Durante la campagna referendaria sulla
fusione, uno degli argomenti principali del dibattito e delle polemiche
riguardava la situazione finanziaria del Comune di Ortonovo.
Da una parte i due Sindaci Favini e
Pietrini sostenevano l’avvenuta sistemazione dei debiti fuori bilancio e il
ritorno alla normalità finanziaria del Comune di Ortonovo; dall’altra, i
sostenitori del NO ne sottolineavano invece la precaria situazione finanziaria.
La prima occasione di riscontro ci viene
offerta dall’approvazione in data 29/4/2014 del Rendiconto del 2013 e allora
verifichiamo alcune circostanze.
a)
I debiti fuori bilancio.
I
debiti fuori bilancio riconosciuti nell’anno 2012 ammontavano a € 1.885.086,49
da ripianare in tre anni: nel 2012
per € 547.560,55; nel 2013 per € 925.000,00 e nel 2014 per 412.000,00. Ora si
viene a sapere che “nel corso del 2013, a
seguito di una più precisa ed accurata ricognizione delle singole poste debitorie
il debito fuori bilancio è stato ridotto di € 56.000,00, in questo esercizio è stata
saldata una ulteriore quota pari ad € 894.384,33; pertanto rimaneva da saldare l’ultima
quota pari ad € 387.849,19 circa che è stata già saldata nel mese di gennaio 2014”
(pag. 30/37 Relazione Revisore). Dunque, sembrerebbe tutto a posto … ma non è
così! In realtà si afferma solo che i creditori del comune sono stati pagati,
ma la liquidità necessaria per far fronte a questi pagamenti è pervenuta al
Comune dall’apertura di un anticipo finanziario di analogo importo con la Cassa
Depositi e Prestiti, cioè un debito è stato pagato con un maggiore
indebitamento a carico del Comune, come conferma
ora la stessa relazione della Giunta al
bilancio consuntivo dell’anno finanziario 2013:
“l’anno 2013 è stato caratterizzato dal proseguimento dello sforzo di
risanamento iniziato nell’anno 2012. Il Comune di Ortonovo ha rispettato gli
obiettivi fissati nel piano di rientro riuscendo a pagare tutti i debiti fuori bilancio riconosciuti
entro il gennaio 2014. Ciò è stato possibile anche grazie al ricorso all’anticipazione
di liquidità ottenuta dalla Cassa Depositi e Prestiti per un ammontare di €
1.847.156,50 e che sarà rimborsata in 20 anni.
gli interessi su tale somma, ai sensi del d.l. 35/2013 non vengono computati ai
fini dei limiti all’indebitamento”.
Dunque, avevano ragione i fautori del NO
quando sostenevano che si equivocava
volutamente tra pagamento dei
creditori, con la definitiva eliminazione del debito stesso che invece appunto non
era avvenuto se non per mezzo dell’apertura di un “mutuo”.
b)
Il disavanzo di Bilancio.
Il bilancio del 2012 aveva
presentato un disavanzo di amministrazione di ben 725.785,25, nel 2013 tale
disavanzo è diminuito a 437.355,80 quindi c’è stato un miglioramento ma permane
un notevole disavanzo di amministrazione, come viene riconosciuto dalla stessa
relazione della
Giunta al bilancio consuntivo dell’anno finanziario 2013: “Per
quanto riguarda il disavanzo, pari a euro -725.785,25 nel 2012 e euro -437.355,80
nel 2013, si rileva una riduzione di € 288.429,45 determinata per € 196.660,43 dalla
gestione di competenza e per € 91.769,02 dalla gestione residui”.
Dunque, avevano ragione i fautori del NO
quando sostenevano che la situazione economica e finanziaria del Comune di
Ortonovo era ancora delicata, come appunto testimonia la persistenza del
disavanzo.
c)
I debiti del Comune.
Per quanto la relazione del Revisore sia
diventata più “ermetica” in proposito (chissà poi perché???) si riesce comunque
a capire che l’ammontare dei debiti del Comune ammontano nel 2013 a 7,7 milioni
in aumento rispetto ai 7,6 del 2012 e se si guardano le variazione dei debiti
di finanziamento e di funzionamento si comprende come appunto in tale elevato
ammontare abbiano inciso i pagamenti dei creditori (quelli dei debiti fuori
bilancio) e l’apertura dell’anticipo di cassa. Infatti, i “finanziamenti”
crescono da 3,6 a 5,0 milioni, mentre i debiti da funzionamento diminuiscono da
3,4 a 2,5 milioni. Dunque, anche in questo caso avevano ragione i fautori del
NO quando sostenevano che la situazione debitoria del Comune di Ortonovo era
ancora assai pesante, come appunto testimonia la tabella che alleghiamo
relativa ai debiti.
d)
Il “salasso” a spese dei cittadini
Il Sindaco Pietrini e la sua maggioranza si vantavano di
aver sistemato e risanato il bilancio, ma tale presunta sistemazione è avvenuta
con un aumento di prelievo fiscale a livello comunale che ha fatto entrare una
quantità superiore di risorse nel bilancio necessarie appunto per “pagare” gli
errori fatti … come dimostra la tabella dei dati di bilancio 2013 in confronto
con quelli 2012 e 2011.
Non vogliamo sprecare commenti in proposito e facciamo
parlare “il crudo” resoconto dei provvedimenti assunti per … iniziare a “risanare” il
bilancio … poiché appunto non è
ancora finita … e questa è una cattiva notizia per gli ortonovesi!!!
Così si esprime in proposito la relazione della Giunta al
bilancio consuntivo dell’anno finanziario 2013 a pag. 4:
“Per quanto relativo invece
all’IMU, l’aliquota approvata dall’Ente con deliberazione di Consiglio Comunale
n. 13 del 27.08.2013 è pari al 5,3 per mille per la prima casa e, per gli altri
immobili, l’aliquota è del 10.6 per mille. L’aliquota prima casa è diminuita
rispetto al 2012, dal 5,5 per mille al 5,3 per mille. Il gettito IMU 2013
accertato è pari a euro 2.325.195,28 di cui euro 693.344,31 sono stati
trattenuti dall’Agenzia delle Entrate per alimentare il fondo di solidarietà
comunale 2013, stanziato e impegnato al capitolo di spesa 67. Per quanto
relativo all’addizionale IRPEF, l’aliquota approvata con delibera di Consiglio
Comunale n. 14 del 27.08.2013 è pari allo 0,8% con una soglia di esenzione pari
a euro 11.000,00. Per quanto riguarda la TARES: il regolamento è stato
approvato con deliberazione di C.C. n. 12 del 06.08.2013 e le tariffe TARES
sono state approvate con deliberazione di C.C. n. 15 del 27.08.2013assicurando
la copertura del 100% dei costi dell’anno 2013, ovvero il piano economico
finanziario per € 1.460.735,32”.
In conclusione occorre evidenziare come da parte degli
amministratori comunali si sia giocato sugli equivoci
e sulle scarse conoscenze che la popolazione ha della
gestione amministrativa di un comune.
Un esempio classico è contenuto in una intervista apparsa
su Gazzetta della Spezia il 15 Dicembre 2013, dove Pietrini affermava: “Certo è che quando si va a discutere di
fusione bisognerebbe evitare di dire cose non vere, e la questione dei
debiti del nostro Comune, è una leggenda metropolitana. È vero che abbiamo
attraversato un periodo difficile, però relazioni della Magistratura Contabile
attestano che i nostri conti sono in ordine. Il Comune ha intrapreso un percorso
di risanamento, accettato dalla Corte dei Conti, che indica la serietà
del nostro operato. Sgombriamo il campo da falsità,
i debiti fuori bilancio sono possibili, come recita la legge, se c’è un
arricchimento patrimoniale da parte del Comune”.
Insomma chi (come il sottoscritto) esaminava e ragionava
sul bilancio di Ortonovo veniva accusato di diffondere “leggende
metropolitane” e “falsità” … ma ora la realtà del rendiconto 2013
appena approvato dimostra la correttezza di quelle analisi e al contrario la
diffusione di notizie volutamente “parziali”
ed “equivoche”
da parte di quelli che all’epoca
erano i fautori del SI.
Allora i cittadini dovrebbero comprendere e apprezzare chi ha
capacità di analisi e di ragionamento rispetto a chi gioca senza scrupoli solo
sull’accaparramento del consenso elettorale … poiché questi ultimi poi ne faranno
pagare le conseguenze in termini di cattiva
gestione amministrativa e soprattutto in termini di
maggiori esborsi conseguenti all’aumento
inevitabile della fiscalità.
Meditate gente … meditate.
Mazzi Euro.
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