castelnuovo magra

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martedì 16 ottobre 2018

UN RICORDO DI MARIO VIRDIS

Mario Salvatore Virdis ci ha lasciato; nato a Illorai (SS) nel 1937 aveva 80 anni.
Alla moglie Cecilia e ai figli Angelo, Francesco e Irene vanno le condoglianze dei consiglieri comunali Isoppo, Baracchini, Salvetti e mie personali.
Sento il dovere di ricordare il Suo impegno politico e amministrativo espresso nel corso di tre mandati a seguito della Sua elezione a Consigliere del Comune di Castelnuovo Magra per il periodo: 1980-1985, 1985-1990 e 1990-1995.  
Nel lasso di tempo dal 10/11/81 al 6/3/84 è stato anche assessore, poi dette le dimissioni e rimase in seguito sempre all’opposizione.
Nel 1995 decise di “smettere” l’impegno politico attivo, senza però mai abbandonare l’interesse per l’andamento del Comune a cui teneva molto; in proposito, l’ultima discussione avuta con Lui risale ad una quarantina di giorni fa, quando ci incontrammo casualmente e mi fece molte domande sui problemi del Comune con "la pretesa" di risposte precise.
Ho avuto il piacere di collaborare con Lui a partire dal 1987, ma soprattutto nel periodo 1990-1995 ci fu un intensissimo rapporto, dovendo insieme far fronte ai molti e articolati problemi presenti in quel momento.
La differenza di età e di esperienze lo portavano a ripetermi che in politica bisogna “fare un passo alla volta”, ma c’era una questione su cui invece aveva assunto una posizione intransigente, forte e determinata: l’opposizione alla destinazione a discarica della ex Cava Filippi, in difesa degli interessi della collettività su tutta l’area.
Volle fare e distribuire volantini e manifesti, poiché convinto che la popolazione se ben informata avrebbe fatto prevalere la ragionevolezza degli interessi collettivi della tutela ambientale e di uno sviluppo non prettamente edilizio e commerciale di quell’area.
Nel primo documento distribuito (datato 20/3/1989), scrisse una introduzione in cui rivendicava la necessita di “una consultazione estesa dei cittadini” preceduta da una intensa informazione sulle varie problematiche al fine dell’assunzione di decisione prese sulla base “della ponderatezza e della  responsabilità”, terminando con una frase che bene esprimeva il Suo modo "pacato" e "lucido" di fare politica: “Prima di esporre i fatti ed i nostri orientamenti in proposito, vogliamo avvertirVi che nostro intendimento è quello di sollevare il problema e sollecitare il dibattito nella popolazione di Castelnuovo, disponibili a confrontarci con il necessario rispetto per le diverse opinioni”.
Aveva, poi, scritto un articolo incentrato su una ricostruzione sintetica delle vicende amministrative inerenti la destinazione dell’area della ex Cava Filippi negli anni ottanta, da cui emergevano i tratti di “un vero business con tanti zeri, un premio per quanti hanno inquinato da sempre e continuano imperterriti ad inquinare ed ora intendono trarre lucrosi profitti dall’emergenza rifiuti”. 
Si interrogava, infine, sulla destinazione finale di quell’area ("cosa fare?"); era Sua convinzione che quell’area dovesse avere una destinazione a “parco pubblico” ben attrezzato per essere attrattivo e produttivo, ma era comunque aperto ad altre scelte purché assunte con “consapevolezza” e gradite dalla popolazione, poiché: “la decisione sul destino della ex cava Filippi per gli interessi notevoli che essa coinvolge e per le conseguenze che essa avrebbe sul territorio non può essere assunta senza avere il conforto degli stessi cittadini castelnovesi che sono, in ultima analisi, i soggetti che dovranno subire o “compiacersi” degli effetti di questa scelta”.
Credo che questi due scritti di Mario Virdis ben rappresentino sia il Suo carattere “mite”, che il Suo modo di fare politica: disponibile al “confronto” e al “dialogo”, ma anche determinato a difendere le proprie idee e convinzioni, specie se si trattava di questioni importanti.
In questo senso, utilizzando una frase di Pertini: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”(1978), credo che l’impegno di Mario Virdis sia stato di esempio.
Ciao Mario.

Euro Mazzi  
  

1 commento:

  1. Mi associo al tuo ricordo, di una persona, un'amico col quale abbiamo spesso condiviso lunghe chiaccherate anche non politiche ma sempre (come dici) pacato e riguardoso di tutto e di tutti.
    Ciao Mario

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