La
Direttiva Europea n. 2008/98/CE ha disegnato una strategia chiara per la
gestione dei rifiuti, che pone la
prevenzione, ossia la riduzione della quantità di rifiuti prodotti, come
priorità; seguita dal riutilizzo e dal
recupero di materia; pone poi il recupero
energetico come ultimo strumento di utilizzo, mentre si dovrebbe ricorrere
solo in via residuale allo smaltimento
in discarica. Questa direttiva non è stata ancora pienamente realizzata dai
vari Paesi europei, dove neanche la raccolta differenziata che è il presupposto
del riciclo dei rifiuti è stata ancora pienamente attuata: nel 2010 Austria e
Germania stavano sopra il 60% di raccolta differenziata, mentre l'Italia arrivava
con fatica al 35%.
Cerchiamo di rimettere al centro dell’impegno politico le competenze, lo studio attento delle questioni, la valorizzazione del pensiero e delle esperienze per restituire passione alla politica con il confronto e la discussione sui problemi presenti nel nostro territorio. Nessuna preclusione se non l'educazione e il rispetto: la diversità è una ricchezza se messa a disposizione del confronto e della crescita collettiva.
castelnuovo magra
venerdì 15 gennaio 2016
sabato 9 gennaio 2016
ASPETTI E PROBLEMI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI A SAN GIULIANO TERME (PI)
Il Comune di San Giuliano (31.410 abitanti in Provincia di Pisa) ha adottato il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta su tutto il territorio comunale nel 2011; nel 2014 ha raggiunto l’84,19% di RD certificata, raddoppiando la percentuale del 2010 (RD al 41,80%). La produzione complessiva di RSU è stata nel 2014 di 14.011,38 ton. (in calo rispetto ai 18.495 ton. del 2006); la produzione di RSU indifferenziati ammonta a 3.449,86 ton. (pari a una produzione per abitante di 109,83 kg./anno).
Si
è trattato di un positivo risultato e, infatti, per il terzo anno consecutivo
il Comune di San Giuliano Terme ha ricevuto l’attestato di “comune riciclone”, titolo derivante dall'iniziativa nazionale di
Legambiente.
lunedì 4 gennaio 2016
LA GESTIONE DEI RIFIUTI A EMPOLI: UNA ESPERIENZA DI SUCCESSO E I LIMITI SU CUI RIFLETTERE
Empoli
iniziava la raccolta dei rifiuti col sistema
porta a porta nel maggio 2011 e già a fine 2012 raggiungeva il traguardo di
portare la produzione pro capite di rifiuti che finiscono in discarica a meno
di 75 kg all’anno. Empoli supera i 48 mila abitanti e nel 2006 produceva 30.067
ton. di rifiuti, di cui solo 11.415,02 ton. era raccolta in modo differenziato
(RD effettiva del 37,96%). La svolta organizzativa del 2011 permetteva alla raccolta differenziata di passare da
15.229,48 ton. (RD effettiva del 55,79%) a 18.140,11 ton. nel 2012 (RD
effettiva del 85,34%) e poi a 18.629,48 ton. nel 2014 (RD effettiva del 83,93%).
Contestualmente calava la produzione
globale di rifiuti (nel 2014 scendeva a 22.195,28 ton. pari a 462,32
kg/anno per abitante) e così il rifiuto
indifferenziato nel 2014 ammontava solo a 3.565,81 ton. (il 16,07% del
totale prodotto, corrispondente ad una produzione
di rifiuti indifferenziati di 64,28 kg./anno per abitante).
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