“Il potere logora chi non ce l’ha” è l’aforisma,
che pare fosse del politico francese C. M. de Talleyrand-Périgord ma
che in Italia ha la voce e il volto di Giulio Andreotti. Ebbene chi ha il potere da
decenni non annega nella solitudine e nella tristezza.
Tutt’altro … tutti corrono ad aiutare il potente o vincitore di turno, come si
dice “saltano sempre sul carro del
vincitore”, rendendo infondato il mito del potente solo e logorato sul
tetto del mondo.
Ne
è una conferma questo articolo della Nazione del 1/5/2014 … Cominciamo ad
analizzarlo.
Nella
Val di Magra il PCI-DS-PD governa ininterrottamente dal 1946 tutti i comuni,
controlla direttamente o indirettamente quasi tutte le associazioni sportive,
ricreative, sindacali, economiche, sociali e di volontariato, controlla la Provincia
e la Regione … in poche parole: controlla quasi tutto.
Ebbene, se uno legge
questo articolo pensa che sia Mazzi (“da
vent’anni all’opposizione”) che abbia “potere” e che sia perciò un fatto
negativo; al contrario esiste il “giovane” Montebello che è riuscito a
“compattare” un PD diviso e che rappresenta la novità. Ora basta riflettere.
Come può un “giovane” (oltre tutto
inesperto e scarsamente informato sulla macchina comunale e sui suoi problemi) raffigurare una discontinuità se si
presenta in rappresentanza di quel partito
che è il vero e reale “gestore
del potere locale”?
Come
può rappresentare un reale cambiamento se questo “giovane” (solo per l’età) di
fatto non ha mai sollevato alcun dibattito, non ha elaborato alcuna analisi
sulla situazione, non ha neppure un programma credibile di cambiamento per il
semplice fatto che ha scritto solo “alcune idee”; inoltre, non ha una squadra
di candidati che gli possano portare quella esperienza, quelle conoscenze e
quelle competenze che possano aiutarlo e integrarlo … appunto come può essere Lui una risposta di cambiamento?
Eppure
questo articolo rappresenta (anche nella sua impostazione grafica) una voluta
inversione della realtà. Da una parte si sottolinea che “Sinistra compattata”,
dall’altra “i 5 Stelle … spariti”. La foto poi posta al centro dell’articolo accentua
l’aspetto “giovanile” e la “compattezza” della lista di Montebello. Ma la
realtà è assolutamente diversa.
Il
Movimento 5 Stelle credo che goda di buona salute e il risultato delle europee lo
testimonierà; il fatto che non siano riusciti a presentare una lista
certificata è solo dovuta a loro difficoltà locali. Perché dunque definirli “spariti”???
Evidentemente si confonde realtà con un auspicio.
All’inverso
ha funzionato invece la valutazione positiva sulla lista Montebello. Nell’articolo
si sottolinea la compattezza, ma si sorvola sulle divisioni tra fautori e
contrari alla fusione; con accuse di tradimento e di slealtà reciproche; denunce
di interessi personali prevalenti su quelli generali di partito e della gente; sull’aspro
confronto tra candidati alle primarie dove non ha prevalso un programma rispetto all'altro (che
nessuno dei due ha presentato), ma l’essere o meno nativo di Castelnuovo o l’essere
“terrone”; e in ultimo da pressioni per stare dentro alla lista e resistenza a
non mettere dentro certi nominativi per paura cfacendo di fatto cadere il futuro sindaco e riportando
così fra uno o due anni Favini alla carica di Sindaco.
he si possa formare un nucleo di dissidenti che alla
prima occasione ripaghi con slealtà l’eventuale sindaco Montebello, votando per
esempio no al bilancio e
Siamo
di fronte ad una squadra di “giovani” o a un “minestrone” incomprensibile?
Eppure il giornalista sostiene che “Il PD
si è ricompattato e gli avversari si sono divisi” … evidentemente ha visto
un film diverso, cioè quello che Lui stesso auspica ma che però non è stato
ancora prodotto perché è un suo sogno.
Francamente
siamo stanchi di tutti questi sogni: Luni un sogno … ora il sogno di una sinistra
compatta!!! Dormite ... sognate ... ma lasciateci in pace!!!
Si rassegni il valente cronista: come ha notato nel finale le
conoscenze, le competenze, le esperienze e le capacità di Mazzi sono ancora un
valore nettamente superiore al puro dato anagrafico dell’età che in sé
testimonia solo quanto tempo è passato dalla nascita, ma non documenta se
questo tempo è stato ben speso o se invece è stato sprecato.
L`esercizio
del mandato o dell`attività politica è servizio e non occasione per affermarsi;
partecipare fa salire il tasso di libertà ma anche di responsabilità, vero
anticorpo al populismo e alla demagogia del capo, ma anche al carrierismo
personale ... ma bisogna saperci fare ... Ma
si sa che alcuni si iscrivono fin dalla culla alla direzione del partito … loro
possono … tutti gli altri no.
... alla prossima Euro Mazzi
Nessun commento:
Posta un commento