L’articolo 18
della Legge Urbanistica Regionale stabilisce che deve essere svolta una descrizione fondativa “attraverso analisi conoscitive e sintesi
interpretative”, avente lo scopo tra l’altro di sviluppare “indagini analitiche e tematiche volte a costituire
la necessaria documentazione conoscitiva delle peculiarità del territorio”.
In realtà, sulla situazione del settore
produttivo non sono state svolte analisi precise, né sono state svolte valutazioni
di prospettive.
A pagina 40 della Relazione Fondativa del PUC di Castelnuovo viene solo evidenziato un ambito “eterogeneo
della Via Aurelia caratterizzato da una prevalenza di diversità tipologiche e
d’uso che si è formato attraverso accrescimenti casuali, con tipologie edilizie
e funzioni residenziali a bassa densità frammiste ad attività produttive
artigianali e commerciali-direzionali, nel quale gli interventi dovranno
garantire il riordino urbanistico utilizzando, nelle aree che comportano un
sistema più complesso di interventi destinati ad innovare in modo
sostanziale l’assetto fisico e funzionale, specifici progetti d’area”.
Tutto qui … ben poca cosa … solo un generico
auspicio di “innovazione” … Come si vede non c’è alcuna analisi e non si
prevede nulla.
Ma neanche nel PTC si fanno analisi e previsioni, ma viene
individuata un’area per la “ricollocazione
delle attività di trasformazione lapidee” in precedenza insediate lungo
l’asse Aurelia, dove valorizzare le funzioni residenziali, di servizio
commerciali ed artigianali compatibili “al
rafforzamento delle funzioni della “strada mercato” nel comparto orientale di Castelnuovo”.
Insomma,
nei due strumenti fondamentali della programmazione urbanistica a livello
comunale e provinciale non ci sono analisi precise né valutazioni di
prospettiva; ma a fronte di questa totale assenza di analisi fanno riscontro
invece delle consistenti previsioni di nuovi insediamenti a carattere
produttivo, come viene evidenziato dalla tabella allegata.
Come si vede si tratta di ben 132.680 mq. di
nuova edificazione, pari a circa 437 mila mc. di edificato per fare capannoni …
capannoni … strade … per attività produttive (attività commerciali, artigianali,
terziarie e residenza). Si può obiettare che queste nuove volumetrie in parte derivano
dalla sostituzione di vecchie volumetrie di segherie oramai dismesse, ma rimane
il fatto che queste sostituzioni sono incrementate e comunque alla base non c’è
un progetto serio che deriva da analisi e da valutazioni: un vero salto nel
vuoto. E che sia un salto nel vuoto è dimostrato dalla circostanza che dal 2001
ad oggi nessuno ha concretamente avanzato proposte di nuove costruzioni e tutto
è rimasto lì … abbandonato nel degrado più assoluto … scheletri di disordinata
edilizia industriale degli anni settanta (le segherie) o dell’inizio del ‘900
(la ex fornace Filippi). Questo meglio di ogni altra considerazione rappresenta
il fallimento di una intera classe politica che da anni governa Castelnuovo: la
“cementificazione” nel deserto delle idee e nell’assenza di progettazione di un
futuro per i castelnovesi.
“Vi è molto di folle nella vostra cosiddetta
civiltà. Come pazzi voi uomini bianchi correte dietro al denaro, fino a che ne
avete così tanto, che non potete vivere potete vivere abbastanza a lungo per
spenderlo. Voi saccheggiate i boschi e la terra, sprecate i combustibili
naturali. Come se dopo di voi non venisse più alcuna generazione, che ha
altrettanto bisogno di tutto questo. Voi parlate sempre di un mondo migliore mentre
costruite bombe sempre più potenti per distruggere quel mondo che ora avete”
(Toro Seduto).
Euro Mazzi
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