sue incapacità gestionali, nonché di una
maggioranza “raccogliticcia” e litigiosa.
Dunque,
non possiamo che prendere le distanze dalla ridicola e goffa situazione che si
è creata all’interno della maggioranza, ribadendo il nostro impegno sulle
questioni concrete presenti a Castelnuovo e, anzi, proprio per rimarcare la
nostra estraneità a queste logiche partitocratiche da “poltronificio”
decadente, partiremo subito con la
richiesta di un dibattito in Consiglio Comunale sul PUC … per ritornare a
parlare di problemi e di prospettive per la comunità castelnovese.
Il
Consigliere Comunale Euro Mazzi
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