Alla
moglie Cecilia e ai figli Angelo, Francesco e Irene vanno le condoglianze dei
consiglieri comunali Isoppo, Baracchini, Salvetti e mie personali.
Sento
il dovere di ricordare il Suo impegno politico e amministrativo espresso nel
corso di tre mandati a seguito della Sua elezione a Consigliere del Comune di
Castelnuovo Magra per il periodo: 1980-1985, 1985-1990 e 1990-1995.
Nel lasso di tempo dal 10/11/81 al 6/3/84 è stato anche assessore, poi dette le dimissioni e rimase in seguito sempre all’opposizione.
Nel lasso di tempo dal 10/11/81 al 6/3/84 è stato anche assessore, poi dette le dimissioni e rimase in seguito sempre all’opposizione.
Nel
1995 decise di “smettere” l’impegno politico attivo, senza però mai abbandonare
l’interesse per l’andamento del Comune a cui teneva molto; in proposito, l’ultima
discussione avuta con Lui risale ad una quarantina di giorni fa, quando ci
incontrammo casualmente e mi fece molte domande sui problemi del Comune con "la pretesa" di risposte precise.
Ho
avuto il piacere di collaborare con Lui a partire dal 1987, ma soprattutto nel
periodo 1990-1995 ci fu un intensissimo rapporto, dovendo insieme far fronte ai molti e
articolati problemi presenti in quel momento.
La differenza di età e di esperienze lo portavano a ripetermi che in politica bisogna “fare un passo alla volta”, ma c’era una questione su cui invece aveva assunto una posizione intransigente, forte e determinata: l’opposizione alla destinazione a discarica della ex Cava Filippi, in difesa degli interessi della collettività su tutta l’area.
La differenza di età e di esperienze lo portavano a ripetermi che in politica bisogna “fare un passo alla volta”, ma c’era una questione su cui invece aveva assunto una posizione intransigente, forte e determinata: l’opposizione alla destinazione a discarica della ex Cava Filippi, in difesa degli interessi della collettività su tutta l’area.
Volle
fare e distribuire volantini e manifesti, poiché convinto che la popolazione se
ben informata avrebbe fatto prevalere la ragionevolezza degli interessi
collettivi della tutela ambientale e di uno sviluppo non prettamente edilizio e
commerciale di quell’area.
Nel
primo documento distribuito (datato 20/3/1989), scrisse una introduzione in cui rivendicava la
necessita di “una consultazione estesa
dei cittadini” preceduta da una intensa informazione sulle varie
problematiche al fine dell’assunzione di decisione prese sulla base “della ponderatezza e della responsabilità”, terminando con una frase
che bene esprimeva il Suo modo "pacato" e "lucido" di fare politica: “Prima di esporre i fatti ed i nostri orientamenti in proposito,
vogliamo avvertirVi che nostro intendimento è quello di sollevare il problema e
sollecitare il dibattito nella popolazione di Castelnuovo, disponibili a
confrontarci con il necessario rispetto per le diverse opinioni”.
Aveva,
poi, scritto un articolo incentrato su una ricostruzione sintetica delle vicende amministrative
inerenti la destinazione dell’area della ex Cava Filippi negli anni ottanta, da
cui emergevano i tratti di “un vero business con tanti
zeri, un premio per quanti hanno inquinato da sempre e continuano imperterriti ad
inquinare ed ora intendono trarre lucrosi profitti dall’emergenza rifiuti”.
Si
interrogava, infine, sulla destinazione finale di quell’area ("cosa fare?"); era Sua
convinzione che quell’area dovesse avere una destinazione a “parco pubblico” ben
attrezzato per essere attrattivo e produttivo, ma era comunque aperto ad altre scelte purché assunte con “consapevolezza” e gradite dalla
popolazione, poiché: “la decisione sul
destino della ex cava Filippi per gli interessi notevoli che essa coinvolge e
per le conseguenze che essa avrebbe sul territorio non può essere assunta senza
avere il conforto degli stessi cittadini castelnovesi che sono, in ultima
analisi, i soggetti che dovranno subire o “compiacersi” degli effetti di questa
scelta”.
Credo
che questi due scritti di Mario Virdis ben rappresentino sia il Suo carattere “mite”, che il Suo modo di fare politica: disponibile al “confronto”
e al “dialogo”, ma anche determinato a difendere le proprie idee e
convinzioni, specie se si trattava di questioni importanti.
In
questo senso, utilizzando una frase di Pertini: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di
esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”(1978), credo che l’impegno di Mario Virdis sia stato di esempio.
Ciao Mario.
Euro Mazzi
Ciao Mario.
Euro Mazzi
Mi associo al tuo ricordo, di una persona, un'amico col quale abbiamo spesso condiviso lunghe chiaccherate anche non politiche ma sempre (come dici) pacato e riguardoso di tutto e di tutti.
RispondiEliminaCiao Mario