castelnuovo magra

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mercoledì 1 ottobre 2014

LA IUC: UNA PATRIMONIALE MASCHERATA DA SERVICE TAX. UNA STANGATA A FAVORE DEI BILANCI COMUNALI (Seconda parte)

In questi giorni sono pervenute le cartelle relative al pagamento delle tasse comunali e molti hanno posto domande e, soprattutto, lamentele. Abbiamo quindi posto alcune domande sulla IUC al Consigliere Comunale Euro Mazzi. Nella prima parte abbiamo affrontato problematiche di carattere generale sulla TARI; in questa seconda parte affrontiamo quelle sulla IUC, mentre nei prossimi la TASI, poi l’IMU e in altra parte si affronteranno le problematiche locali, con particolare riferimento ai Comuni di Castelnuovo Magra, Ortonovo e Sarzana.
Cos'è la IUC?
Dal 1/1/ 2014 è entrata in vigore l'Imposta Unica Comunale (detta IUC) è un insieme di tre tasse che formano una Service Tax composita, che si paga sia rispetto al possesso di un immobile sia alla sua locazione, applicabile tanto ai proprietari quanto agli inquilini; è quindi una sorta di contenitore che racchiude in sé tre distinti tributi: IMU, TARI e TASI.


Quali sono i presupposti impositivi della IUC?

I presupposti impositivi sono due: a) il primo costituito dal possesso di immobili. In quanto assorbe all’interno della propria disciplina l’IMU. ha natura patrimoniale (corrispondente alla storica ICI); b) il secondo collegato all’erogazione dei servizi comunali, con una componente a sua volta articolata in due tributi, la TARI (finalizzata alla copertura dei costi inerenti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) e la TASI, destinata a finanziare i costi per i servizi indivisibili prestati dai Comuni (illuminazione, arredo urbano, pulizia strade ecc.).

Chi deve pagare la IUC?

Non si paga direttamente la IUC, ma le sue tre tasse IMU, TASI e TARI. L’IMU è dovuta dal possessore di immobili, esclusa l’abitazione principale ad eccezione degli immobili di lusso, mentre la TASI è posta a carico sia del possessore, sia dell’utilizzatore dell’immobile. La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali e aree scoperte.

Chi gestisce la IUC?

La nuova imposta sugli immobili, denominata prima IUC (prima Service tax, poi TRISE infine IUC) è gestita direttamente dai Comuni, a cui spetta la facoltà di decidere le aliquote fiscali e i regolamenti di attuazione. Al Governo centrale spetta l'unico compito di stabilire un limite massimo di soglia fiscale, che i singoli Comuni non possono oltrepassare.
La disciplina della IUC, contenuta nella legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di Stabilità per l’anno 2014), viene integrata dalle norme di un apposito regolamento che ogni Comune approva per definire nel dettaglio alcuni aspetti di rilievo relativi all’applicazione delle singole componenti del tributo, da approvarsi entro 30 aprile/settembre 2014.
Ci sono novità nella IUC?

C’è continuità piuttosto che novità: la TARES è sostituita con la TARI; l’IMU sulla prima casa è confermata nella sua abolizione, ma rimane sugli altri immobili; l’unica parziale novità è costituita dalla TASI ma solo sulla parte che estende la copertura sui servizi indivisibili comunali (quali illuminazione pubblica, sicurezza stradale, gestione impianti ecc.), secondo un principio già enunciato nella soppressa TARES. La definizione di tassa per la TASI  è però impropria, poiché la tassa è tale in quanto il prelievo agisce su un servizio ben definito reso, mentre la TASI copre genericamente i servizi indivisibili. L’aliquota TASI (a regime 1 per mille) per l’anno 2014 è stata fissata nel 2,5 per mille, con facoltà di aumento da parte dei Comuni fino al 3,3 per mille (abitazioni principali) e 11,4 per mille (altri immobili). Inoltre, i Comuni possono ridurre le aliquote fino al loro azzeramento, o disporre specifiche detrazioni.

Che effetti ci saranno sui redditi delle famiglie?

Per il Governo ci saranno poche negative conseguenze; ma per altri invece ce ne saranno molte e negative. La IUC non ha di fatto introdotto tributi differenti rispetto a quelli applicati nel 2013 dai Comuni, ma la modifica più importante che scaturisce dalla IUC è costituita dallo spostamento del tributo sui servizi che, da maggiorazione della Tares nel 2013, diventa invece a decorrere dal 1/1/2014 un’imposta aggiuntiva all’IMU, con l’applicazione di regole del tutto simili a quelle previste per quest’ultima imposta. Secondo alcuni analisti si stima in oltre 32,5 miliardi di euro il costo pagato dalla famiglie per la IUC, in particolare nel 2014 i proprietari di immobili dovrebbero pagare circa 4,6 miliardi in più rispetto al 2013. Una buona parte di questo aumento va attribuito all’introduzione della TASI che appesantirà il prelievo fiscale soprattutto sui proprietari di seconde e terze case e su quelli che possiedono un immobile ad uso produttivo.

Che effetti ci sarà sull’economia generale?

Ci sarà un effetto recessivo e di impoverimento. Le tasse sulla casa aumentano e contemporaneamente il valore economico delle abitazioni scende in picchiata verso il basso: sono due fenomeni di segno opposto che hanno contribuito a ridurre la ricchezza degli italiani. Una combinazione di cause che ha messo in ginocchio tutto il mercato delle abitazioni, comprese le sue articolazioni laterali (edilizia, artigiani, impiantisti, ecc.) con numerose imprese costrette a chiudere i battenti per la mancanza di lavoro. Una vera e propria morsa che si è chiusa sul bene più prezioso di tutti (di sicuro nel nostro paese): la casa.

Euro Mazzi



 
 

 

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